A Sharm El Sheikh per una vacanza balneare in ogni periodo dell’anno? La formula in voga in tutte le agenzie italiane vale sempre, ma c’è chi vuole diversificarsi. Baobab ha lanciato infatti l’idea del primo bike hotel sul Mar Rosso, il resort Faraana Heights, club italiano a marchio Italian Escape su cui l’operatore del gruppo TH detiene l’esclusiva per il nostro mercato. L’idea alla base è fare di Sharm una meta anche per chi ama le due ruote e vuole godersi una vacanza cicloturistica diversa dal solito, in uno scenario assolutamente unico, grazie alla sua posizione alle porte del Parco Naturale di Nabq.
«Noi volevamo dare un qualcosa di nuovo – spiega il direttore di Baobab Alessandro Gandola – la destinazione di Sharm è vissuta da sempre come prettamente balneare e in certi periodi i clienti dovevano stare nel resort, dedicarsi al bagno e a qualche escursione guidata. Così noi diamo qualcosa di diverso sfruttando la posizione.

«Grazie al rapporto con Marco Marchese, titolare di Sharm Bike che opera in luogo dal 1999, abbiamo pensato a delle escursioni all’interno del parco. E’ una soluzione ideale: girare per il territorio di Sharm non è facile, ci sono tantissimi posti di blocco, ma vista la posizione tu puoi noleggiare la bici in hotel e partire per il parco naturale dove ci sono paesaggi desertici, fauna, flora, si raggiunge anche un posto dove c’è un relitto e si fa dello snorkeling. Inoltre ci sono insediamenti beduini, il tutto in uno spazio controllato, molto poco frequentato. In questo modo possiamo allargare la stagione di Sharm e andare a coprire anche fasce dell’anno dove normalmente c’è poca attività».
Il periodo ideale, proprio per differenziarsi dall’alta stagione è quello invernale?
Il clima è un po’ più ventoso e fresco. Forse anche troppo per bagni ripetuti ma ideale per fare sport di tutti i tipi e in particolare andare in bici. All’interno del resort c’è un’attività di noleggio e di escursioni guidate in bici. E allora abbiamo provato a lanciare l’idea di questo primo bike hotel del Mar Rosso, in Africa, una roba impensabile per chiunque, ma in quella situazione lì diventa ideale.
Entriamo nel dettaglio dell’offerta…
Genericamente il costo di aggira intorno ai 600 euro a fronte del quale si ha il volo, il soggiorno in hotel all inclusive per una settimana e soprattutto temperature ideali per pedalare, tenersi in esercizio, tra l’altro visitando luoghi meravigliosi, perché questo parco naturale è un posto veramente molto, molto suggestivo, esotico, particolare. Da gennaio ci sono temperature che sono quelle del nostro maggio.
L’hotel è stato ristrutturato per poterlo far diventare un bike hotel?
Nulla di particolare, abbiamo attrezzato dei locali per il rimessaggio delle biciclette e abbiamo preso dei tecnici che fanno manutenzione. Non c’è bisogno di portarsi le bici dall’Italia, si noleggiano direttamente sul posto e questo è un vantaggio. Se capita in qualsiasi incidente c’è l’intervento dell’assistenza dentro il parco.
Che tipo di percorsi si trovano da quelle parti?
Allora il parco è piatto, i percorsi sono tutti pianeggianti, le strade sono un misto asfalto e sabbia, per questo la classica bici da strada è sconsigliata. Più adatta la mountain bike o la gravel ma su un percorso assolutamente pianeggiante lungo il mare. Normalmente il vento soffia da nord a sud, quindi si fa un po’ più fatica ad uscire, ma quando si rientra verso l’hotel, quando si è già più stanchi, si è anche un po’ supportati da una brezza alle spalle. Sono percorsi dove vanno anche i normali pick up, cioè si va anche in macchina per intenderci, quindi non è che sono dune desertiche.
La clientela da dove viene?
Noi l’abbiamo lanciato fondamentalmente per gli italiani, poi nel negozio all’interno dell’Hotel si parlano molte lingue, quindi offriamo l’opportunità anche a clienti dell’Est Europa, perché ci sono cechi e polacchi. E’ un hotel di 300 camere, di cui 250 sono esclusiva Baobab sul mercato italiano.
Per allargare il discorso abbiamo sentito anche Marco Marchese, titolare di Sharm Bike: «Noi abbiamo attualmente a disposizione 16 biciclette di cui 8 Focus tradizionali mtb. Bici che in Egitto è quasi impossibile trovare, poi abbiamo 4 5 fat bike e qualche gravel. Stiamo soprattutto facendo delle escursioni guidate ai clienti dell’albergo, ma le persone possono, anche in maniera autonoma, prendere la bici e inoltrarsi nel parco naturale».
Ok, che tipo di percorsi potete offrire ai clienti e soprattutto di che lunghezza?
I tracciati sono sostanzialmente molto semplici perché sono lungo il mare. La variante può essere obiettivamente il vento. Il terreno è molto compatto, sterrato, sostanzialmente piatto in futuro. Nel momento in cui ci sono delle richieste specifiche, magari da parte di alcuni gruppi di ciclisti più esperti si possono creare dei percorsi che si inoltrano un po’ più all’interno. I percorsi possono arrivare a quarantina di chilometri. L’escursione classica che noi stiamo proponendo si aggira intorno ai 20 chilometri, arriva a una tenda beduina, dunque si fa vivere l’esperienza del territorio. Il parco naturale è meraviglioso perché proprio è un parco a nord di Sharm, dove ci sono le mangrovie in acqua, il deserto che si apre da una parte verso il mare color turchese. Un posto dove si rimane a bocca aperta da cotanta bellezza.
Sono escursioni alla portata di tutti?
Sì. Noi abbiamo anche delle bici di taglia più piccola e le proponiamo anche a ragazze di 12-14 anni. Abbiamo strutturato l’escursione anche per le giornate particolarmente ventose, caricando le bici sul pickup portandole nel punto un po’ più a nord e facendo fare loro l’esperienza della tenda
Come viene visto il ciclista dalla popolazione locale? Ad esempio quella beduina…
Quando sono arrivato a Sharm con le bici, la gente ci suonava felice di vedere le biciclette. Non le aveva mai viste. Adesso non è più la novità assoluta, ma è ancora una bella sorpresa. Di bici da strada se ne vedono poche, io organizzo una manifestazione a marzo con il supporto della polizia locale, assistenza medica e meccanica, è qualcosa di diverso. E lì ci inoltriamo in pieno deserto. Lì sì che vengono fuori dai villaggi beduini i bambini, lasciano le scuole e ci vengono incontro sulla strada per salutarci. Tra l’altro pochi sanno che il centro cittadino di Sharm ha un servizio straordinario di piste ciclabili, davvero all’avanguardia. Ma ancora molto poco frequentate…