| 25 Maggio 2025

Agriturismo Ferdy Wild, uno sguardo sulle Orobie in bici

Un agriturismo a completa disposizione dei cicloturisti per far conoscere loro le Orobie, un territorio ideale per le attività offroad eppure ancora poco conosciuto nell’ambiente cicloturistico. L’accordo che Scott ha stretto con l’Agriturismo Ferdy Wild di Lenna, in Valle Brembana rappresenta un segnale importante per tutta la zona, andando a incrementare le già tante attività che la struttura svolge e che sono all’insegna di un turismo fortemente legato alla natura.

L’Agriturismo Ferdy Wild ha aperto la sua collaborazione con Scott tre anni fa, aprendosi al cicloturismo
L’Agriturismo Ferdy Wild ha aperto la sua collaborazione con Scott tre anni fa, aprendosi al cicloturismo

Una storia iniziata nel 1989

L’Agriturismo Ferdy Wild è un’istituzione nel territorio bergamasco fin dal 1989, anno della sua nascita quando Ferdy e Cinzia Quarteroni decisero di acquistare una decina di cavalli: «Inizialmente il nostro agriturismo si dedicava infatti all’equitazione – racconta Nicolò, il figlio oggi direttore della struttura – nel 1997 poi abbiamo aperto il ristorante che è diventato un riferimento assoluto fino a entrare nella Guida Michelin. Ogni azione che facciamo, quindi anche quella legata alle due ruote, rispecchia la nostra filosofia di sostenibilità del territorio e valorizzazione delle tradizioni, ma anche promozione delle nostre terre».

L’impegno dell’Agriturismo Ferdy Wild nel mondo cicloturistico è recente, ci si è cominciato a investire tre anni fa: «Abbiamo visto nella bici la porta per un turismo più accessibile, trovando in Scott un partner che condivideva le nostre idee. Abbiamo così dotato la nostra struttura di 8 bici, equamente divise fra muscolari e a pedalata assistita, che sono in nostra dotazione e che i turisti possono affittare ogni giorno a una cifra praticamente simbolica, se non addirittura gratis al lunedì».

Nicolò Quarteroni, figlio dei fondatori e oggi direttore dell’agriturismo, con una grande passione ciclistica
Nicolò Quarteroni, figlio dei fondatori e oggi direttore dell’agriturismo, con una grande passione ciclistica

Tante attività, ciclistiche e non

Una scelta fatta perché attraverso la bici si possono allargare le possibilità di trascorrere una vacanza attiva ancorché rilassante: «Noi abbiamo tante attività, ad esempio con le bici si può raggiungere l’alpeggio dove le nostre mucche producono latte, vedere la lavorazione del formaggio che è Patrimonio dell’Unesco. Noi proponiamo una vasta gamma di attività, tutte improntate alla vita sana all’aria aperta. Il territorio orobico ha una grande tradizione di attività sportiva nella natura, ma era finora più improntata verso il podismo che il ciclismo, noi abbiamo inteso dare un’impronta diversa».

Per far questo, la famiglia Quarteroni ha proceduto anche a un riassetto dell’agriturismo: «Noi diamo al ciclista tutti i servizi di cui ha bisogno, ma proprio per questo abbiamo scelto di fornire direttamente noi le bici perché non deve sentirsi costretto a usarla. Vedevamo che molti preferivano arrivare senza il proprio mezzo, anche perché non è facilissimo trasportarlo dove siamo noi. Lo forniamo quindi noi al bisogno ma non solo: diamo indicazioni sulle escursioni, forniamo le tracce sui vari itinerari da affrontare e su questo aspetto vorrei porre l’accento.

L’importanza della passione

«Le escursioni che noi proponiamo non sono fini a se stesse, perché prima di presentarle le abbiamo affrontate noi in prima persona. Inoltre nella nostra struttura abbiamo Gabriele che è molto di più di un responsabile bike, perché prima di tutto è un appassionato di bici e questo è un valore in più per il cliente, perché ha a disposizione qualcuno che può consigliare, che può “vivere” la sua stessa passione, che può accompagnare ogni richiesta dando anche quelle nozioni di base utili per affrontare un’escursione».

Parlando di Alpi Orobiche, il territorio che cosa offre al cicloturista? «Ci sono molte destinazioni e noi le comprendiamo nei nostri itinerari. Ad esempio il Passo San Marco, che molti cicloamatori conoscono bene anche perché è la porta d’accesso verso la Valtellina. Una salita bellissima ancorché impegnativa per alcuni, la bici a pedalata assistita è l’ideale per scalarla. Ma anche Dossena, bellissima con le sue vecchie miniere, il ponte tibetano fra i più lunghi d’Europa, la sporgenza dalla quale si ha un colpo d’occhio straordinario su tutte le Orobie».

A tutti i clienti viene consegnato un depliant con tutti gli itinerari e le attrazioni della zona orobica
A tutti i clienti viene consegnato un depliant con tutti gli itinerari e le attrazioni della zona orobica

Una struttura con tutti i comfort

L’Agriturismo ha in seno tutti i servizi specifici per chi va in bici, dal lavaggio del mezzo alle postazioni di ricarica per le ebike: «C’è anche chi viene con i propri mezzi e noi forniamo loro il massimo dell’assistenza e della sicurezza. A chi me lo chiede io dico sempre che noi non siamo un bike hotel, ma una struttura che ha anche l’aspetto cicloturistico all’interno delle sue tante prerogative e questa è la nostra forza in più. Così il turista che viene da noi può pedalare se gli va, oppure può fare una qualsiasi altra attività. Noi comunque al suo arrivo forniamo un depliant molto dettagliato su tutto quello che si può fare da noi, con un accento particolare sulle attività cicloturistiche. Quel che conta è che il cliente si diverta e conosca meglio il nostro territorio attraverso di noi».

Agriturismo Ferdy Wild

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