| 1 Marzo 2024

Costruire un sistema cicloturistico: a lezione da Giovanni Martinelli

Founder di bike4bliss.it Giovanni Martinelli è un vero esperto delle dinamiche cicloturistiche e delle esigenze di un settore in costante crescita, sempre più votato alla necessità di offrire servizi specifici ai propri utenti. Approfittando dell’iniziativa dell’Istituto Turistico Valceresio che ha coinvolto Martinelli in una serie di interessanti lezioni sulle nuove professioni nell’ambito del cicloturismo (foto di apertura), gli abbiamo chiesto di darci un prontuario da consultare su questo argomento che coinvolge sempre più i territori, gli enti e naturalmente i ciclisti. 

Il confronto con i praticanti locali è decisivo per tracciare percorsi a misura di turista
Il confronto con i praticanti locali è decisivo per tracciare percorsi a misura di turista

Che cos’è Bike4Bliss

Lo scopo di bike4bliss è quello di creare sinergie tra istituzioni, strutture e parchi per rispondere alla domanda sempre più crescente di mete cicloturistiche. Consapevole della grande potenzialità dei territori e la chiara necessità di tutelarli, la mission di Giovanni Martinelli è quella di valorizzare i servizi già esistenti e svilupparli in un’ottica sostenibile e funzionale. 

«Le attività che proponiamo ai vari Comuni e Regioni – spiega – possono veramente fare la differenza. Lavorare in questo senso, così come abbiamo già fatto con Varese e il Parco del Ticino, garantisce una possibilità di sviluppo autentico delle varie destinazioni cicloturistiche in Italia. Per questo, in futuro, mi piacerebbe esportare questo sistema in altre aree».

L’obiettivo è raggiungere un sistema diffuso di offerte e itinerari che promuovano il turismo slow, coinvolgendo a 360 gradi le istituzioni locali, in una collaborazione virtuosa. 

Il territorio non basta, pur costituendo il cuore della proposta: va creata organicità
Il territorio non basta, pur costituendo il cuore della proposta: va creata organicità

Creare un sistema cicloturistico

Giovanni Martinelli spiega come tutto parta da un’attenta analisi del territorio per comprenderne profondamente le diverse potenzialità. 

«Si tratta sostanzialmente – dice – di una fase di studio approfondito. Si cerca di capire se il territorio può essere vocato alla bicicletta, se è pedalabile, la tipologia di clima ed altri fattori analoghi. Poi cerchiamo di renderci conto di ciò che è già attivo e se si può migliorare oppure implementare. Dopo questo primo passaggio, si inizia a dialogare con gli operatori per capire insieme a loro come ordinare le attività».

Gli itinerari sono il cuore

Mappatura e tracce GPX sono fondamentali per formare lo scheletro del luogo e tracciare i riferimenti necessari dove indirizzare i turisti che vogliono fare una vacanza in bicicletta. 

Il confronto con i locali è indispensabile per trovare quei sentieri appetibili da scoprire in bicicletta che uniscano la cultura del luogo al paesaggio: da qui parte la selezione per offrire il meglio di una destinazione. 

Giovanni Martinelli è il fondatore di Bike4Bliss, che crea sinergie fra Enti e operatori
Giovanni Martinelli è il fondatore di Bike4Bliss, che crea sinergie fra Enti e operatori

Le strutture bike friendly

«E’ importante che gli operatori – sottolinea – conoscano la necessità di offrire i servizi fondamentali ai cicloturisti. Dalla canna dell’acqua per la bici ad una stanza dedicata al mezzo, bisogna istruire gli hotel ad attrezzarsi. Ma non solo, la parte decisiva è la capacità di fare rete».

Il dialogo tra strutture è qualcosa di fondamentale: alberghi, ristoranti e negozi sviluppano insieme la cultura del cicloturismo e la condividono, offrendo tutto quello che il cliente chiede da una vacanza su due ruote. 

La guida è il ruolo del futuro

Tra gli argomenti più interessante, c’è sicuramente quello del ruolo delle guide, un lavoro sempre più richiesto che comporta anche molta responsabilità.

«Durante le lezioni – continua Martinelli – sono stato supportato dall’esperienza di Angelo Falconati, una guida professionista che mi ha aiutato a rispondere alle numerose domande che ha suscitato questo argomento. Il lavoro degli accompagnatori è veramente fondamentale e sicuramente ha degli aspetti ancora sottovalutati. Per esempio, in un luogo così fortemente antropizzato come la provincia di Varese, uno dei momenti più complicati è certamente l’attraversamento stradale. Il livello di attenzione deve essere altissimo, anche nelle condizioni che sembrano più semplici».

Le ciclabili e le colonnine di ricarica non bastano: occorre creare un sistema completo (foto BormioBike)
Le ciclabili e le colonnine di ricarica non bastano: occorre creare un sistema completo (foto BormioBike)

Le tessere del puzzle

Secondo Martinelli, la vera sfida del cicloturismo è far dialogare gli Enti per trovare soluzioni che non risultino fini a se stesse. E in questi casi, è fondamentale avere un mediatore che abbia la professionalità di unire tutti i passaggi e promuovere la condivisione dei progetti. 

«Le piste ciclabili e le colonnine delle e-bike – conclude – sono belle iniziative e spesso facilmente spendibili. Ma non sono la chiave di tutto. Garantire servizi costanti e fruibili è la vera necessità. Un territorio va analizzato, mantenendo ciò che già esiste per renderlo efficiente, creare itinerari funzionali con punti di interesse reali, che creino curiosità. Se l’offerta è completa, le persone saranno sempre più invogliate a portarsi la bici durante le loro vacanze e scoprire un territorio come non l’avevano mai visto prima».

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