| 3 Giugno 2024

Sabato sera a Monza abbiamo pedalato coi lupi

MONZA – Il sole si abbassa, la musica si alza e il Parco di Monza si affolla di ciclisti in sella a biciclette di tutti i tipi. Si accende la serata con la musica live, il rullo dei tamburi, una spettacolare danza di un angelo bianco sui trampoli e i giocolieri di luce. Oltre mille iscritti si dispongono in griglia con le lucine accese, nell’attesa dell’inizio di una grande serata in sella, quella della “Pedala coi Lupi”.

Sabato sera siamo stati a Monza, in occasione di questa tradizionale pedalata notturna che come ricorda l’organizzatore Fabrizio Pirovano, presidente del Torrevilla Bike, richiama sempre più famiglie a condividere la passione per la bicicletta.

Un evento nato per scherzo tra amici nel ’98 ed evoluto negli anni con l’inserimento di effetti speciali, prima con un semplice fumogeno, poi con dei giochi di fuoco, fino agli attuali giochi di luce lungo tutto il percorso, dal via all’arrivo.

Le luci più belle

La novità dell’anno è un concorso dedicato alle bici con l’illuminazione più bella e particolare, infatti ci si ritrova facilmente vicino a qualcuno che sembra pedalare su un albero di Natale con le ruote.

L’entusiasmo dei bambini, l’incantevole magia creata dalle luci e l’energia sprigionata dalla musica pop-rock fanno crescere l’emozione nell’aria. Nessun’ambizione di risultato, nessuna competizione ma solo puro divertimento.

A scortare il branco, lungo i 12 Km all’interno del parco di Monza, ci sono i cosiddetti angeli, una dozzina di guide con le loro biciclette super illuminate.

Un chitarrista nella notte

Dopo il countdown parte il folto gruppo che incontra qualche difficoltà nell’affrontare i primi metri nei sentieri del parco, alcuni ancora pieni di fango. Si prosegue come un serpente luminoso nei campi, il ritmo è davvero piacevole, così come la temperatura, anche se in lontananza madre natura regala qualche effetto di luce con dei lampi che ci auguriamo rimangano a distanza.

Le voci dei bambini, sopresi nel vedere tutte quelle luci, sovrastano quasi qualsiasi rumore. Dopo poco più di un chilometro, infatti, sul percorso troviamo un chitarrista scatenato che suona la musica rock a tutto volume.

La pedalata prosegue con qualche rallentamento in direzione della curva parabolica dello storico circuito di Monza. Qui un arcobaleno di luci evidenzia la pendenza della curva, attraendo qualche temerario bimbo a sfidarla, ma per evitare pericolose cadute gli angeli gli consigliano di restare basso.

Ricompattare il gruppo

Continuiamo a pedalare nel gruppo, ascoltando i commenti divertiti di grandi e piccini. Giunti quasi a metà del percorso, dei giochi di luce colorano gli steli d’erba più alti, creando un effetto onda simile al mare, mentre poco dopo, i percussionisti rinnovano il ritmo alla serata.

Il gruppo si allunga tra i sentieri e voltandosi lateralmente si possono vedere ancora in lontananza le luci di altri partecipanti. Raggiungiamo un tunnel illuminato da faretti multicolori, che percorrendolo ci abbagliano, e proseguiamo così verso il grande finale.

I giochi di luce si fanno più frequenti, qualche sentiero più stretto causa un po’ di rallentamento, che è anche l’occasione buona per verificare che il gruppo di amici resti unito. Già, perché in mezzo a tutta questa gente è molto facile perdere di vista il proprio compagno, quindi meglio stare vicini e nel dubbio chiamarsi ogni tanto, soprattutto per i più piccoli.

Gran finale a tavola

Mancano 3 km quando ci ritroviamo di fronte a un inedito effetto di luce. All’apparenza sembra di pedalare su un tratto di sabbia colorato, solo dopo qualche metro capiamo effettivamente che si tratta di un grande lenzuolo adagiato sull’erba e illuminato, davvero suggestivo.

La musica si sente sempre più alta, percorriamo l’ultimo tratto di sentiero stretto e tortuoso, delimitato delle lanterne che creano un’atmosfera un po’ misteriosa, invitandoci a scoprire cosa si nasconde dietro alla curva successiva. Arriviamo così all’arrivo e scattiamo una bella foto ricordo con la medaglia al collo.

Nonostante la stanchezza, decidiamo di prolungare la serata. Approfittiamo così della festa con la musica e la cucina, per condividere e rivivere i momenti più belli di questa serata in famiglia. Con la pancia e il cuore pieni di gioia e gli occhi assonnati, rientriamo a casa con la promessa di ritornare anche il prossimo anno.

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