| 11 Novembre 2025

A Roma con la E-Foldy: piccolo genio di Velo de Ville


ROMA – E’ una splendida “ottobrata” romana quella che abbiamo vissuto pedalando tra le vie del centro storico della Capitale, improvvisando un tour urbano con la piccola pieghevole della casa tedesca Velo de Ville. E’ mattina, non troppo presto, l’aria è frizzante nonostante il sole. L’ombra delle basiliche e dei monumenti si allunga sulle pietre antiche mentre noi con la nostra Velo de Ville E-Foldy partiamo da Piazza del Popolo.

Già, Velo de Ville: questo brand si è sempre distinto per bici su misura, attenzione ai dettagli e mobilità urbana intelligente e la E-Foldy incarna proprio questo spirito. Si tratta di una bici pensata per la città, per il trasporto misto, per chi alterna strada, treno, ascensore e parcheggio sotto la scrivania. Con lei abbiamo girovagato in città e possiamo già anticiparvi che è stata sorprendentemente agile e maneggevole. Quasi, quasi Roma, con il suo traffico, ci è sembrata diversa. Un senso di libertà e di velocità negli spostamenti incredibile.

Velo de Ville E-Foldy: pieghevole super maneggevole. E molto scorrevole anche a motore spento
Velo de Ville E-Foldy: pieghevole super maneggevole. E molto scorrevole anche a motore spento

Leggerezza e versatilità

La E-Foldy ve l’avevamo già anticipata, stavolta l’abbiamo voluta testare con mano. Vale però la pena ricordare com’è fatta.

Il telaio è in alluminio ed costruito attorno al grande innovation-forcellone posteriore (OneSwing) che consente una struttura compatta che si adatta a misure dal metro e mezzo fino ai 2 metri grazie al reggisella telescopico e all’attacco manubrio regolabile. Il segreto della piegatura rapida sta proprio nella progettazione generale del mezzo: motore, batteria e guarnitura sono montati su un asse fisso, appunto il forcellone, a distanza costante dalla ruota posteriore. In questo modo la tensione della cinghia rimane sempre perfetta, senza rumori o regolazioni da fare.

E a proposito di trasmissione, questa può essere a cinghia o a catena. Quella che abbiamo testato noi era a cinghia, la Gates CDX: silenziosa e praticamente priva di manutenzione. Il peso dichiarato parte da circa 17 chili nella versione E-Foldy a pedalata assistita, con batteria, il che la rende tra le pieghevoli elettriche più leggere. Mentre la versione muscolare ferma l’ago della bilancia a 13 chili. Anche a motore spento, abbiamo potuto godere della fluidità e della scorrevolezza della E-Foldy.

Gioiello Mahle

La E-Foldy monta il sistema motore-batteria del produttore Mahle, modello X30 nel mozzo, che eroga una coppia di 45 Nm. La batteria è da 171 Wh e risulta integrata in modo parziale fra telaio e forcellone posteriore: un valore modesto rispetto ad alcune e-bike urbane “piene”, ma coerente con la filosofia compatta e leggera del modello.

Il sistema di controllo dell’energia è minimalista. C’è un unico pulsante iWOC One proprio sulla batteria per selezionare il livello di potenza che s’intende selezionare. Ci si arriva anche mentre si pedala, ma non è super comodo. meglio fermarsi un’istante. Una soluzione che in apparenza può non sembrare comodissima, ma che permette di abbassare ulteriormente i costi e la manutenzione evitando altri comandi remoti.

Nel nostro giro la modalità assistita del Mahle ha mostrato una partenza fluida, priva di scatti bruschi più che sufficiente per affrontare le salite e le rampe tipiche del centro come quando, per esempio siamo saliti alla terrazza del Pincio. Il motore si fa sentire appena, gestito bene e dotato di un buon “tiro” nei primi metri che sono poi quelli che contano realmente, come per esempio quando col piede a terra si deve ripartire da un semaforo rosso.

Come va?

E’ qui che la E-Foldy dà il meglio di sè: nel traffico, nei marciapiedi larghi, nell’uso “multimodale”. Appena in sella ci siamo diretti verso i Fori Imperiali, zigzagando tra taxi, bus turistici e tanti pedoni: la bici tiene bene, entra dove le “normali” city-bike faticano. E la trasmissione a cinghia è stata un vero plus di comodita e comfort di marcia.

Dal nostro test la bici dà un’immediata sensazione di compattezza: appena seduti la posizione è rilassata, le pedivelle sono nel giusto rapporto, la pedalata fluida. In città, quando si ferma al semaforo o si entra in ascensore, si capisce subito che la meccanica è pensata per rendere la vita urbana più semplice. La si può accompagnare anche sul marciapiede senza senso di “ingombro”.

Ma il vero valore aggiunto si è manifestato quando l’abbiamo piegata prima di scendere in metro. E’ bastato sganciare la leva del forcellone, sollevare il telaio, piegare il manubrio e i pedali e in pochi secondi la E-Foldy è diventata un “pacchetto” chiuso che si trasportava con la sella come maniglia (qui il video stilizzato della chiusura). Un’utilità che si riscontra anche nel caso la si debba caricare in auto.

Il feeling di guida è “bicicletta vera”, davvero non sembra in alcun modo un ripiegabile. La geometria è ben proporzionata: l’angolo piantone è di 71,3°, quello di sterzo di 73,3°: quasi come una bici da corsa. E infatti la stabilità buona anche in curva e in frenata. Se vogliamo segnalare un “limite”, è che la ruota da 16″ non è il massimo sui tipici samprietrini romani… Ma appunto: parliamo del centro di Roma. Nel resto delle città questa situazione non c’è. E comunque basta viaggiare con la pressione nel range più basso indicato dalle coperture Schwalbe Motion, larghe ben 2,1″.

La bellezza della Capitale… dal Pincio
La bellezza della Capitale… dal Pincio

Rapporto qualità/prezzo super

Sotto questo profilo E-Foldy non è un modello “entry-level” ma punta alla fascia superiore della mobilità urbana compatta, pur mantenendo un costo invitante. Il prezzo di listino indicato sul sito Velo de Ville parte da 2.899 euro per la versione base E-Foldy.

Va detto che, trattandosi di bici altamente personalizzabile (“custom made in Germany”), i costi possono salire in funzione di colore, trasmissione, cinghia o catena, tipo di cambio, accessori. Il brand offre una ampia configurabilità: oltre 30 opzioni colore, sistemi di trasmissione, componentistica. In Italia ci si può rivolgere presso i rivenditori ufficiali Velo de Ville.

Per chi desidera qualcosa di più semplice (catena, freni meccanici), potrebbe esserci una versione base leggermente più economica, ma l’impostazione della bici già la colloca in fascia alta. Considerando il segmento pieghevole elettrica di qualità, il prezzo è giustificato dalla leggerezza, dalla facilità di ripiegamento e, perché no, dal fascino del marchio. Velo de Ville è un vero riferimento mondiale per questa categoria. E se è riuscito a rendere più vivibile (e godibile) una città caotica come Roma allora vuol dire che hanno fatto goal!

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