Barocco, SiciliaBarocco, Sicilia

| 25 Novembre 2025

Fuga dall’inverno. Andiamo nella Sicilia del Barocco

Il sole che picchia, anzi accarezza anche in pieno inverno. I palazzi con quei ghirigori che staccano nell’azzurro del cielo con quel colore terra chiaro che contribuisce a rendere tutto più luminoso. E poi i fichi d’India, i cannoli, l’odore del mare, il rosso dei pomodorini pachino e magari pure i luoghi del Commissario Montalbano. C’è di tutto in questo spicchio di Sicilia, la Sicilia del Barocco.

Siamo nella porzione più meridionale dell’isola, quindi nel Sud-Est. Ragusa, Noto, Scicli, Siracusa… E qui, come dicevamo, l’inverno è un concetto del tutto relativo, specie per chi vive dal Centro-Nord in su. Qui si può venire a svernare, fosse anche per un solo weekend. E allora mettiamoci sulle tracce del Barocco Siciliano (in apertura Noto, foto Shutterstock).

Barocco, Sicilia
Particolari architettonici, ma anche chiese, scalinate, cermiche, fontane: il Barocco ti avvolge anche così
Barocco, Sicilia
Particolari architettonici, ma anche chiese, scalinate, cermiche, fontane: il Barocco ti avvolge anche così

Dove nasce il Barocco

E’ proprio qui, nella fascia sud-orientale della Sicilia, che si concentra la culla del Barocco siciliano. Un territorio ampio, luminoso e sorprendentemente vario, che si estende dal mare di Siracusa all’altipiano degli Iblei, passando per vallate agricole, colline sabbiose e canyon scavati nei millenni. Un mosaico di paesaggi che rende questo angolo dell’isola particolarmente favorevole all’esplorazione in bicicletta.

Il cuore geografico è il Val di Noto, patrimonio UNESCO, che comprende otto città simbolo: Noto, Ragusa, Modica, Scicli, Palazzolo Acreide, Caltagirone, Militello Val di Catania e Catania. Tutte ricostruite dopo il devastante terremoto del 1693, tutte con una propria declinazione dello stile barocco, carico di decorazioni, facciate scolpite e giochi di luce.

Questa distribuzione capillare di centri storici rende naturale la creazione di un vero e proprio sistema di vie del Barocco. Non una ciclovia unica e ufficiale, ma una costellazione di itinerari interconnessi che permettono di muoversi da un borgo all’altro seguendo strade secondarie, poderali, tratti panoramici e deviazioni che portano a riserve naturali, necropoli rupestri e siti greco-romani.

La morfologia del territorio, saliscendi continui, ma senza pendenze estreme, rende la pedalata piacevole e regolare, mentre la vicinanza tra i centri permette tappe brevi o più impegnative a seconda dell’esperienza. Il Barocco qui non è solo un patrimonio artistico: è un vero e proprio filo narrativo ciclabile.

La bici ideale è certamente la gravel bike, qualora si decida si tagliare o fare un passaggio tra i campi. Ma anche una bici da strada va benissimo.

Barocco, viaggio nella storia

E’ in bici che il Barocco siciliano cambia prospettiva. Se a piedi si osserva un palazzo alla volta, in sella tutto si fonde. La pietra dorata, la luce del Sud, il blu del cielo, le campagne che si aprono tra muri a secco e ulivi secolari. E soprattutto il ritmo lento che permette di entrare nei luoghi senza filtri.

Un tour più ufficiale del Barocco potrebbe essere quello proposto da Visit Sicily, l’ente turistico regionale. Si tratta di un percorso tematico che tocca le principali città UNESCO. Ma esistono anche proposte più ciclistiche curate da operatori locali: dai viaggi su sterrati leggeri e vie campestri alle varianti per bici da corsa che sfruttano la fitta rete di provinciali tranquille, spesso quasi deserte fuori stagione.

Il tracciato proposto da Visit Sicily si compone di tre tappe: Siracusa-Pozzallo; Pozzallo-Ragusa Ibla; Ragusa Ibla-Siracusa. In tutto 222 chilometri e appena oltre 2.300 metri di dislivello (qui la traccia): decisamente accessibile. Questo anello di fatto comprende il cuore del Barocco Siciliano. Ma volendo ci sono poi altre destinazioni.

In quanto ente di promozione, Visit Sicily ha lasciato che l’organizzatore di questo viaggio fosse Biking Sicily. Tramite loro si può prenotare un raid, avere il supporto per il trasporto bagagli e magari persino noleggiare le bici e viaggiare così leggeri. Si può fare con o senza guida.

Tre tappe uniche

E scopriamole dunque queste tre tappe. Si parte da Siracusa e si visita la sublime Ortigia, in pratica il centro storico di Siracusa stessa. Un borgo “incastrato tra il mare e la terra”: è uno scenario da film in cui spiccano il il Tempio di Apollo, la cattedrale e le sue piazze luminose. Si scende poi verso Fontane Bianche per un bagno rigenerante, quindi si attraversa Avola fino a Noto, capitale del barocco siciliano. Costeggiando la riserva di Vendicari si raggiunge Marzamemi, affascinante borgo marinaro. L’itinerario prosegue verso sud-ovest fino a Pozzallo, celebre località balneare dominata dalla Torre Cabrera.

La seconda tappa è breve ma intensa per i dislivelli e ricchissima di arte e paesaggi. Da Pozzallo si costeggia il mare fino a Sampieri, poi si sale verso gli Iblei raggiungendo Scicli, splendida città barocca e set del “Commissario Montalbano”. Si prosegue per Modica, celebre per chiese e cioccolato, ideale per una sosta. L’itinerario segue infine la valle dell’Irminio fino a Ragusa Ibla, dominata dal Duomo di San Giorgio, gioiello del barocco ibleo.

Infine la terza frazione ci riporta a Siracusa. Lasciata Ragusa Ibla si punta verso la meta finale lungo una statale tranquilla e panoramica che costeggia il lago di Santa Rosalia, fino a Giarratana, nota per le sue cipolle. Si entra poi nel Siracusano raggiungendo Palazzolo Acreide, splendido borgo dei monti Iblei. L’itinerario prosegue quindi in discesa verso Siracusa, dove si chiude il giro ad anello dopo tre giorni immersi in storia, cultura e natura.

Barocco, Sicilia
In Sicilia ogni piatto è sublime, ma non si può non mangiare i cannoli… specie se riempiti sul momento (foto Visit Sicily)
Barocco, Sicilia
In Sicilia ogni piatto è sublime, ma non si può non mangiare i cannoli… specie se riempiti sul momento (foto Visit Sicily)

Consigli utili

E’ molto semplice organizzare un viaggio cicloturistico nel Barocco siciliano. Il principale aeroporto di riferimento è Catania Fontanarossa, collegato con voli frequenti da tutta Italia e dall’Europa. In alternativa si può considerare Comiso: più piccolo ma più vicino a Ragusa, Scicli e Modica, ideale per chi vuole raggiungere rapidamente il cuore ibleo.

Dall’aeroporto conviene noleggiare un’auto (con portabici opzionale) oppure prenotare un transfer fino alla prima struttura ricettiva. Le località barocche sono ben collegate tra loro (si può anche caricare la bici gratuitamente sul treno), ma il trasporto bici sui bus locali non è sempre garantito. Anche per questo, visto che si tratta di cicloturismo e non ci sono esigenze prestative, il consiglio migliore è quello di noleggiare la bici. Anche perché a conti fatti non è che si spenda troppo di più. E in più si evitano i noti rischi del viaggiare con la propria in aereo.

Per dormire, le opzioni sono moltissime. Se si viaggia con Bike Sicily sono loro stessi a proporre delle strutture fidate che magari propongono anche la colazione rinforzata e il lavaggio biancheria rapido. E questo è quel che consigliamo vivamente. Altrimenti sono belle le esperienza nei B&B, proprio per dormire in palazzi barocchi, e gli agriturismo. Ma in questo secondo caso bisogna un po’ arrangiarsi da soli visto che l’ente turistico locale non è super fornito… mettiamola così.

Il periodo migliore? Praticamente tutto l’anno, tranne i tre mesi estivi quando le temperature sono davvero eccessive. tuttavia, organizzandosi, pedalando all’alba e al mattino presto potrebbe andare bene anche l’estate. Mentre da ottobre a maggio s’incontra un clima mite, luce meravigliosa, turismo ridotto. E chiaramente si può andare d’inverno!

Pedalare nel Barocco siciliano è un’esperienza che unisce bellezza, storia e accoglienza: un viaggio lento che rimane addosso, come il profumo degli agrumi e la luce dorata della pietra iblea.

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