| 5 Agosto 2025

Verdure: fresche, surgelate o sott’olio? Scelta non scontata

Consumare verdure ogni giorno è una raccomandazione condivisa da tutte le linee guida internazionali per una sana alimentazione. Tuttavia nella vita quotidiana non è sempre facile portare in tavola verdura fresca, cucinarla e conservarla bene. Il tempo è sempre troppo poco, soprattutto per chi fa sport e lavora. Allora si ricorre ad alternative pratiche: verdure surgelate, imbustate o conservate sott’olio e sott’aceto. Cosa cambia davvero qualcosa dal punto di vista nutrizionale?

Verdura fresca: bene, ma solo se la consumi subito

La verdura fresca è ideale per varietà, sapore e contenuto di nutrienti, a patto che sia davvero fresca e venga consumata nel giro di pochi giorni. Quando è conservata troppo a lungo, anche se in frigorifero, per azione dell’ossigeno, della luce o del calore, può perdere gran parte della vitamina C e di altri nutrienti sensibili come l’acido folico. Alcuni studi stimano che, dopo una settimana, anche il 50% di questi composti possa essere degradato. Per uno sportivo attento alla qualità dell’alimentazione, questo è un dettaglio da non trascurare. Meglio quindi comprare poco alla volta, preferire prodotti di stagione e non lasciarli troppo in frigo.

Le verdure in busta sono pratiche, ma occhio al tempo di conservazione e alla temperatura (depositphotos.com)
Le verdure in busta sono pratiche, ma occhio al tempo di conservazione e alla temperatura (depositphotos.com)

Verdura imbustata: comoda, ma delicata

Le verdure già lavate e confezionate, la cosiddetta IV gamma, sono molto pratiche: pronte all’uso e perfette da portare anche al lavoro o in viaggio. Tuttavia hanno una vita molto breve e devono essere conservate con attenzione, sotto gli 8°C, per ridurre il rischio di proliferazione batterica. Per chi si allena e ha poco tempo, possono essere un’ottima soluzione per aggiungere un contorno fresco con un piccolo compromesso sul valore nutrizionale e sul sapore, sicuramente non paragonabile alla verdura fresca.

Verdure surgelate: alleate dello sportivo moderno

Le verdure surgelate sono spesso sottovalutate, ma in realtà sono tra le opzioni più intelligenti per lo sportivo. Sono raccolte al punto giusto di maturazione e surgelate nel giro di poche ore a temperature bassissime: intorno a -30 gradi. Questo processo blocca la degradazione enzimatica e ossidativa, conservando molto bene vitamine sensibili come la vitamina C e l’acido folico, spesso superiori a quelli di una verdura fresca dopo giorni in frigo.

C’è però un dettaglio importante: la vitamina C e l’acido folico sono sensibili al calore, quindi la modalità di preparazione conta e il vantaggio della verdura surgelata svanisce con la cottura. Le modalità per cucinare le verdure surgelate sono diverse.

Le verdure surgelate possono essere un’ottima scelta, ma la cottura deve essere azzeccata (depositphotos.com)
Le verdure surgelate possono essere un’ottima scelta, ma la cottura deve essere azzeccata (depositphotos.com)

Alcune, come i fagiolini, i cuori di carciofi o le punte di asparagi, devono essere tuffate in acqua bollente e lessate secondo il tempo indicato, che generalmente varia dai 2 ai 5 minuti. Oppure vanno cotte con poca acqua e olio in padella, sempre da surgelate, o nel microonde. Le verdure a foglia come gli spinaci o le bietole devono essere lasciate a temperatura ambiente per qualche minuto prima di procedere con la cottura, per evitare eccessivi raggruppamenti delle foglie. Questo passaggio, però, dipenderà dal tipo di ricetta che abbiamo scelto. Il segreto è sempre una cottura breve e preferibilmente al vapore o in padella per pochi minuti, evitando la bollitura lunga e in abbondante acqua, che disperde le vitamine idrosolubili. 

Conservazione casalinga: il trucco dello sbollentamento

Per chi vuole congelare a casa verdure fresche dell’orto o in eccesso, il freezer domestico può funzionare, ma con un passaggio chiave. Si chiama “blanching”, ovvero una tecnica che prevede la bollitura rapida della verdura seguita da raffreddamento in acqua ghiacciata prima della surgelazione. Non è un metodo di cottura, ma un sistema utile a disattivare gli enzimi che degradano le vitamine e a bloccare la perdita di colore, sapore e struttura della verdura. Senza questo passaggio, anche a -18 gradi, le verdure tendono a perdere qualità più in fretta. 

I fagiolini surgelati vanno tuffati in acqua bollente e cotti per il tempo indicato (depositphotos.com)
I fagiolini surgelati vanno tuffati in acqua bollente e cotti per il tempo indicato (depositphotos.com)

Sott’aceto e sott’olio: condimenti utili, con moderazione

Molte vitamine subiscono una degradazione a causa dell’acidità della soluzione in cui sono immerse, tuttavia potrebbero essere comunque interessanti per lo sportivo. Le verdure sott’aceto sono caratterizzate dall’alta concentrazione di sodio. Per questo, secondo le linee guida nutrizionali, il loro consumo andrebbe limitato. Negli ultimi anni si è diffuso però l’uso di bevande a base di succo di cetrioli sotto aceto, “Pickle juice, come ottimo rimedio contro i crampi.

Infine le verdure sott’olio, che trattengono bene le vitamine liposolubili, ma sono molto caloriche. Meglio sceglierle immerse in olio di oliva extravergine, sgocciolarle e consumarle in piccole porzioni, ad esempio inserendole in un panino post-allenamento o in insalate fredde bilanciate.

Sott’olio o sott’aceto? Quantità giuste, dopo averle sgocciolate (depositphotos.com)
Sott’olio o sott’aceto? Quantità giuste, dopo averle sgocciolate (depositphotos.com)

Per chi fa sport, non conta solo la quantità di verdura che si mangia, ma anche la modalità e la tipologia di conservazione e preparazione. Non sempre il fresco è il migliore, soprattutto se viene conservato male o cucinato in modo poco attento.

Le verdure surgelate cucinate con attenzione possono offrire una buona qualità, mentre le versioni conservate hanno comunque un ruolo, se scelte con consapevolezza. L’obiettivo resta sempre lo stesso: variare, semplificare, e rendere sostenibile il consumo quotidiano di verdura, alleata fondamentale di energia, recupero e benessere.

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