| 5 Luglio 2025

La Via dei Carraresi di Cittadella: la seconda volta di Pozzato

Il Giro d’Italia d’Epoca, con la Via dei Carraresi e La Mitica che si sono svolte di recente, è arrivato al giro di boa del proprio calendario. La Via dei Carraresi di Cittadella (Padova), in particolare, ha avuto per il secondo anno un organizzatore d’eccezione: l’ex pro’ Filippo Pozzato,  vincitore della Milano-Sanremo 2006 (nonché di due tappe al Tour e di una al Giro), che proprio domani si cimenterà nella Maratona delle Dolomiti di Corvara. E infatti noi lo abbiamo contattato di ritorno da una ricognizione sul Falzarego…

«Dallo scorso anno – spiega Pozzato, che poi ha anche pedalato la “sua” ciclostorica – abbiamo preso in mano noi della PP Sport Events l’organizzazione della Via dei Carraresi. L’aspetto principale riguarda la promozione del territorio con Cittadella e tutte le zone limitrofe, perché, sai, una ciclostorica è un evento prettamente cicloturistico che non ha niente di agonistico. E’ un vedere paesaggi, territori e mangiare bene, bene».

Filippo Pozzato (a destra) ha partecipato con la maglia de L’Artica, essendo amico di Francesco Brojanigo, l’organizzatore della prova che si è svolta a Lonigo (Vi) a gennaio
Filippo Pozzato (a destra) ha partecipato con la maglia de L’Artica, essendo amico di Francesco Brojanigo, l’organizzatore della prova che si è svolta a Lonigo (Vi) a gennaio

Le storiche mura di Cittadella

I ciclostorici partiti da Cittadella, la suggestiva cittadina murata in provincia di Padova (tra l’altro l’unica in tutta Europa ad avere un Camminamento di Ronda medievale, di forma ellittica e completamente percorribile), hanno goduto di un percorso di 60 chilometri e 400 metri di dislivello, toccando alcuni dei luoghi più iconici della regione.

Dalla Piazza degli Scacchi di Marostica a Bassano del Grappa (foto apertura col celeberrimo ponte), fino al lungo canale del Brenta, con i suoi scorci suggestivi. I vari ristori lungo il percorso hanno offerto un tocco di gusto ai partecipanti, mentre al traguardo li attendeva il “Pranzo sotto le Mura”, un momento conviviale con menù a base di pesce.

Anche qualche tratto di sterrato tra i 60 chilometri de La Via dei Carraresi
Anche qualche tratto di sterrato tra i 60 chilometri de La Via dei Carraresi

Le parole di Pippo Pozzato

«Quest’anno anche il clima è stato dalla nostra parte – ha commentato Pozzato – e devo dire che ne è uscita una giornata davvero piacevole e divertente. Siamo attivi nel mondo della bicicletta con tanti eventi, ma le ciclostoriche hanno sempre un richiamo unico. Come dico sempre, hanno un fascino senza tempo perché ti permettono di guardare al ciclismo di una volta con gli occhi del terzo millennio».

Si pedala senza fretta e si fanno amicizie. Questo è lo spirito delle ciclostoriche
Si pedala senza fretta e si fanno amicizie. Questo è lo spirito delle ciclostoriche

Anche le social ride

Del resto Pozzato e la sua PP Sport Events sono attivi nell’organizzazione di gare come il Giro del Veneto riservato ai professionisti su strada, la Serenissima Gravel per professionisti ed amatori e la Veneto Classic, sempre su strada.

«Ma ci piace diversificare – riprende Pozzato – per cui organizziamo ad ottobre anche la VENEtoGo che riprende un po’ la filosofia belga, con solo due tratti cronometrati sulle salite. Ma prima ci sono le social ride di quest’estate: la Jesolo Ride (18 luglio) in cui pedaliamo  sulla ciclabile accanto alla Laguna e finiremo con un pranzo in Darsena; e l’Asiago Ride (5 agosto) che si concluderà con una grigliata nel bosco. E’ un momento conviviale che piace un sacco, dato che si mangia tutti assieme».

Ruote nella polvere, sguardo nel futuro

Tornando al Giro d’Italia d’Epoca, con La Mitica che si è svolta domenica scorsa a Castellania Coppi (Al) sono state coperte otto tappe sulle tredici in calendario. Il GIDE, si conferma una vetrina del movimento ciclostorico e un modello di turismo lento e sostenibile. Il nuovo motto del circuito, “Le ruote nella polvere, lo sguardo nel futuro”, sintetizza perfettamente questa filosofia: celebrare il ciclismo del passato per ispirare un futuro più consapevole e sostenibile.

La Via dei Carraresi

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