| 1 Marzo 2024

Fede o non fede, il giorno di magro fa bene alla nostra dieta

In questo periodo di Quaresima, il venerdì per molti è ancora il giorno di magro. Secondo la tradizione cristiana bisognerebbe seguire una dieta di parziale privazione il mercoledì delle Ceneri e tutti i venerdì successivi fino a Pasqua. La restrizione alimentare, unita alla preghiera, ha l’intento di liberarci dalle tentazioni, favorendo l’ascesi e il dominio spirituale del corpo nel ricordo della passione di Cristo. 

Ma cosa significa “giorno di magro”? Non si basa su principi scientifici, ma sulla privazione e la penitenza, escludendo la carne, considerata nella cultura cristiana di allora una prelibatezza peccaminosa. 

Le zuppe di legumi risultano complete per il sostegno muscolare (immagine depositphotos.com)
Le zuppe di legumi risultano complete per il sostegno muscolare (immagine depositphotos.com)

Senza carne e insaccati

Durante i giorni di “magro” sarebbero dunque da escludere carne e insaccati, preferendo legumi, pesce, considerato cibo povero, latticini e uova. Questa tradizione tuttavia non si dovrebbe limitare solamente alla Quaresima e non è una buona prassi legata unicamente alle convinzioni religiose, ma è da inserire nella quotidianità della nostra dieta, per migliorarne la varietà, la sostenibilità ambientale e per il nostro benessere.

Nel tempo si sono create molte ricette di magro che riescono a essere ugualmente energetiche e gustose. Ecco quindi qualche idea.

Le zuppe di legumi

Varie zuppe di legumi e cereali che, a seconda della zona geografica, si arricchiscono con castagne, cipolle, cavolo nero o patate. Queste zuppe sono un pieno di energia, che basandosi sull’abbinamento di cereali e legumi risultano anche complete per il sostegno muscolare. Nel caso i legumi non siano tra i vostri alimenti preferiti, potete provare a inserirli sotto forma di polpette di legumi o falafel, oppure come farinata di ceci, per uno snack alternativo.

La pasta ripiena

Innumerevoli paste secche o ripiene, con verdure o solo formaggio, come ad esempio i culurgiones sardi, sono una soluzione piuttosto golosa, che può portare il sorriso in tavola, magari dopo una bella pedalata. Ricordate infatti, che prima dell’allenamento anche nel giorno di “magro” è consigliabile la pasta secca, magari condita con poche verdure o accompagnata da uova o pesce, purché sia facile da digerire.

I culurgiones sardi, ripiedi di patate, pecorino e menta, sono un’ottimo pasto al rientro (immagine depositphotos.com)
I culurgiones sardi, ripiedi di patate, pecorino e menta, sono un’ottimo pasto al rientro (immagine depositphotos.com)

Frittata con verdura

Frittate con verdure varie o omelette. Le uova intere possono essere consumate anche da chi soffre di colesterolo alto, e nel caso si voglia sostituire completamente il secondo di carne con le uova, una possibile soluzione è quella di usare le uova intere con l’aggiunta di soli albumi, in modo da raggiungere lo stesso apporto proteico, senza esagerare con i grassi contenuti principalmente nel tuorlo d’uovo.

Pesce con verdure

Pesce abbinato a qualsiasi verdura e cotto al forno, al vapore, in umido o usato per una buona zuppa di pesce, è una soluzione di “magro” ad alto contenuto di proteine e con sapore molto differente a seconda del pesce e della preparazione scelta. E’ bene consumare il pesce regolarmente, per garantire l’apporto di grassi omega 3, essenziali per il benessere dell’organismo.

Le uova possono essere mangiate anche da chi ha il colesterolo alto (immagine depositphotos.com)
Le uova possono essere mangiate anche da chi ha il colesterolo alto (immagine depositphotos.com)

Le soluzioni sono veramente tantissime, per cui non dovrebbe essere difficile bilanciare bene queste giornate di magro. Secondo la dieta mediterranea il consumo di carne sia bianca che rossa e di insaccati dovrebbe essere limitato in totale ad un massimo di quattro volte a settimana. Per il nostro benessere, approfittiamo quindi del venerdì di magro per provare a inserire nuovi alimenti e alternative anche completamente vegetali nella dieta, da mantenere poi con frequenza settimanale per tutto l’anno.

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