Piste ciclabili ed aeroporti. Un connubio che non sempre viene capito… al volo. L’inaugurazione della ciclabile Pedalaria, che collega l’aeroporto di Fiumicino “Leonardo da Vinci” con la città di Fiumicino, ci dà l’opportunità per toccare questo tema.
Il nuovo percorso per pedoni e ciclisti parte dal principale scalo romano e si estende lungo 3,5 chilometri, per congiungersi, in viale del Lago di Traiano, alla pista già esistente nella cittadina aeroportuale. La ciclabile è il risultato di una proficua collaborazione tra ADR – Aeroporti di Roma (che ha interamente finanziato l’opera con 1,8 milioni di euro) e l’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Mario Baccini, il quale ha dichiarato: «Il progetto portato a termine dimostra quanto sia fondamentale la collaborazione tra le imprese del territorio e le istituzioni per dare vita a opere che coniughino qualità, innovazione e attenzione al bene comune. La Ciclovia Pedalaria è molto più di un’infrastruttura: rappresenta un passo avanti verso una mobilità sostenibile, un segnale concreto di cambiamento per un futuro più moderno e rispettoso dell’ambiente».
Per passeggeri e lavoratori
Pedalaria offrirà infatti ai passeggeri, ai lavoratori dell’aeroporto e ai cittadini di Fiumicino la possibilità di vivere un’esperienza unica tra le bellezze naturali e le aree archeologiche intorno allo scalo. Difatti, all’inaugurazione c’era anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, nella veste di commissario straordinario per il Giubileo (la ciclabile, infatti, rientra tra le opere del “DPCM Giubileo 2025”), il quale l’ha definita «un’opera bellissima, spettacolare, davvero straordinaria. Collegando la città di Fiumicino all’aeroporto, attraversa un tragitto meraviglioso, che passa vicino a luoghi straordinari come i Porti imperiali di Claudio e Traiano».
Dicevamo che una ciclabile che collega un aeroporto non sempre viene capita dalla cittadinanza. Ed infatti, spulciando sui social nei giorni immediatamente successivi all’inaugurazione, abbiamo trovato ironie e perplessità di chi si chiedeva quale fosse la sua vera utilità, come potessero trasportare i bagagli i passeggeri in sella ad una bici e via dicendo…
Ora, chi scrive ha fatto qualche cicloviaggio ed ha apprezzato, ad esempio, la ciclabile che dall’aeroporto di Parigi Orly ha permesso, una volta ritirata la bici dalla stiva e rimontata, di raggiungere comodamente e in sicurezza, i quartieri centrali della capitale francese.
Si tratta di un fatto di cultura e di attenzione verso tutti gli utenti. Ma anche un servizio attrattivo per l’infrastruttura aeroportuale, come spiega l’amministratore delegato di ADR, Marco Troncone: «Con la realizzazione di Pedalaria rafforziamo il nostro impegno per la promozione di una mobilità dolce, sostenibile e funzionale a migliaia di passeggeri e cittadini, oltre ai tanti lavoratori residenti in prossimità dell’aeroporto»
Bergamo e Bologna
Per tale motivo ben vengano iniziative del genere che rendono anche gli aeroporti più… a misura di ciclista. In Italia non c’è solo Fiumicino. L’aeroporto di Milano Bergamo (Orio al Serio) è stato tra i primi scali europei “bike friendly”. Nel dicembre 2021, infatti, in occasione dell’inaugurazione della nuova ala ovest dell’aerostazione e alla presenza dell’allora Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini, FIAB Italia ha rilasciato al gestore SACBO Spa, la certificazione CFE (Cycle Friendly Employer) per lo scalo aeroportuale, che riconosce ufficialmente le realtà aziendali che si contraddistinguono per aver realizzato al proprio interno un ambiente di lavoro che promuove e sostiene l’utilizzo della bicicletta.
L’Aeroporto “Guglielmo Marconi” di Bologna, invece, ha ricevuto una certificazione analoga grazie alla realizzazione della BLQ Bike Station, un parcheggio per biciclette e monopattini a solo un minuto a piedi dall’ingresso del terminal passeggeri. Ma anche grazie al fatto che l’area offre moderne rastrelliere antifurto per le biciclette, videosorveglianza e una colonnina per la manutenzione dei mezzi. Inoltre, lo staff del gruppo AdB che si reca al lavoro in bici può usufruire di docce, spogliatoi e armadietti riservati. E persino di 26 biciclette a pedalata assistita date in comodato d’uso da ITL-Istituto Trasporti e Logistica della Regione Emilia-Romagna.
Ciclabili e bike point
Nel “Piano Quadriennale degli Interventi” 2024-27 dell’aeroporto di Ronchi dei Legionari, sottoscritto da Trieste Airport ed Enac, ci sono in ballo oltre 33 milioni di euro per migliorare lo scalo friulano. Di essi, 6 milioni e 600mila euro serviranno per la realizzazione della nuova ciclovia che consentirà la connessione tra l’aeroporto e le principali piste ciclabili regionali.
E il Sud non sta a guardare. Nell’aeroporto “Karol Wojtyla” di Bari, è già attivo da qualche anno un Bike Facility Point, ovvero una postazione dedicata ai cicloviaggiatori, attrezzata per il montaggio e lo smontaggio della bici.
Stessa cosa presso il nuovissimo Bike Point di Milano Malpensa (posto presso gli arrivi del Terminal 2), sviluppato in collaborazione con #VareseDoYouBike e la Camera di Commercio di Varese.
Piccole e grandi accortezze che rendono una regione sempre più attrattiva per chi ama viaggiare in bicicletta e deve decidere dove trascorrere le prossime vacanze…