Lassù dove il vulcano conficca il suo cono più stretto nell’azzurro del cielo e risulta a suo modo minaccioso, pur non eruttando in modo significativo dal 1798 (l’ultima eruzione è tuttavia del 1909), il ciclismo ha trovato una meta privilegiata per la preparazione in altura. Il Teide è la montagna più alta di tutta la Spagna, pur essendo localizzato sull’isola di Tenerife, arcipelago delle Canarie, in mezzo all’Atlantico e di fronte al Marocco.
Il vulcano è attivo, lo confermano la temperatura delle rocce vicino alla cima (a quota 3.718) e le esalazioni di vapore quando piove e l’acqua arriva a contatto con gli strati più caldi. Il luogo è così magico che nel 2007 ha conquistato il suo posto nel Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.
I voli diretti dall’Italia su Tenerife semplificano molto la vita, ma tenete a mente che gli aeroporti sulla grande isola sono due e quello da tenere in considerazione per questo viaggio è quello di Santa Cruz: Tenerife Norte.
Le strade dei pro’
In questo scenario lunare di lava e forme contorte, si svolgerà la Vuelta al Teide. Le strade che partono dal mare e arrivano agli oltre 2.000 metri de Las Cañadas sono solcate quotidianamente da ciclisti professionisti in ritiro. Dormono nell’hotel più celebre dell’isola, El Parador de las Cañadas del Teide, una struttura che inizialmente si presentava come un rifugio malmesso d’alta quota e che con gli anni è stato ristrutturato per offrire ai campioni gli spazi e i comfort per ritiri di due settimane lontani dal mondo.
Eppure in quel cumulo di lava diventata dura e pungente, in un’epoca così lontana da sembrare irreale vissero Los Guanches, popolazioni indigene dell’arcipelago della cui presenza anche lassù sono state trovate le tracce. Tenerife è luogo di natura ed esplorazioni, ma anche di cultura e di un turismo dalle tante facce. Quello più genuino, fatto di scoperta. E quello più chiassoso di spiagge e discoteche. A ciascuno la sua scelta.
Il 17 maggio
Il 17 maggio alle 7 del mattino, la partenza sarà data dal mare a Puerto de La Cruz, comune turistico sulla costa settentrionale dell’isola e luogo ideale dove soggiornare.
Il percorso lungo misura 175 chilometri con 4.400 metri di dislivello positivo. Esiste poi un versione più breve di 95 chilometri e 2.000 metri di dislivello che tuttavia non eslcude il passaggio in vetta.
Il percorso percorre la parte settentrionale dell’isola, affrontando diverse salite che culminano con la scalata di Masca, che si raggiunge al chilometro 80 del percorso.
La salita, decisamente spettacolare, è una stradina stretta che si avvolge in decine di spire. E proprio ai suoi piedi, a Santiago del Teide, si congiungeranno i due percorsi, per affrontare subito dopo i 28 chilometri di scalata al vulcano.
Quota 2.200
Una volta raggiunti i 2.000 metri di quota, resteranno 30 chilometri per attraversare il Parco Nazionale del Teide, mantenendo sulla sinistra il cono dell’alto vulcano. Una volta risaliti fino al bivio dell’Osservatorio Astronomico, in quella che sembrerebbe una frazione pianeggiante ed ha invece alcune significative pendenze oltre quota 2.200 (il fiato sarà corto, occhi aperti), non resterà che la discesa di 40 chilometri fino all’arrivo.
Il percorso termina nuovamente vicino al mare, nel Lago Martiánez a Puerto de la Cruz, che invita a fare un bagno rigenerante dopo aver scalato in bicicletta la vetta più alta della Spagna. A Tenerife la temperatura è sempre spettacolare, raramente sotto i 25 gradi. E il 17 maggio sarà già d’estate.
Le iscrizioni, già aperte, prevedono la tariffa di 65 euro per il percorso lungo, di 55 euro per il medio. Sul sito dell’organizzazione è possibile organizzare il soggiorno con il supporto di un tour operator.
La grande scoperta
La Vuelta al Teide è un viaggio con il fiato sospeso per la bellezza del paesaggio. Scenari neri e inattesi. Qualcosa che ricorda l’Etna, ma con forme, scorci e vegetazioni diversi. Il Teide è il luogo del silenzio e del fiato grosso. Teatro di grandi imprese gravel e sogno proibito di tanti organizzatori che hanno immaginato di portare qui la Vuelta Espana e si sono finora sempre arresi alla logistica molto complicata. Le curve che risalgono passando per Masca sono tutti i giorni meta di bici, auto e moto che si fermano dove possono per fotografare canyon e rocce a strapiombo come in un incubo di bambino.
La Vuelta al Teide è una Gran Fondo e richiede un minimo di preparazione, ma va sfruttata come un colpo d’occhio privilegiato per scoprire i paesaggi più spettacolari di Tenerife, compreso l’attraversamento del Parco Rurale di Teno (Puerto de Masca) e per il Parco Nazionale del Teide.
E poi per scatenarsi a tavola degustando i piatti locali a base di pesce e scoprire la cultura canaria, che negli anni ha richiamato migliaia di italiani che si sono trasferiti, lasciandosi alle spalle il baccano di certe zone del nostro Paese. Il fascino di quel vulcano e l’azzurro di quel cielo in qualche modo hanno poteri magici.