| 17 Maggio 2024

Cicloturismo e birra, ad Amelia i due mondi (in crescita) si toccano

Cicloturismo e birra, un binomio che sta prendendo piede sempre più. Infatti sono in aumento le proposte di itinerari a pedali che includono una degustazione in un birrificio artigianale. Sulla scia delle strade del vino e dell’olio, l’Italia ha le carte in regola per fare nascere anche quelle della birra.

In Umbria, ad esempio, c’è Amelia Bike Tour, nell’omonimo paese in provincia di Terni che, tra le varie proposte, ne ha una al caso nostro, come ci spiega uno dei suoi giovani fondatori, Filippo Claudiani.

«Siamo tre amici provenienti dal mondo del fuoristrada – racconta – chi in moto, chi in 4×4. Poi con il Covid abbiamo fatto partire anche il progetto e-bike, sia noleggio che vendita. La nostra base è parte di una storica officina di moto di Amelia e da qui partono i nostri tour nella bassa Umbria e nella Tuscia laziale. I percorsi più belli che offriamo sono quelli dell’ex-ferrovia Spoleto-Norcia, della Cascata delle Marmore, delle Gole del Nera nei pressi di Narni, dell’Orvietano e del Tuderte. Poi ci sono quelli dell’Alto Lazio con il Lago di Bolsena ed il Cammino dei Borghi Silenti, nato per il trekking, ma in forte crescita anche per chi va in bici. Addirittura stanno sorgendo ostelli a donativo sul modello del Cammino di Santiago».

Percorsi anche impegnativi che si spingono fino alle Gole del Nera
Percorsi anche impegnativi che si spingono fino alle Gole del Nera

Prima la bici

Amelia Bike Tour offre, con le proprie guide qualificate, sia escursioni giornaliere che di più giorni, collaborando per la logistica con il portale Scappo in Umbria. L’itinerario che propongono abbinato alla birra, ad esempio, è adatto a tutti, dato che misura 30 chilometri con un dislivello di 900 metri

«Dalle mura poligonali di Amelia – spiega Filippo – scendiamo alla riserva del Rio Grande e poi saliamo per la strada dei Cappuccini verso Sambucetole. Qui, tra l’altro, abbiamo un terreno privato dove abbiamo allestito delle piste di downhill con varianti per tutti i livelli. Poi si riscende a Foce, Fornole e Parco San Silvestro. A questo punto si può decidere di raggiungere le Gole del Nera, sul tracciato dimesso di un ex-ferrovia, per poi risalire ad Amelia passando per il paesino di Montecampano».

Per ogni escursione è prevista anche la presenza di guide
Per ogni escursione è prevista anche la presenza di guide

E poi la birra

E ad Amelia si può concludere il tour con una visita al Birrificio Amerino, nato dalla passione di due fratelli, Marco Ottavio ed Alessandro Di Stefano, quest’ultimo mastro birraio.

«Tutto è nato voglia di fare qualcosa di bello», spiega Marco Ottavio, responsabile commerciale. «Abbiamo lasciato i nostri lavori da dipendente, per creare qualcosa di nostro, spinti dalla passione per la birra. Da un anno abbiamo una nuova location e ne abbiamo adibito una parte per creare eventi, tanto che a settembre faremo partite un vero e proprio pub con gli impianti del birrificio a vista, una soluzione piuttosto unica».

Una bionda in premio

Come sappiamo, il cicloturismo è in costante crescita, ma anche il settore delle birre italiane lo è. «Ci sono degli studi – continua Ottavio – che proiettano la birra italiana, sia artigianale che industriale, dall’attuale 3,5 al 5-6% della fetta di mercato nell’arco di un quinquennio, soprattutto grazie all’attività dei tantissimi birrifici artigianali sparsi nella Penisola. Noi ne abbiamo circa 8-9 tipologie disponibili tutto l’anno e abbiamo clienti in 15 regioni italiane». 

In effetti una birra con gli amici alla fine di un giro in bici è un classico. Senza esagerare, ci si premia trascorrendo momenti di convivialità ripensando all’uscita appena fatta o immaginando la prossima.

«Ed è anche un ottimo integratore», precisa Marco, «Se dovessi scegliere una birra per un cicloturista, direi una Keller Pils perché è una tipologia che mette d’accordo un po’ tutti. E’ molto semplice al gusto, ma al tempo stesso di difficile produzione se paragonata ad una Ale di stile inglese. Va “coccolata” a lungo se pensiamo che da quando si produce il mosto a quando entra in commercio ci vogliono due mesi, contro i 25-30 giorni di una birra artigianale ad alta fermentazione».

Un po’ come la bici, appunto: semplice nella sua meccanica, ma che richiede un po’ di fatica per goderne appieno.

Amelia Bike Tour

Birrificio Amerino

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