| 21 Giugno 2025

La Ciclovia dei Gessi, una delle dieci nei Parchi dell’Emilia-Romagna

La Regione Emilia-Romagna ha dato vita a un progetto unico nel suo genere: le “Ciclovie dei Parchi”, dieci itinerari ciclabili che si snodano all’interno di nove parchi regionali e una riserva naturale, quella del Secchia. La Ciclovia dei Gessi, di cui vi parleremo tra poco, è una di queste. Tali percorsi non sono solo un’occasione per immergersi nella natura, ma anche per scoprire tesori culturali, architettonici e paesaggistici spesso poco conosciuti. Ideali per ciclisti di ogni livello, dalle famiglie con bambini agli appassionati di mountain bike, le ciclovie offrono tracciati variabili per difficoltà e durata, tutti percorribili in mezza o una giornata.

L’anello di Monte Mauro della Ciclovia dei Gessi presenta tratti sterrati (foto Francesco Grazioli)
L’anello di Monte Mauro della Ciclovia dei Gessi presenta tratti sterrati (foto Francesco Grazioli)

In simbiosi con il territorio

Un aspetto particolarmente apprezzato è la connessione con il trasporto pubblico: ogni percorso parte dalla stazione ferroviaria più vicina, grazie a un tracciato “fuori parco” ben segnalato, che conduce fino all’ingresso dell’area protetta. In questo modo, il progetto promuove un turismo sostenibile, riducendo l’impatto ambientale e valorizzando le bellezze del territorio.

La selezione degli itinerari è frutto di un attento studio condotto dal Centro Turistico Studentesco e Giovanile (CTS), in collaborazione con i tecnici delle aree protette. L’obiettivo era individuare percorsi che unissero l’aspetto sportivo alla fruizione del paesaggio, con tappe presso centri visita, musei e punti di interesse storico. 

Si parte da una stazione ferroviaria e si raggiunge l’area protetta (foto Francesco Grazioli)
Si parte da una stazione ferroviaria e si raggiunge l’area protetta (foto Francesco Grazioli)

La Ciclovia dei Gessi

Tra queste dieci proposte, abbiamo scelto di raccontarne una: la Ciclovia dei Gessi, nel Parco Regionale della Vena del Gesso romagnola. Partendo da Brisighella, uno dei borghi più belli d’Italia, la Ciclovia dei Gessi si sviluppa come un anello di 30 chilometri, con un dislivello di circa 900 metri, ma offre diverse varianti per accorciare il percorso in base alle proprie esigenze. Il tracciato si snoda principalmente su strade asfaltate a basso traffico, con alcune deviazioni su sentieri sterrati, percorribili solo in condizioni di terreno asciutto.

La particolarità di questa ciclovia è il paesaggio geologico unico: la Vena del Gesso è una formazione rocciosa che dà vita a morfologie carsiche spettacolari, con doline, grotte e affioramenti biancastri che contrastano con la vegetazione mediterranea sui versanti soleggiati e i boschi rigogliosi su quelli ombrosi.

Un tratto della Ciclovia dei Gessi, tra i frutteti in fiore nei pressi di Zattaglia (foto Francesco Grazioli)
Un tratto della Ciclovia dei Gessi, tra i frutteti in fiore nei pressi di Zattaglia (foto Francesco Grazioli)

Tra gessi, musei e doline

Lasciata la stazione di Brisighella, il percorso sale verso Riolo Terme, lambendo la Rocca Manfrediana e il Santuario del Monticino. Qui, i più avventurosi possono optare per una deviazione spettacolare: il “Museo geologico all’aperto del Monticino”, ricavato in una vecchia cava di gesso, offre un’esperienza immersiva tra stratificazioni rocciose e fossili. Proseguendo, si raggiunge Case Varnello, per poi deviare verso Ca’ Carnè, un centro visite immerso in un ambiente forestale e carsico. Qui il gesso modella il paesaggio con erosioni suggestive.

Superato il Passo della Valletta, la discesa conduce a Zattaglia, da cui è possibile intraprendere un secondo anello attorno a Monte Mauro, la vetta più alta della Vena del Gesso.

Questa variante (che, se evitata, abbassa il chilometraggio finale a 21 km) regala panorami selvaggi e una breve escursione tra le argille, testimonianza di un’antica bonifica risalente all’epoca fascista. Il ritorno avviene attraverso il Passo del Gatto, tra doline e boschetti carsici, prima di rientrare a Brisighella.

Le tracce e l’app

Per chi vuole esplorare la Ciclovia dei Gessi con l’ausilio della tecnologia, la Regione mette a disposizione file GPX e KMZ scaricabili, contenenti tracciati e punti di interesse. Inoltre, grazie all’app “Maps4You”, è possibile farsi guidare lungo tutto il percorso, con informazioni su mete culturali e naturalistiche.

Le Ciclovie dei Parchi rappresentano un modello virtuoso di turismo lento e sostenibile. La Ciclovia dei Gessi, con il suo mix di geologia, storia e paesaggi, è senza dubbio una delle perle di questo progetto.

Ciclovia dei Gessi

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