Ciclofficina Valle San FlorianoCiclofficina Valle San Floriano

| 11 Dicembre 2025

Valle San Floriano, quando la bici ridà vita alle periferie

Valle San Floriano è una frazione di Marostica, in provincia di Vicenza. Come suggerisce il nome l’abitato si sviluppa in una piccola valle, che da Marostica e dalla pianura si inoltra verso nord

Qui martedì scorso, il 9 dicembre, si è tenuto l’ultimo di quattro incontri dedicati alla ciclomeccanica e ai viaggi in bicicletta. L’iniziativa fa parte di un progetto di sviluppo territoriale partecipato chiamato FLOW, che si propone di riqualificare l’area collinare di Valle San Floriano attraverso l’escursionismo e il cicloturismo, coinvolgendo la comunità locale.

Valle San Floriano
Valle San Floriano è un frazione di Marostica, a nord della cittadina vicentina (immagine Google Maps)
Valle San Floriano
Valle San Floriano è un frazione di Marostica, a nord della cittadina vicentina (immagine Google Maps)

Idea nata da un gruppo di amici

«L’idea di questo corso arriva da un altro progetto iniziato circa un anno fa – racconta Emanuele, uno dei promotori – quando con un gruppo di amici abbiamo deciso di far partire una ciclofficina a Bassano, nei locali di Villa Angaran San Giuseppe. Eravamo una decina di persone tra i trenta e quarant’anni, tutte che a vario titolo lavorano nel settore bici. A Bassano non c’è ancora una ciclabilità urbana sviluppata come in città più grandi come per esempio Padova, allora abbiamo provato ad organizzare un corso sul cicloviaggio, cioè declinando la ciclomeccanica in quell’ottica, portando le nostre esperienze».

Il progetto è stato accolto subito molto bene, con i primi corsi andati tutti sold out. Quest’esperienza nata a Bassano ha poi incrociato il bando FLOW dedicato a Valle San Floriano che dista solo una manciata di chilometri.

«E’ una bando di Cariverona – continua Emanuele – che ha come capofila il comune di Marostica. Lo scopo era di ridare vita a un luogo un po’ defilato attraverso il cicloturismo, appoggiandosi ad un centro civico comunale. Ci è sembrata l’occasione giusta per proporre il nostro corso, che è stata la prima attività fatta in quella struttura. Lo abbiamo organizzato in quattro puntate tra novembre e dicembre: due di ciclomeccanica di base e due sul viaggio, da come tracciare le mappe su Komoot a come organizzare le borse da bikepacking. Anche questo progetto ha subito aggregato molti appassionati: che una ventina di persone si trovino lassù in valle, di martedì sera, è tutt’altro che scontato».

Un pubblico variegato e tanta voglia di imparare

Insomma, la scelta di puntare su un corso di preparazione al cicloturismo sembra aver pagato. Questa volta lo racconta Francesca, una delle organizzatrici, che è stata presente a tutte e quattro le serate.

«Una cosa che ci ha fatto molto piacere – dice – è che la forchetta anagrafica è stata molto ampia. E’ andata dalla ragazzina dodicenne che è venuta accompagnata dal papà per imparare a cavarsela da sola durante le prime uscite, al settantenne che ha iniziato ad andare in bici dopo la pensione. In generale c’è sempre stato un gruppo molto eterogeneo, compresi ex agonisti che avevano sempre portato la bici dal meccanico».

I partecipanti potevano iscriversi a tutti gli incontri oppure soltanto a qualcuno, contribuendo con un’offerta libera che è stata utilizzata per un piccolo rinfresco a conclusione di ogni serata. Perché il corso è stato portato avanti in maniera volontaria. Durante le due lezioni di ciclomeccanica si sono affrontate le riparazioni di base fondamentali durante un viaggio, come riparare la catena, la camera d’aria o il tubeless, ricalibrare il cambio o cambiare le pastiglie dei freni.

Ciclofficina Valle San Floriano
Due serate sono state dedicate alla pianificazione del viaggio, a partire da come utilizzare correttamente la piattaforma Komoot (foto Lucia Mottin)
Ciclofficina Valle San Floriano
Due serate sono state dedicate alla pianificazione del viaggio, a partire da come utilizzare correttamente la piattaforma Komoot (foto Lucia Mottin)

Da Komoot al bikepacking, per imparare a partire

«La terza serata – continua Francesca – è stata tenuta da Angela, una ragazza del nostro gruppo che lavora con Komoot – e con lei abbiamo imparato come utilizzare al meglio l’app. Non tutti i partecipanti lo conoscevano, per esempio una signora di Marostica ci ha poi detto che grazie a quella lezione ha scoperto delle strade attorno casa sua dove non era mai passata. L’ultima sera è venuta Quinda Verheul, un’artista e ultracyclist olandese nostra amica, che ha fatto a tutti una dimostrazione pratica su come settare correttamente la bici in modalità bikepacking. La cosa bella è che c’è sempre stata molta attenzione da parte di tutti, indipendentemente da chi fosse a tenere il corso».

Alla fine delle quattro serate è stata creata una community su Whatsapp per tenersi in contatto, organizzare giri condivisi e altre serate. Perché tutto quello che ha a che fare con la bici funziona così: da una pedalata nasce un’altra pedalata, da un incontro nascono altri incontri, da un progetto nascono altri progetti. Anche a Valle San Floriano. 

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