Montalbano JonicoMontalbano Jonico

| 20 Dicembre 2025

Fuga dall’inverno. A Montalbano Jonico… con una guida speciale

Dopo il Sud della Sicilia e Palma di Maiorca, continua la ricerca dei luoghi ideali dove fuggire dall’inverno. Quelle aree in cui, anche in piena stagione fredda, il sole riesce sempre a scaldare un po’ e un raggio non manca mai. Questa volta ci spostiamo lungo la costa ionica della Basilicata, nella zona di Montalbano Jonico.

D’estate è una delle aree più roventi d’Italia, ma anche d’inverno il clima resta sorprendentemente mite. A differenza delle tappe precedenti, però, qui abbiamo anche una guida d’eccezione: Domenico Pozzovivo. L’ex professionista ci accompagna alla scoperta delle sue zone d’origine, da vivere sia in mountain bike sia su strada.

E’ lui stesso a spiegare perché questo territorio è così interessante nei mesi invernali. «In determinate configurazioni meteo, che poi sono le più frequenti, fa caldo. Con l’anticiclone africano e gli Appennini alle spalle l’aria si scalda molto. In questo periodo si riescono ancora ad avere giornate con punte prossime ai 20 gradi. E se il clima è secco, con venti da Nord, non è comunque freddo. In compenso si ha una vista infinita che spazia dalla costa alle cime più alte del Parco Nazionale del Pollino. Inoltre parliamo di zone poco densamente popolate, con traffico veicolare davvero scarso».

Montalbano Jonico
Una veduta aerea di Montalbano Jonico, che ben descrive il paesaggio (foto Destinazione Basilicata)
Montalbano Jonico
Una veduta aerea di Montalbano Jonico, che ben descrive il paesaggio (foto Destinazione Basilicata)

I calanchi

Clima favorevole e poche auto: due motivi più che validi per partire alla scoperta di Montalbano e dei suoi dintorni, tra il mare, a una ventina di chilometri più a Sud, le colline che si sviluppano verso Nord e, più in alto, le montagne.
«Dal punto di vista paesaggistico è un periodo molto favorevole – continua Pozzovivo – perché c’è ancora del verde e anche un po’ di effetto foliage. Si iniziano a vedere i campi di grano già seminati e nelle valli dominano i frutteti: aranceti e pescheti. Gli agrumi sono in fiore ed è davvero un bel vedere».

Uno dei paesaggi più iconici di questa zona è quello dei calanchi: ambienti arsi, brulli e selvaggi che fino a qualche anno fa ospitavano anche una gara di mountain bike.
«Da Montalbano ci si può dirigere verso Pisticci e Craco, che sono un po’ gli epicentri della zona dei calanchi – racconta Pozzovivo –. In questo periodo si tingono di verde, a differenza dell’estate quando appaiono ancora più brulli. Il bianco della creta e dell’argilla resta comunque ben visibile, magari leggermente scurito dalle piogge. L’unico consiglio è evitare la mountain bike in caso di piogge intense: la creta drena poco e guidare diventa complicato».

Il paesaggio è quasi lunare, soprattutto nelle aree più interne. Le case sono pochissime, mentre non è raro imbattersi in allevamenti di bovini: la sensazione è quella di trovarsi in un mondo lontano da tutto.

Quali giri scegliere

Qui Pozzovivo entra nel vivo dei consigli, suggerendo itinerari su strada ricchi di saliscendi e panorami.
«Si possono attraversare tutte le valli che scendono verso lo Ionio, passando dalle colline materane. Le salite sono abbordabili: 3-4 chilometri con pendenze medie del 5-6 per cento, ma il bello è farle in sequenza. Partendo da Montalbano si può scendere nella Valle del Cavone, risalire verso Pisticci e poi ridiscendere nella Valle del Basento. Da lì si può scegliere se andare verso Pomarico o Grassano e, oltrepassato il Bradano, arrivare fino alla splendida Matera. E’ un percorso molto collinare, mai banale».

Esistono anche tratti più facili e pianeggianti, soprattutto lungo la costa, ma Pozzovivo li consiglia meno. «Pedalare vicino al mare è più problematico: il traffico aumenta e spesso il mare non lo vedi. Anche se il tratto tra Scanzano Jonico e Policoro resta comunque suggestivo».

Montalbano Jonico
Lo spettacolo inimitabile dei calanchi (foto Bike Basilicata)
Montalbano Jonico
Lo spettacolo inimitabile dei calanchi (foto Bike Basilicata)

Qui la MTB regna

La mountain bike trova terreno ideale tra calanchi e colline del basso materano. «Partendo da Montalbano c’è il giro delle creste – spiega Pozzovivo – In una decina di chilometri, con poco dislivello, si pedala sempre sulle creste dei calanchi fino ad arrivare alla Petrolla, una grande roccia conficcata nell’argilla. E’ un luogo quasi mistico, perfetto da raggiungere sfruttando i sentieri off-road».

Serve però un po’ di attenzione: la segnaletica è scarsa ed è consigliabile scaricare prima le tracce GPS, soprattutto in MTB. In alternativa ci si può affidare a guide locali come Ginestre Bike, che offrono anche servizio di noleggio. La ginestra, con il suo giallo intenso in primavera, è uno degli elementi più caratteristici del territorio di Montalbano.

Borghi e sapori

Tra le tappe imperdibili c’è proprio Craco. «E’ un paese abbandonato dove sono stati girati film e spot pubblicitari – racconta Pozzovivo – E’ rimasto cristallizzato nel tempo, arroccato su una rupe calcarea con sotto l’argilla. I problemi di stabilità hanno portato all’abbandono, ma la visita è assolutamente consigliata. E’ famoso come il paese fantasma». Da qui si raggiungono anche Senise, famosa per i suoi peperoni, e il Pollino.

Montalbano è il vero centro di smistamento: da qui si può puntare verso il mare o verso la collina, vivendo paesaggi completamente diversi in pochi chilometri. E’ come avere due regioni in una. Anche la risalita verso il paese, in bici da strada, è sorprendente: una serie di tornanti ravvicinati che ricordano, in piccolo, lo Stelvio.

Capitolo cucina. Pozzovivo parte dal pane di Montalbano, diretto discendente del pane di Matera: semola di grano duro, crosta importante e una mollica soffice.
«E’ perfetto anche per chi va in bici, perché ricco di carboidrati – conclude –. Poi bisogna assaggiare la pasta fresca fatta in casa con sugo di carne e, ovviamente, l’agnello. Pedalare qui d’inverno, alla fine, significa stare bene anche a tavola».

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