| 6 Luglio 2022

Un’insolita domenica fra i piccoli guerrieri di Nova Eroica Family

Allegra si presenta col papà Giuseppe al gazebo delle iscrizioni: «Ma se mi perdo?», chiede. «Tesoro non puoi perderti – le risponde la ragazza dello staff – siete in tanti, tutti dietro la macchina. E se proprio ti perdi chiama forte: Papààà». Allegra ha quasi dieci anni ed è una dei piccoli partecipanti alla Nova Eroica Family, la ciclopedalata per famiglie, su strade chiuse al traffico, che segue di un giorno l’evento principale di Buonconvento (Siena).

Allegra e il suo papà, quando la paura è perdersi nel gruppo
Allegra e il suo papà, quando la paura è perdersi nel gruppo

«L’anno scorso ho fatto la Nova Eroica – dice il papà – quest’anno mi sono infortunato ad una gamba a febbraio e allora abbiamo deciso di fare la Family di 28 chilometri».

Cosa ti piace di più dell’andare in bici, Allegra?

Ci pensa un po’ e poi risponde: «Fare fatica!».

Nonno Giancarlo

Anche Giancarlo Brocci ha come tutti il dorsale col proprio nome scritto in corsivo scolastico, un tocco di colore che denota la cura dei particolari degli organizzatori. E anche lui è ai nastri di partenza.

«Mi hanno dato del vecchio? Ho una nipote di 10 anni ed una di 5 qui in prima fila – dice – quindi la nozione di vecchio mi spetta di diritto».

Giancarlo Brocci detta le regole del gioco, poi si butta nella mischia
Giancarlo Brocci detta le regole del gioco, poi si butta nella mischia

Lo sguardo privilegiato

Juan José è con la mamma, il papà, la sorellina e la nonna, in pieno stile Eroica Family insomma. Sebastian, dalla Polonia, al sabato ha fatto la 130 chilometri.

«Ad un certo punto -dice – il ciclocomputer mi segnava 43 gradi, oggi la prendo come relax».

Infatti è con la compagna che trasporta il figlio sul seggiolino posteriore: per lui è ancora presto anche per questa mini-avventura, ma non così presto per iniziare a vedere il mondo da un punto privilegiato che non sia l’abitacolo di un’auto.

Dopo i 43 gradi del sabato, la passeggiata per Sebastian dalla Polonia è un bel recupero
Dopo i 43 gradi del sabato, la passeggiata per Sebastian dalla Polonia è un bel recupero

Piccoli eroici crescono

Qualche casco storto di troppo, qualche occhiale lento, ma la curiosità nei loro occhi piccoli è grande. La tensione in griglia, poi, è come quella di una vera gara, anche se la prima pedalata viene data solo dopo quella del genitore che li accompagna.

Leonardo, cosa ti aspetti dalla giornata di oggi? «Un po’ di fatica», risponde. Beh, per fortuna c’è anche il ristoro, presso la Fattoria La Piana, ad un tiro di schioppo da Buonconvento, proprio sullo sterrato della Via Francigena.

Il seme della passione

E’ qui, all’ombra di due grossi pini, che attendiamo i piccoli che un giorno, se la passione delle due ruote avrà fatto breccia nel loro cuore, forse parteciperanno ai percorsi che 24 ore prima hanno fatto sudare le mamme e i papà, e magari tanti altri in giro per il mondo.

Eccoli che arrivano alla spicciolata dalla lunga strada bianca, rossi in volto anche per via del caldo.

Prisca ieri ha fatto la 60 chilometri e oggi accompagna Mia, la figlia di una sua amica. Stanno addentando un panino sedute a gambe incrociate sopra una balla di fieno.

Mia, cosa ti è piaciuto di più oggi?

Tutto!

Prisca il giorno prima ha fatto la 60 km e qui accompagna Mia, figlia di un’amica
Prisca il giorno prima ha fatto la 60 km e qui accompagna Mia, figlia di un’amica

Cioccolata no limits

Arriva Juan José, tra i più piccoli, a… tirare il gruppetto. Poi lo ritroviamo con un sacchetto in mano: «Mi sono rubato dei taralli», non sapendo che erano lì a loro disposizione.

Il clima di festa contagia anche i genitori. Andare in bici, si sa, già di suo allevia le tensioni quotidiane, ma qui vediamo proprio dei volti contenti, alcuni orgogliosi, vuoi per le piccole imprese, vuoi per ritagliarsi una giornata con tutta la famiglia su due ruote. E per chi è proprio digiuno di bici c’è sempre la e-bike.

«Bambini, una grande notizia – urla un papà – non c’è limite alla quantità di pane e Nutella che potete mangiare!». 

E infatti il vassoio di crema di nocciola spalmata sulle fette è quello più gettonato.

Formula da ripetere

Scambiamo due chiacchiere anche con l’organizzatore Franco Rossi, ciuffo biondo sotto il cappellino da ciclista firmato Vittoria (a testimonianza del legame tra Eroica e il marchio lombardo), pantaloni bianchi e una scarpa nera ed una amaranto in onore dei colori eroici della sua maglia.

«Abbiamo avuto oltre 200 partecipanti tra bambini ed accompagnatori – dice – e abbiamo scommesso su questa formula di fare la Nova Eroica al sabato e l’evento di contorno per famiglie la domenica, perché volevamo generare un festival che desse seguito alla manifestazione principale. Sicuramente la riproporremo perché la riteniamo valida per condividere la passione della bici con tutta la famiglia».

Che riscontri hai ricevuto? «La cosa che più mi ha colpito stamattina è sentire tanti genitori che mi dicevano che ieri i ragazzi seguivano l’evento con attenzione sapendo che oggi sarebbero stati loro i protagonisti».

Per Franco Rossi il bilancio della prova per famiglie è un trionfo: si ripeterà
Per Franco Rossi il bilancio della prova per famiglie è un trionfo: si ripeterà

Il gusto della fatica

Ritorniamo a Buonconvento all’arrivo di questa Eroica “a pane e cioccolato”. Per tutti c’è una medaglia ed una piccola targa da mettere in cameretta e da fare vedere agli amici. Mark viene da Varese ed ha convinto sua moglie Paola ad inforcare la bici apposta per la Nova Eroica Family («E’ solo da marzo che pedalo», si schermisce lei) e per scortare loro figlio Jona che taglia il traguardo a braccia alzate. E’ tutto un sorriso. «Ho faticato un po’ sulla salita», dice. E papà Mark è felice: «Ha avuto un momento di difficoltà, ma ha tenuto duro. Come un vero eroico».

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