Le Fiandre sono uno dei luoghi più iconici al mondo quando si parla di arte, cultura e soprattutto ciclismo. La bici scorre lenta e ci fa da comodo mezzo di trasporto tra i festival del mare del Nord e le mostre di arte contemporanea e fiamminga della città di Bruges. Con il piacere di fermarsi ogni tanto e mettere le gambe sotto al tavolo per assaporare tutti i piatti della tradizione. Il tutto è fattibile grazie alle Icon Cycle Route, nove itinerari che si snodano lungo i territori fiamminghi, ognuno con le sue caratteristiche.
Bruges e l’arte contemporanea
Ogni tre anni la Triennale di Bruges apre le porte della città all’arte ed all’architettura contemporanea. Una mostra che permette ad artisti ed architetti di sbizzarrirsi presentando nuove installazioni temporanee. La città, capoluogo delle Fiandre Occidentali, dal 2000 è diventata patrimonio dell’UNESCO e nel 2002 è stata capitale europea della cultura. Non sorprende quindi vedere la città proliferare di innovazione e di attività legate alla cultura.
Le Fiandre: cibo, leggende e… birra
Le Fiandre sono famose non solamente per mostre e musei, ma anche per un’altra tipologia di arte, quella culinaria. Da queste parti, da più di 500 anni, si può assaggiare una grande prelibatezza: il cioccolato. Nei primi del ‘900 il maitre Jean Neuhaus fece un ulteriore passo in avanti, inventando il primo cioccolatino ripieno che chiamò “pralina”.
Oltre a gustare il famoso cioccolato potrete anche perdervi tra le 1.600 tipologie di birre artigianali prodotte in questo territorio. Sul suolo fiammingo si contano più di 220 birrifici attivi, e potrete assaggiare quasi 700 profili aromatici diversi al grido di: Schol! …che corrisponde al nostro Salute!
Ultime ma non meno importanti ci sono le leggende che caratterizzano questi luoghi. Ed è proprio da una di queste che si dice che Anversa (Antwerpen in fiammingo, ndr) abbia preso il suo nome. Si narra infatti che un gigante ostacolasse il passaggio delle navi dal fiume Schelda tagliando la mano a coloro che non pagavano il pedaggio. Così un soldato dal nome Barbo lo sfidò e vinse liberando la città dalla sua tirannia, e in segno di vittoria lanciò la mano del gigante nel fiume. Dalla combinazione di “hand” (mano) e “werpen” (lanciare) ebbe vita il suo attuale nome di Antwerpen.
Per conoscere i nove itinerari visitare il sito: