| 26 Giugno 2024

I 101 cammini religiosi (censiti) in Italia. Ecco quelli ciclabili

Quanti sono i cammini religiosi in Italia? Una decina? Oppure il doppio, uno per regione? Pochi lo sanno, ma sul sito del Ministero del Turismo c’è una pagina che li racchiude tutti. Un vero e proprio catalogo dal quale scaricare direttamente le tracce oppure cliccare sui link che rimandano ai rispettivi siti. Ebbene, la cifra supera di poco le 100 unità (101 per la precisione). Praticamente media di uno a provincia. Come se ogni campanile dello Stivale avesse il suo Santo di cui ripercorrere le tracce.

La credenziale e il testimonium

Questo aprirebbe alcuni spunti di riflessione su ciò che ci differenzia da alcuni Paesi più prossimi a noi: la Francia ha Lourdes, Spagna e Portogallo hanno come punto focale Santiago di Compostela. In Italia probabilmente il cammino religioso più battuto è la Via Francigena che porta a Roma, ma ancora ben lontano dai numeri dei vari Cammini di Santiago (nonostante il diverso calibro attrattivo dell’Urbe rispetto alla piccola città della Galizia).

Ma torniamo al Catalogo dei Cammini Religiosi italiani sul portale del Ministero. Due elementi che spesso li caratterizzano sono la credenziale ed il “testimonium”. La prima è una sorta di “passaporto” da far timbrare nelle varie tappe del cammino. Con essa, al termine del viaggio, spesso si può richiedere il “testimonium”, ovvero un documento che nell’antichità era molto ambito. Il pellegrino che lo otteneva poteva dimostrare al proprio ritorno di essere giunto alla meta di un pellegrinaggio, che talvolta aveva una vera e propria rilevanza penale, dimostrando così che la pena era stata scontata. Oggi è un documento da custodire gelosamente, nel tempo, per rivivere con uno sguardo l’esperienza vissuta.

La Francigena è forse il Cammino italiano più consistente (depositphotos.com)
La Francigena è forse il Cammino italiano più consistente (depositphotos.com)

I “fratelli” della Francigena

Noi ci siamo divertiti a verificare, a volo d’uccello, quei cammini che nel proprio sito web indicano espressamente la possibilità di percorrere il proprio itinerario anche in bici, quantomeno in mountain bike. Ciò non vuol dire che in tutti gli altri non sia possibile pedalare. Sempre meglio però, per fugare ogni dubbio, contattare l’ente che gestisce il cammino e vedere se almeno esiste la possibilità di bypassare i tratti più impervi dedicati ai soli pellegrini a piedi. Ne abbiamo individuati una ventina per cui… mettiamoci in marcia!

Come detto, la Via Francigena non ha bisogno di presentazioni. Del tratto finale, da Firenze a Roma, abbiamo già parlato (foto in apertura di Z-Adventure) per cui rimandiamo al sito di riferimento ufficiale. Anche di altri due cammini sul portale ministeriale, poi, abbiamo già parlato: il Cammino di Hasekura e le Ciclovie di Oropa. Per il resto procediamo con una suddivisione geografica.

Santuario di Oropa, punto di arrivo di grande suggestione (foto Cammini di Oropa)
Santuario di Oropa, punto di arrivo di grande suggestione (foto Cammini di Oropa)

I cammini del Nord

Al Nord troviamo il Cammino di San Vili che in 100 chilometri (due tappe) collega Madonna di Campiglio con Trento. In Valle d’Aosta c’è l’Espace San Bernardo un sentiero transfrontaliero che in due tappe da La Thuile sconfina in Francia a La Rosière.

Il Cammino di Sant’Agostino prevede invece ben 620 chilometri tra Monza e Pavia, collegando una cinquantina di santuari mariani della Lombardia. In più c’è un’estensione di 150 km da Pavia a Genova (dove le reliquie agostiniane furono sbarcate nel VII secolo, per essere traslate a Pavia lungo la Via del Sale).

Nel Trevigiano c’è il Cammino della Vita, appena 35 km dai Santuari Antoniani di Camposampiero fino a Treviso. La Via Romea Germanica Imperiale unisce Trento ad Arezzo in 600 km, cui se ne aggiungono quasi altri 300 tra varianti e collegamenti, attraverso 5 Regioni e 120 comuni.

Tra Pavia e Pontremoli (Lucca) c’è la Via degli Abati, già utilizzata nel VII secolo per valicare l’Appennino e ora percorribile anche in mtb. La stessa Pontremoli è anche punto di arrivo di un tratto della Via dei Monti che parte da Levanto, in Liguria: si percorre in mountain bike in 57 chilometri.

I cammini del Centro

Spostandoci al Centro Italia, troviamo in primis vari cammini francescani come il Cammino di San Francesco da Rimini a La Verna (circa 120 chilometri in tre tappe). La Via di Francesco che, con le sue varianti, consente di raggiungere Assisi da La Verna (via del Nord) o da Roma (via del Sud). Il cammino Di qui passò Francesco congiunge La Verna, Assisi e Poggio Bustone, nel Lazio. Infine, il Cammino di Assisi che parte da Forlì per raggiungere la cittadina umbra.

Inoltre segnaliamo dal portale del Ministero, due cammini nelle Marche. Quello dei Cappuccini che in 400 pedalabili chilometri unisce il Santuario del Beato Benedetto nonché convento dei Cappuccini di Fossombrone (PU), con il Santuario di San Serafino da Montegranaro ad Ascoli Piceno. Inoltre la Via Lauretana che congiunge Assisi con Loreto in quattro tappe (150 chilometri).

Sul percorso del Santuario della Madonna Nera, verso Viggiano (immagine Wikiloc)
Sul percorso del Santuario della Madonna Nera, verso Viggiano (immagine Wikiloc)

I cammini del Sud

Anche nel Sud e nelle Isole non mancano i percorsi religiosi. Da Cassino a Gaeta c’è il Cammino di San Filippo Neri (circa 120 chilometri modulabili da 2 a 4 tappe). Da Poggio Bustone a Monte Sant’Angelo, in Puglia, c’è Con le ali ai piedi, altro cammino francescano. Nella versione bici propone 10 tappe per un totale di 536 chilometri.

In Basilicata segnaliamo il Cammino Madonna Nera da Satriano Lucania a Viggiano (50 chilometri con possibilità di noleggio bici). Di rilievo anche il Cammino Materano che in realtà consta di sei vie diverse con distanze che vanno dai 137 ai 400 chilometri circa.

In Sicilia ce ne sono ben tre. Il Cammino di San Giacomo in Sicilia si snoda lungo i luoghi incontaminati dell’entroterra che da Caltagirone in provincia di Catania attraversando la provincia di Enna conducono a Capizzi in provincia di Messina. La Via dei Frati propone ai cicloturisti cinque tappe da Caltanissetta a Cefalù. Mentre le Vie Francigene di Sicilia sono quattro cammini che attraversano tutta la regione e sono adatti anche al gravel.

In ultimo, la Sardegna ha il Cammino di Santu Jacu che interessa un centinaio di comuni dell’isola.

E per finire chiudiamo con un super-cammino che attraversa più stati, proprio come la Via Francigena. Stiamo parlando della Romea Strata che portava i pellegrini dal Mar Baltico verso Roma. Un viaggio tra Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca e Austria fino a valicare le Alpi nel Nord Est d’Italia tramite il Tarvisio. Proprio dal Tarvisio iniziano le tappe italiane da effettuare anche in bici.

Il Catalogo dei Cammini Religiosi in Italia è stato trasposto anche sul portale turistico nazionale Italia.it in cui i vari itinerari sono divisi per regione ed il tutto è scaturito da un fondo ministeriale dello scorso ottobre e da un avviso pubblico che ha chiamato a raccolta tutte le vie del pellegrinaggio in vista degli importanti appuntamenti del Giubileo del 2025.

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