| 26 Febbraio 2024

Sosta al bar: cosa si prende per ripartire meglio?

Sosta bar? A questa domanda è difficile rifiutarsi quando si è in bici. Dopo aver pedalato fino al centro storico o al punto panoramico, l’idea di godersi il sole e un buon caffè o un panino mentre si scherza con gli amici, è sicuramente stuzzicante. Quali sono le scelte migliori tra cibi e bevande per ricaricare le energie e poter proseguire verso la meta prefissata?

Sosta caffè, colazione, cornetto (immagine depositphotos.com)
Sosta caffè, colazione, cornetto (immagine depositphotos.com)

Mai sulla cima

Nella sosta caffè mattutina, mentre state facendo una passeggiata in bici, poco impegnativa e non particolarmente lunga, potrete scegliere la bevanda calda che più vi piace. Talvolta potreste accompagnarla con un dolcetto a scelta, ogni tanto una piccola eccezione alla dieta ferrea fa bene anche alla testa. Se invece la sosta caffè serve per ricaricarvi, allora bisogna fare le giuste scelte.

Anzitutto evitate di fare la sosta caffè appena prima di una salita o in cima. Nel primo caso potreste ritrovarvi in salita con il mangiare o il caffè sullo stomaco, nel secondo invece potreste prendere freddo e rischiare una congestione. Per ricaricarvi durante i giri più impegnativi, potreste scegliere un caffè, magari anche doppio, con lo zucchero, ma senza latte. Accanto potreste prevedere una mini crostatina, dei biscotti secchi, non troppo ricchi di burro, o un marron glacé. Evitate in questo caso quindi cappuccini, latte e brioche o bomboloni alle creme, la cui digestione potrebbe essere troppo impegnativa per lo sforzo che vi aspetta.

Se lo spuntino serve per integrare, si può andare anche sul salato con bresaola e formaggio (immagine depositphotos.com)
Se lo spuntino serve per integrare, si può andare anche sul salato con bresaola e formaggio (immagine depositphotos.com)

La sosta salata

Oltre al classico caffè, nelle lunghe gite in bicicletta, si può pensare anche a una sosta bar salata. Tra le bevande migliori per ricaricarsi ci sono le bibite, i succhi di frutta (meglio senza ghiaccio) oppure le bevande energetiche più commerciali, che contengono oltre a diversi zuccheri anche la caffeina e qualche vitamina per il sostegno dell’attività fisica. Per un pranzo itinerante durante i giri più lunghi, il panino o il toast al prosciutto o bresaola e formaggio sono la soluzione migliore.

Da evitare invece le insalatone, i fritti, le patatine e seppur gustose le varianti come focaccia, piadina, o panino imbottito in versione gourmet. Sono certamente gustosi, ma comporterebbero una digestione troppo impegnativa e la ripartenza dopo poco più di un’oretta, potrebbe essere veramente faticosa e spiacevole. Se siete proprio affamati, potreste concedervi anche un tagliere misto con crostini di pane o grissini, ricordando un po’ le regole per fare il bagno al mare sulla digestione che valgono anche per chi deve tornare in sella alla bici dopo il pasto.

La birra meglio alla fine del giro, come Wout Van Aert che ha appena vinto una corsa. Durante è da evitare (foto Sprint Cycling)
La birra meglio alla fine del giro, come Wout Van Aert che ha appena vinto una corsa. Durante è da evitare (foto Sprint Cycling)

Birra, meglio di no

Infine una parentesi sulla birra, il vino o qualsiasi bevanda alcolica. Ricordiamoci che è una sosta durante il giro in bici e dovremo sempre ripartire con equilibrio su due ruote. Oltre a questa ovvietà, l’alcol dà la sensazione di dissetare, ma all’opposto di quanto ci si aspetta, favorisce la diuresi e quindi la disidratazione, già tra l’altro indotta con la normale sudorazione durante l’attività e pertanto andrebbe evitato.

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