Paris-Roubaix per cicloturisti, più versioni con delle novitàParis-Roubaix per cicloturisti, più versioni con delle novità

| 28 Dicembre 2025

Paris-Roubaix per cicloturisti, più versioni con delle novità

La Paris-Roubaix ha varie forme. C’è quella dei professionisti con una storia che ha la stessa età delle Olimpiadi essendo nata nel 1896. Quella delle donne, di recente costituzione, ma anche quella delle varie categorie giovanili e qualche anno fa c’era anche la prova riservata alle mountain bike, andata poi perdendosi. Ma anche gli amatori hanno il loro spazio da quasi quarant’anni, solo che la loro prova non ha valenza agonistica. Anzi, su questo fronte c’è quasi un anatema…

Quando prendi parte alla Paris-Roubaix, devi aver ben chiaro un concetto: potrai sapere il tuo tempo di percorrenza, ma non saprai mai quanti sono arrivati prima o dopo. Nelle prove non competitive, nel ciclismo come in altri sport, anche se non vengono redatte classifiche c’è sempre una certa curiosità per sapere chi è stato il primo e la prima ad arrivare. Una sorta di “nota di cronaca”. Alla Roubaix no, non ci bada nessuno, è quasi fatto divieto anche di chiederlo. Una cura dell’aspetto non competitivo che diventa quasi maniacale.

La Roubaix per amatori è realmente non competitiva, si può solo chiederte l'opzione del cronometraggio personale
La Roubaix per amatori è realmente non competitiva, si può solo chiederte l’opzione del cronometraggio personale
La Roubaix per amatori è realmente non competitiva, si può solo chiederte l'opzione del cronometraggio personale
La Roubaix per amatori è realmente non competitiva, si può solo chiederte l’opzione del cronometraggio personale

Due versioni a distanza di un mese

Ma c’è di più. Gli organizzatori (gli stessi della prova per professionisti) visto lo straordinario successo dell’evento che si traduce anche in un gettito economico non indifferente per tutto il territorio, propongono una doppia offerta per accontentare più gente possibile. Ecco quindi che al fianco della versione amatoriale che da tradizione si svolge alla vigilia di quella per pro’, nel 2026 l’11 aprile, ci sarà la Paris-Roubaix Cyclo, giunta alla sua 39esima edizione, in programma il 10 maggio anche questa non agonistica.

La differenza è notevole dal punto di vista economico (si pagano 28 euro contro i 94 dell’edizione principale), ma anche come caratteristiche del percorso. Se quella principale ricalca il tracciato dei big, la seconda si differenzia profondamente perché propone ben 8 opzioni: 5 per stradisti e 3 offroad, sia per mtb che per gravel. In ogni caso Parigi non verrà neanche sfiorata. La grande novità della prossima edizione è costituita dal fatto che si partirà e arriverà nel mitico velodromo di Roubaix, affrontando un percorso ad anello. Ciò non toglie l’opportunità di cimentarsi con il leggendario “Inferno del Nord”, con un’esperienza unica che rispecchia lo spirito della classica monumento del ciclismo su strada. Pur considerando che sebbene entrambe condividano il fascino del pavé, si rivolgono a diverse preferenze ciclistiche, stili di guida e offrono percorsi e sfide distinte.

La Roubaix Challenge si correrà l'11 aprile, giorno prima dei pro'. La Cyclo si svolgerà il 10 maggio
La Roubaix Challenge si correrà l’11 aprile, giorno prima dei pro’. La Cyclo si svolgerà il 10 maggio
La Roubaix Challenge si correrà l'11 aprile, giorno prima dei pro'. La Cyclo si svolgerà il 10 maggio
La Roubaix Challenge si correrà l’11 aprile, giorno prima dei pro’. La Cyclo si svolgerà il 10 maggio

Nei luoghi mitici del pavé

Quanto pavé ci sarà da affrontare? Tantissimo, va detto subito. Anche più che i pro’. Sono previsti infatti ben 36 settori contro i 30 dei campioni per un totale di 55 chilometri. Non mancheranno i punti fondamentali che hanno fatto la storia dell’Inferno del Nord come la Foresta di Arenberg, il Pavé du Moulin de Vertain, il Carrefour de l’Arbre ma ci saranno anche dei settori inediti.

Chi adotterà la formula gravel si troverà ad affrontare un’esperienza diversa. Questi eventi si discostano dal percorso esatto della gara su strada per esplorare la rete di strade bianche, sterrati e sentieri della regione, il che significa che il “pavé” è solo una parte dell’avventura. L’essenza del gravel d’altronde è data dalla varietà del terreno. Oltre ai settori in pavé, i partecipanti troveranno sterrati, fango, sabbia e persino tratti boschivi non asfaltati, rendendo l’esperienza più avventurosa e meno incentrata unicamente sul pavé storico.

Le mitiche pietre della Roubaix richiamano ogni anno migliaia di appassionati per emulare i pro'
Le mitiche pietre della Roubaix richiamano ogni anno migliaia di appassionati per emulare i pro’ (foto Giopirotta)
Le mitiche pietre della Roubaix richiamano ogni anno migliaia di appassionati per emulare i pro'
Le mitiche pietre della Roubaix richiamano ogni anno migliaia di appassionati per emulare i pro’ (foto Giopirotta)

Una scelta dettata anche dalla sicurezza

E’ anche vero però che molti scelgono quest’alternativa per vivere l’evento con un po’ più di sicurezza, avendo un mezzo per molti versi più adeguato al tipo di terreno che si trova, soprattutto nel caso non infrequente di condizioni climatiche sfavorevoli, anche se siamo ormai nella seconda parte della primavera. L’accento posto più sull’esplorazione e sul divertimento che sulla competizione pura viene in questo caso esaltato.

E’ un evento dedicato a chi cerca un’avventura ciclistica unica, con un minor numero di restrizioni e l’opportunità di godersi il paesaggio con un’attrezzatura più adatta al fuoristrada.

Ben 8 i percorsi disponibili per la Cyclo che partirà dal velodromo di Roubaix
Ben 8 i percorsi disponibili per la Cyclo che partirà dal velodromo di Roubaix
Ben 8 i percorsi disponibili per la Cyclo che partirà dal velodromo di Roubaix
Ben 8 i percorsi disponibili per la Cyclo che partirà dal velodromo di Roubaix

Un’esperienza da poter raccontare

Entrambe le manifestazioni condividono l’aura mitica della Parigi-Roubaix e l’arrivo al Velodromo (per l’evento Challenge e alcune edizioni Cyclotourisme). La sfida fisica e mentale di affrontare superfici sconnesse è un filo conduttore, così come la possibilità di immergersi nell’atmosfera unica che precede la corsa professionistica. Per tanti la sfida è raggiungere i settori di pavé storici e autentici della gara professionistica, magari fermandosi per una foto. I puristi dicono che però il pavé va affrontato all’antica maniera, con la bici da strada e la gravel viene vista come un’agevolazione, ma questo è nell’ordine delle cose, nell’eterno conflitto di opinioni.

Resta il fatto che, sia che si scelga di affrontare l’Inferno del Nord con una bici da corsa, sia che si opti per l’avventura mista della versione Gravel. Sia che si scelga la versione canonica della Challenge, sia che si aspetti la Cyclo con epicentro Roubaix, l’esperienza di pedalare su quelle pietre cariche di storia è un’emozione che rimane impressa nella memoria di ogni ciclista.

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