| 29 Luglio 2025

In rotta su Gemona del Friuli, crocevia dei crocevia

Il Friuli Venezia Giulia è un luogo che fa del suo essere crocevia (paesaggistico, linguistico, enogastronomico, culturale)un vero punto di forza. C’è una città che racchiude perfettamente questa vocazione: Gemona del Friuli, che potremmo definire crocevia dei crocevia.

E’ situata poco a nord di Udine ai piedi delle Prealpi Giulie e nel suo territorio racchiude pianura, collina e montagna. Ma non solo. A Gemona si incrociano tre ciclovie molto importanti. L’Alpe Adria (FGV1) la Pedemontana (FGV3) e quella del Tagliamento (FVG6). Ma anche diversi percorsi ad anello da fare in giornata. Questo fa della cittadina un punto strategico ideale da dove partire per scoprire le infinite possibilità che il Friuli Venezia Giulia offre agli amanti del cicloturismo.

Le magie dell’intermodalità

Per godersi al meglio le possibilità che offre Gemona in tutte le direttrici, un consiglio è quello di sfruttare l’intermodalità, cioè muoversi utilizzando la bici e i mezzi pubblici. Come accennavamo Gemona si trova (anche) lungo la Ciclovia Alpe Adria, un percorso di 180 chilometri da Tarvisio a Grado che taglia la regione da nord a sud. Una possibilità molto interessante è quella di prendere il treno fino a Tarvisio, l’ultimo paese prima del confine austriaco e sloveno, e da lì godersi la discesa di 63 chilometri in bici. Un consiglio è partire magari nel tardo pomeriggio, sfruttando le lunghe giornate estive, per pedalare lungo la ciclovia quasi deserta avvolti dalla calda luce del tramonto

Per Gemona poi passa anche la Ciclovia Pedemontana, 180 chilometri da Sacile a Gorizia che orrono ai piedi delle Alpi della Regione. Gemona si trova strategicamente poco la metà della Pedemontana, quindi le possibilità sono davvero molte. Tra le tante ne consigliamo tre. Si può partire in direzione ovest e percorrere una cinquantina di chilometri fino a Maniago, da dove da metà luglio al 20 agosto è attivo un servizio di bicibus, col quale rientrare comodamente a Gemona.

Oppure si può andare in direzione est fino a Cividale del Friuli, una delle tre città patrimonio Unesco della regione. Da lì si può raggiungere Udine in bicicletta e poi in treno rientrare a Gemona. Chi invece volesse osare un po’ di più si può spingere fino a Gorizia, quest’anno Capitale Europea della Cultura assieme alla gemella Nova Gorica. Da Gemona sono circa 80 chilometri, cioè una bella giornata piena a cavallo tra montagna e pianura.

Tra ciclovie e percorsi ad anello

Da Gemona transita anche Ciclovia del Tagliamento, 173 chilometri da Tolmezzo a Lignano Sabbiadoro. Qui le opzioni sono molteplici. Si può puntare verso nord seguendo un bel percorso ombreggiato fino a Tolmezzo, il capoluogo della Carnia, e rientrare per la stessa strada. Ma abbiamo detto che Gemona è il crocevia dei crocevia, infatti dalla città resa famosa per la rapidissima ricostruzione post sismica partono anche tre percorsi ad anello

Per tornare da Tolmezzo cambiando itinerario, per esempio, si può intercettare lanello del lago di Cavazzo passando per Cavazzo Carnico, Bordano e Trasaghis (e magari allungarla di qualche chilometro fino a Peonis, dove c’è il monumento ad Ottavio Bottecchia). Oppure si può andare verso sud lungo la ciclovia del Tagliamento fino alla vicina Osoppo e poi rientro lungo l’anello della piana di Osoppo e GemonaIl terzo anello che passa per Gemona è quello dei borghi medievali, 20 chilometri che portano a scoprire il meraviglioso paese di Venzone, unico borgo fortificato trecentesco della Regione, per poi tornare al punto di partenza lungo l’altra sponda del Tagliamento.

Tutto qua? Certo che no. Da Gemona si arriva facilmente anche a San Daniele, la patria dell’omonimo prosciutto. Da qui un’ennesima ciclovia conduce verso Udine da cui si può prendere il treno fino al punto di partenza. Insomma, Gemona del Friuli, crocevia dei crocevia, è il luogo perfetto da cui partire (e dove tornare) dove godersi alcune delle mille possibilità del Friuli Venezia Giulia.

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