| 18 Maggio 2025

La nuova dimensione della GF Perini è una randonnée…

Vi ricordate di Giancarlo Perini? Il popolare “Pero” ha vissuto una lunga carriera da professionista, vivendo anche emozioni clamorose come l’8° posto finale al Tour de France (dopo aver lavorato tutto il tempo per Claudio Chiappucci che chiuse secondo) e aver pilotato la volata di Gianni Bugno nel vittorioso mondiale di Benidorm, il tutto nel 1992. Ritiratosi nel 1995, ha continuato però a gravitare nel mondo del ciclismo, innanzitutto con il suo negozio di bici, poi attraverso la Granfondo intitolata a suo nome, che oggi cambia completamente veste diventando una randonnée, in programma il prossimo 25 maggio.

Giancarlo Perini, per 3 volte sul podio di tappa al Tour de France
Giancarlo Perini, per 3 volte sul podio di tappa al Tour de France

E’ un cambio epocale per un evento che ha sempre avuto un grandissimo peso nel panorama amatoriale: «Quando smisi di correre – racconta il sessantacinquenne emiliano – ho continuato per un’altra decina d’anni a gravitare fra i professionisti come diesse e al contempo avevo il negozio. In città però, dicevano che avere un professionista del ciclismo in un posto piccolo come Carpaneto Piacentino era un valore da promuovere così mi chiesero se ero disposto a organizzare insieme ad altri una Granfondo. Avevamo una società molto ampia numericamente, oltre 100 tesserati, le forze per la sua gestione c’erano. Così ci siamo gettati in quest’avventura».

La GF Perini-Valli Piacentine è stata per tanti anni un riferimento della primavera amatoriale, una delle prove più frequentate e importanti. Ma ora cambia completamente veste, perché?

Perché è evidente come il movimento delle Granfondo stia progressivamente restringendosi, stanno emergendo nuove aspettative. Anche i colossi tribolano, ad esempio la Nove Colli che prima chiudeva le sue iscrizioni con grande anticipo, ora fa le promozioni a prezzi scontati negli ultimi giorni per esaurire i numeri di gara. Noi ci siamo resi conto che anche i nostri numeri si andavano restringendo e dovevamo trovare una via nuova, così abbiamo pensato a trasformare la gara in una prova completamente cicloturistica.

Il tracciato lungo della Randonnée Valli Piacentine misura 200 chilometri, ma ce ne sono altri 3
Il tracciato lungo della Randonnée Valli Piacentine misura 200 chilometri, ma ce ne sono altri 3
L’avverbio in questo caso è importante. Molti altri organizzatori hanno scelto di fare lo stesso passo mantenendo però un velo di agonismo attraverso uno o più tratti cronometrati. Perché non avete scelto la via del compromesso?

Io non avrei nulla in contrario, ma noi siamo un’associazione e io, pur essendo il presidente, sono sempre stato abituato ad ascoltare le voci di tutti e a scegliere in maniera completamente democratica. La maggioranza ha voluto che scegliessimo una via di completa rottura con il nostro passato. Io penso che in questo modo chi ha la passione agonistica resti fuori, non farà una trasferta per venire da noi, ma solo il tempo dirà se è la formula giusta o dobbiamo apportare dei correttivi.

A che percorso avere pensato?

E’ un tracciato di 203 chilometri per 3.285 metri di dislivello (ma ci sono anche tracciati alternativi di 163, 114 e 69 chilometri, ndr). Certamente non tenero, disegnato sì nella pianura emiliana, ma toccando anche le prime alture appenniniche, quelle dei fiumi Chero, Arda e Nure. Da Carpaneto Piacentino e dal suo centro sportivo, che fungerà da quartier generale dell’evento con partenza alla francese dalle 8,00 alle 9,00, si andrà innanzitutto verso Castell’Arquato che è uno dei borghi più belli del territorio. Lì inizierà un anello di 25 chilometri con ritorno a Castell’Arquato da dove ci si muoverà verso Lugagnano Val d’Arda, il lago artificiale di Mignano, il Passo di Santa Franca da Vilalta con i suoi 1.265 metri di altitudine, una delle salite che chi è del luogo e ama la bici conosce e teme…

Il passaggio per il Castello di Vigoleto, uno dei luoghi più caratteristici toccati dal percorso
Il passaggio per il Castello di Vigoleto, uno dei luoghi più caratteristici toccati dal percorso
E poi?

Si viaggerà seguendo il corso del Nure, valicandolo più volte passando per Ferriere, Centenaro Castello, Bosconure, Farini e Bettola fino ad affrontare la seconda importante salita, quella del Passo di Prato Barbieri che sfiora i 1.000 metri. Dalla cima mancheranno una quarantina di chilometri, disegnati per i caratteristici paeselli del territorio piacentino fino a tornare a Carpaneto.

Che risposta ti aspetti?

Io spero che il 25 maggio ci sia tanta gente a partecipare, ma non ho particolari aspettative, Il tempo dirà se la scelta è stata azzeccata, quel che è certo, e lo vediamo tutti i giorni, è che il ciclismo da qualche stagione ha preso una piega diversa, staccandosi maggiormente da quello che è l’aspetto sportivo. Il cicloturismo sta aumentando, grazie anche all’esplosione delle bici a pedalata assistita. Io vedo che proprio attraverso queste ultime stanno aumentando le donne che pedalano. Noi dobbiamo intercettare questa fetta di mercato.

La storia della Granfondo Perini affonda le radici nel secolo scorso, ma ora si è scelta un’altra strada
La storia della Granfondo Perini affonda le radici nel secolo scorso, ma ora si è scelta un’altra strada
Le iscrizioni come vanno?

L’esperienza mi dice che il grosso si fa l’ultima settimana. Faccio un esempio: la scorsa domenica sono andato alla GF delle Valli Parmensi, allestita alla stessa nostra maniera, proprio per acquisire esperienza. Ebbene, hanno avuto 380 adesioni al mattino della partenza, con file lunghissime, e in quelle c’ero anch’io. Perché il cicloturista è abituato a scegliere all’ultimo, in base alle previsioni meteorologiche, considerando che senza agonismo non ci sono griglie di partenza e non è importante scattare prima degli altri. Se raggiungessimo i 600 iscritti sarebbe già un bel risultato, ma io spero che siano anche di più, a godere di una domenica per le campagne della mia terra, che amo profondamente.

Randonnée Giancarlo Perini-Valli Piacentine

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