Charity Bike Tour 2025, viaggio in bicicletta per raccogliere fondi per la fibrosi cisticaCharity Bike Tour 2025, viaggio in bicicletta per raccogliere fondi per la fibrosi cistica

| 7 Ottobre 2025

Charity Bike Tour per la fibrosi cistica, raccolta fondi e tanto cuore

TORINO – Quindici tappe in 3 giorni per un totale di più di 300 km e oltre 2.400 dislivello con un solo obiettivo: pedalare per la ricerca sulla fibrosi cistica. Sabato 4 ottobre si è conclusa a Rivarolo Canavese la tredicesima edizione del Charity Bike Tour. Ha toccato Liguria e Piemonte per raccogliere fondi e mantenere alta l’attenzione sulla malattia che colpisce circa 160 mila persone in tutto il mondo.

I campioni e la mamma di Mia

Grande successo nella giornata finale, scattata di prima mattina a Vicoforte e conclusasi con la quarta e ultima Charity Dinner alle Ogr di Torino. Le fatiche in sella hanno visto il gruppo (capeggiato dall’istancabile Matteo Marzotto) omaggiare un luogo iconico come la Palazzina di Caccia di Stupinigi e raccogliere l’applauso delle tante persone accorse in piazza Mercato del Bestiame di Moncalieri. Qui abbiamo incontrato Chiara Graziani, Responsabile della delegazione Nichelino-Moncalieri della Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica – Onlus e mamma della quattordicenne Mia affetta proprio da questa malattia

«E’ stato bellissimo – ha detto – veder arrivare il gruppo di ciclisti con campioni del mondo, come Francesco Moser e Maurizio Fondriest e ancora Max Lelli, Fabrizio Macchi, l’attore Edoardo Hensemberger (affetto dalla fibrosi cistica, ndr) e Alessandra Fior. Tanti nostri amici hanno pedalato con Matteo e tutte queste stelle e si sono divertiti tantissimo e si sono emozionati. Io non sono una che pedala, ma iniziative come questa mi permettono di stare ancora più vicina a Mia. E mi permettono di sentirmi utile alla sua causa, supportando chi fa di tutto quotidianamente per trovare una cura. Tutta la Delegazione ci ha messo anima e cuore per queste due tappe di Nichelino e Moncalieri. C’è stato dietro tantissimo lavoro, per cui ringrazio le istituzioni e in particolare la mia amica Anna, mamma di una compagna di danza di mia figlia. Di solito lo fa per lavoro, per cui ha gestito tutto alla perfezione con una gentilezza inesauribile».

Charity Bike Tour 2025, viaggio in bicicletta per raccogliere fondi per la fibrosi cistica
Il Charity Bike Tour organizzato dalla Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica ha visto la presenza di diversi campioni di ieri e di oggi
Charity Bike Tour 2025, viaggio in bicicletta per raccogliere fondi per la fibrosi cistica
Il Charity Bike Tour organizzato dalla Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica ha visto la presenza di diversi campioni di ieri e di oggi

La soddisfazione di Marzotto

Deus ex machina dell’iniziativa e instancabile nelle sue imprese su due ruote per beneficenza (come già dimostrato in passato alla 24h di Feltre), il presidente della FFC Ricerca Matteo Marzotto sorride a fine giornata.

«Abbiamo ricevuto una bellissima accoglienza a Torino – racconta – tappa conclusiva della 13ª edizione del Bike Tour per la Ricerca. Partiti da Campiglione Fenile, siamo arrivati alle porte della città con tappe a Tecnomat Orbassano, Nichelino e Moncalieri, territori ricchi di calore e partecipazione. La risposta della cittadinanza è stata straordinaria, così come il supporto delle Delegazioni e dei Gruppi di Sostegno locali e dei campioni che hanno pedalato al nostro fianco. Insieme abbiamo portato un messaggio di consapevolezza. Abbiamo fatto conoscere più da vicino la fibrosi cistica e raccontato l’instancabile lavoro della Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica, sostenuto ogni giorno dall’energia e dalla dedizione dei nostri volontari».

Nei giorni precedenti, l’imprenditore romano ha condiviso parte della fatica su due ruote con la compagna Nora Shkreli, in sella a un tandem (immagine di apertura).

Charity Bike Tour 2025, viaggio in bicicletta per raccogliere fondi per la fibrosi cistica
L’accoglienza finale di Torino è stata trionfale e ha portato il seme della ricerca tra la gente

L’emozione di Fondriest

L’iridato di Ronse 1988, Fondriest, racconta ancora: «I fondi per la ricerca vengono raccolti ogni con tantissime iniziative nelle piazze con vendite di panettoni, uova di Pasqua, fiori. Questa pedalata che ricorre ogni anno è però un modo per toccare le Delegazioni sparse per il territorio e dare stimolo alla ricerca. In questo modo si capisce che c’è tanta gente vicina a queste persone fantastiche, che si battono per una causa così nobile. E’ davvero splendido vedere la grande partecipazione delle famiglie toccate da questi problemi, ma non solo. Così come mi fa davvero emozionare pedalare con Edoardo (Hensemberger, ndr) che è nato praticamente con la Fondazione e non sapeva se sarebbe arrivato all’adolescenza. Invece, in questi giorni era a pedalare e sorridere con noi in sella, grazie a farmaci innovativi che gli stanno prolungando la vita e forse gliela salveranno se la ricerca continuerà con questo grande progresso».

Matteo Marzotto, presidente della Fondazione ricerca Fibrosi Cistica (foto FFC)
Matteo Marzotto è il presidente della Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica (foto FFC Ricerca)
Matteo Marzotto, presidente della Fondazione ricerca Fibrosi Cistica (foto FFC)
Matteo Marzotto è il presidente della Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica (foto FFC ricerca)

Il ruolo della ricerca

In attesa di conoscere il risultato di quest’edizione, tra il 2012 e il 2024 la Fondazione ha raccolto più di 700.000 euro destinati al finanziamento di progetti di ricerca. 

«Edoardo – aggiunge ancora Fondriest – è la testimonianza di come si possa fare tanto. Ne parlavo in questi giorni con una dottoressa dell’Ospedale Gaslini di Genova. E lei ha aggiunto che la ricerca sulla Fibrosi aiuta a cascata anche la ricerca su altre malattie. Sono molto felice di prestare la mia immagine alla Fondazione presieduta da Matteo. La bici con la sua forza arriva tra la gente e riesce a coinvolgere appassionati e non, rappresentando davvero un grande aiuto psicologico per qualunque causa».

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