Bike Division MaroccoBike Division Marocco

| 29 Ottobre 2025

Gli itinerari per l’inverno? Ne parliamo con Tonti (di Bike Division)

Ormai sono moltissimi i tour operator dedicati al ciclismo nelle sue varie forme. Da quelli che offrono itinerari cicloturistici più rilassati a quelli con spiccata vocazione agonistica, l’offerta è davvero ampia.

Tra loro c’è sicuramente Bike Division, fondata dell’ex professionista marchigiano Andrea Tonti. Bike Division propone tour (quasi) dodici mesi l’anno, quindi abbiamo contattato Tonti per farci raccontare la loro offerta per i mesi invernali, quando il clima italiano richiama i pedalatori verso temperature più miti. 

Andrea Tonti Bike Division
Andrea Tonti è stato professionista fino al 2010, ed ora lavora a tempo pieno in Bike Division, il tour operator fondato con la moglie Michela
Andrea Tonti Bike Division
Andrea Tonti è stato professionista fino al 2010, ed ora lavora a tempo pieno in Bike Division, il tour operator fondato con la moglie Michela
Andrea, l’estate è finita da poco, ma per qualcuno è già ora di pensare alle vacanze invernali. Qual è la vostra prossima meta?

Tra poco, a novembre, partiremo per tre settimane in gravel in Marocco, con tre diversi gruppi. La prima settimana staremo in un resort a Marrakech da dove partiremo ogni giorno per delle escursioni giornaliere, quindi sempre alloggiando nella stessa struttura. La seconda e la terza settimana invece faremo un tour itinerante, arrivando fino alle porte del deserto del Sahara.

Perché proprio in Marocco?

La temperatura in quel periodo dell’anno è ottima per pedalare, attorno ai 20 gradi durante il giorno. Poi è un luogo molto esperienziale, sia le città come Marrakech, come anche pedalare in diverse tipologie di deserto. Più a nord si trova quello di Agafay che è per lo più roccioso, mentre scendendo a sud si incontrano le sabbie tipiche del Sahara. Si attraversano i paesi berberi, si salgono le montagne dell’Atlante, che sono piene di percorsi belli e panoramici. In più è abbastanza vicino all’Italia e ci sono molte strutture di alto livello che offrono ottimi servizi anche per gli accompagnatori che non pedalano.

Bike Division Marocco
I tour in Marocco sono dedicati al gravel (ma anche alle e-bike)
Bike Division Marocco
I tour in Marocco sono dedicati al gravel (ma anche alle e-bike)
Questo a novembre. Poi dove andrete?

A dicembre faremo pausa fino alla terza settimana di gennaio, quando torneremo di nuovo una settimana a Marrakech, con la formula degli itinerari gravel che fanno base nella stessa struttura. A febbraio invece cambieremo luogo e tipo di bici, andremo tre settimane a Gran Canaria per un training camp su strada.

Un classico degli stradisti…

Sì, infatti lo proponiamo da 12 anni. C’è la possibilità di pedalare in diversi gruppi a seconda della preparazione, con tappe da 90-100 oppure da 40-50 chilometri. Ognuno sceglie quello che preferisce. Anche lì staremo in un hotel all inclusive con piscina e attività serali.

Bike Division Marocco
Gli incontri con i locali sono una delle componenti del fascino dei viaggi, dentro e fuori dall’Europa
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Gli incontri con i locali sono una delle componenti del fascino dei viaggi, dentro e fuori dall’Europa
Ci racconti com’è una giornata tipo del training camp?

La colazione è di solito tra le 7 mezza e le 8. Si parte alle 9 con i gruppi differenti di cui parlavo prima, ognuno con le nostre guide e l’auto al seguito, che fa da ammiraglia e organizza le soste. Durante la pedalata poi ci si aspetta sempre in cima alle salite, si fanno delle pause nei punti panoramici. 

Quindi si pedala solo la mattina?

Esatto, poi si pranza sempre in struttura. Nel pomeriggio organizziamo varie attività, dallo stretching specifico per i ciclisti, alle visite ad alcune spiagge particolari fino agli aperitivi al tramonto. Tutto comunque facoltativo, ognuno nel pomeriggio è libero di fare quello che preferisce. Anche perché comunque è sempre prevista la presenza degli accompagnatori o accompagnatrici che non pedalano.

Bike Division Marocco
Sui monti dell’Atlante si possono visitare i villaggi berberi
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Sui monti dell’Atlante si possono visitare i villaggi berberi
Chi sono i vostri clienti?

Per quanto riguarda la nazionalità lavoriamo per l’80 per cento con clienti italiani e per il 20 percento con stranieri. L’età media è attorno a 55 anni, provenienti per lo più dal centro nord, anche se negli ultimi anni c’è stato un incremento di persone anche dal sud, soprattutto Sicilia e Campania.

Molti più uomini che donne, giusto? 

In realtà no. Ormai siamo a quasi al 50 per cento tra donne e uomini, perché ora anche le donne pedalano molto, per fortuna. Sia in bici tradizionale e in e-bike.

Bike Division Marocco
I partecipanti sono divisi equamente tra uomini e donne, una bella novità rispetto al passato
Bike Division Marocco
I partecipanti sono divisi equamente tra uomini e donne, una bella novità rispetto al passato
Merito anche del gravel?

Probabilmente sì, anche perché i percorsi gravel sono di solito più abbordabili, sui 60-70 chilometri al giorno durante i tour itineranti. Gran parte dei nostri clienti in gravel sono stradisti che si avvicinano a quella disciplina per diversificare la loro passione.

Usciamo un attimo dalla stagione invernale. Quest’anno siete stati anche in qualche luogo particolare?

A maggio siamo stati a New York 5 giorni, un’esperienza molto particolare, in un ambiente diverso da quelli a cui siamo abituati. Ma è stato un bellissimo modo per scoprire quella città in bici. Ci sono tantissimi chilometri di ciclabili che la percorrono in lungo o in largo, quasi 500, da Manhattan fino al New Jersey.  E, come sempre, in bicicletta si possono vedere molti più luoghi che andando a piedi, e non ci si annoia mai.

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Anche durante le uscite più impegnative ci si aspetta sempre in cima alle salite
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Anche durante le uscite più impegnative ci si aspetta sempre in cima alle salite
Invece una meta particolare per il prossimo anno?

Oltre alle Canarie, con un tour che unirà diverse isole tra cui Tenerife e Lanzarote, per la prima volta a giugno andremo in Albania. Qualche mese fa con i miei collaboratori sono andato lì a fare lo scouting degli alloggi e degli itinerari. Perché ovviamente prima di portare i clienti noi proviamo tutto

C’è un luogo in cui hai provato ad organizzare un viaggio ma poi hai dovuto desistere?

La Nigeria. Ci ho provato, ma è ancora un po’ troppo estremo. Peccato perché pedalare nella foresta sarebbe stato bellissimo. Ma c’erano problemi di sicurezza e di trovare le strutture adeguate che rispettassero i nostri standard.

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