| 7 Luglio 2025

Urbico e le consegne nell’ultimo miglio in cargo bike

Urbico, ovvero Urban Bike Courier. Il mondo della logistica su due ruote è un fermento di piccole aziende che lavorano in sinergia col territorio. Quella di cui parliamo oggi è attiva tra Pesaro e Rimini. Ma lasciamo che sia Tobia Marta, uno dei due fondatori (l’altro è Cezar Grermi), ad orientarci… tra gli scaffali.

Tobia, quando è nata Urbico e che servizio offrite esattamente?

Abbiamo iniziato nel 2018 a Pesaro, che è stata la nostra prima sede. Poi a distanza di pochi mesi abbiamo aperto anche a Fano e Rimini. In ogni città abbiamo un magazzino, i dipendenti, le bici e quant’altro. Ci occupiamo principalmente di consegne nel cosiddetto “ultimo miglio” in cargo bike, quindi andiamo a fare il lavoro che fa un furgone sostituendolo con le biciclette. A due, tre, quattro ruote. Abbiamo dei carrelli che possono portare anche il pancale: sono una specie di transpallet con ruote da bici che attacchi e stacchi dal telaio.  

Con particolari cargo bike a pedalata assistita i centri storici delle città sono coperti
Con particolari cargo bike a pedalata assistita i centri storici delle città sono coperti
Con quali corrieri lavorate principalmente?

Lavoriamo per lo più con i corrieri espresso, quindi GLS, DHL e SDA.  

Quindi avete preso degli accordi con loro per fare le consegne nell’ultimo miglio?  

Sì, noi siamo come una stazione appaltante. Abbiamo vinto due gare e lavoriamo con loro nell’ambito del sistema della logistica dove c’è il committente che dà a terzi il servizio: noi siamo uno dei terzi, fondamentalmente.  

Avete avuto agevolazioni da parte delle istituzioni o delle amministrazioni locali? 

Assolutamente no. Anzi, diciamo che spesso tendono ad assoggettarsi il nostro lavoro e i meriti… 

Grazie ad un accordo con i principali corrieri, Urbico si occupa delle consegne nell’ultimo miglio
Grazie ad un accordo con i principali corrieri, Urbico si occupa delle consegne nell’ultimo miglio
Però, quantomeno, il fatto di operare in città come Pesaro e Rimini, con infrastrutture ciclabili migliori rispetto alla media, agevola indirettamente il vostro lavoro? 

In realtà no, perché comunque le ciclabili che abbiamo qua, (ma che ci sono in Italia in generale) spesso non sono a norma o anche se lo sono, sono piccole per noi. I nostri mezzi occupano comunque una superficie a terra abbastanza ampia. Per cui non le usiamo, detto sinceramente. Stiamo su strada, lavoriamo molto nelle zone pedonali o nelle ZTL, per cui non ci sono le ciclabili in quelle zone. Certo, magari c’è il traffico chiuso e noi entriamo, ma la ciclabile è una cosa che in realtà non ci ha agevolato, anche perché spesso la pista ciclabile ha la curva stretta, il paletto, il gradino…  

Gli hub di Urbico sono locali strutturati con tutti i comfort per i dipendenti
Gli hub di Urbico sono locali strutturati con tutti i comfort per i dipendenti
Avete mai proposto alle istituzioni degli hub fuori dal centro storico per agevolare le consegne?  

Tutti gli hub che abbiamo sono di nostra proprietà. In passato abbiamo sperimentato dei micro-hub venduti come una soluzione per la ciclologistica sparsi per la città. Però non è un modello molto funzionale quello, nel senso che i dipendenti comunque devono avere uno spazio coperto, più o meno riscaldato, dove mettere in ricovero le bici, con un bagno, dove potersi fermare a mangiare.  

Non basta una piazza con un gazebo, insomma. E invece il riscontro della gente com’è? Siete ben visti? E’ un servizio che piace? 

Sì, ovviamente inizialmente, come ogni cosa nuova, incontra delle resistenze. Sia da parte dei clienti che, finché non ti vedono girare e non porti a casa il lavoro nella maniera adeguata, sono sempre un po’ dubbiosi. E anche la cittadinanza: all’inizio vede queste bici che ai loro occhi sembrano andare veloci, ma ovviamente sono limitate ai 25 orari, essendo tutte a pedalate assistita. Ormai, però sono otto anni che giriamo… 

La puntualità nella consegna al cliente è uno dei fattori che ha fatto apprezzare Urbico alla cittadinanza
La puntualità nella consegna al cliente è uno dei fattori che ha fatto apprezzare Urbico alla cittadinanza
C’è un costo aggiuntivo se un cliente vuole ricevere un pacco da voi oppure è già incluso nel servizio del corriere principale?  

No, noi lavoriamo a zone, quindi SDA, GLS o DHL non assegnano più quella data zona al furgone, ma la copriamo interamente noi. Quindi, se tu abiti nella zona in cui il corriere ci dà il servizio, ti portiamo noi la merce. Non hai modo di dire a DHL: «Voglio che la consegna me la faccia Urbico». Con le consegne nostre private o con piccole aziende locali, la distribuzione del vino nel mondo dell’horeca (hotellerie-restaurant-café, ndr), invece, abbiamo un tariffario ad hoc tra noi e il cliente.  

Come sarà il futuro di Urbico?  

Qua a Pesaro abbiamo vinto un bando del Comune per l’apertura della nuova velostazione. Sarà un luogo polifunzionale, con l’officina di bici e tutto ciò che è annesso riguardo al cicloturismo: dall’organizzazione con gli hotel locali ai tour operator esteri per dei viaggi in bici. E faremo eventi: ci sarà una pizzeria, una parte di ristorazione. Sarà un polo che girerà principalmente intorno alla bici e alla sensibilizzazione sulla ciclabilità nelle città, ma anche un polo ricreativo, di integrazione. 

Questa novità che ci ha raccontato Tobia si discosta un po’ dal settore delle consegna: «Però – conclude sorridendo – ci sarà sempre la bici di mezzo che continuerà a portarci avanti».

Urbico

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