Ci sono due elementi che rendono Villa Monacelli a Fano qualcosa di unico nel panorama cicloturistico e che pongono la struttura al centro dell’attenzione. Il primo è dato dal fatto che a Fano, che pure è una città con una forte tradizione e componente cicloturistica, non esistono altre strutture “bike friendly”. La seconda è che Villa Monacelli non è una struttura come le altre, ma ha un carico di storia che da solo vale la trasferta. E’ come iniziare la propria vacanza culturale solo valicando il suo cancello.

La storia risale ai tempi di Napoleone
Le origini di Villa Monacelli risalgono addirittura al 1700. La villa apparteneva al vicerè di Francia Eugène de Beauharnais, nato dalle prime nozze di Giuseppina che poi si sposò con Napoleone Bonaparte. Dopo il Congresso di Vienna Eugène poté continuare a usufruire della villa, adibita a casale di caccia. Al termine di varie vicissitudini, nel 1947 la Villa passa nelle mani del Conte Ingegner Gaetano Monacelli Lattanzi, nonno dell’attuale proprietaria. Roberta Cantarelli è la direttrice a cui è affidata la sua gestione e a cui si deve la “sterzata” verso il cicloturismo.
«E’ stata una mia scelta. Inizialmente non ne avevo interesse, lavoravo in banca, poi ho deciso di cambiare vita e nel 2022 ho preso in gestione la struttura, che è una dimora storica, protetta dalle Belle Arti, quindi con tutta una serie di vincoli che poi tali non sono perché chi viene entra in un luogo storico molto profondo. Col tempo, la villa l’ho trasformata in un B&B e ho previsto un duplice utilizzo».

In che cosa consiste?
La villa può fungere da B&B nel senso classico ma può anche essere affittata in toto. Proprio in questi giorni infatti è stata affittata a una famiglia. La struttura è composta da 4 camere per un totale di posti letto di 8-9, poi ci sono cucina, salone, studio… Oltre a tutta la parte esterna comprensiva anche del garage che è stato adibito a deposito bici.
La scelta di dedicare uno spazio particolare a chi viene in bici a quando risale?
E’ una novità di quest’anno, ma io ho sempre pensato che questa struttura sia ideale per chi ama la bici. Un giorno venne a soggiornare da noi una persona che faceva la guida cicloturistica, ne abbiamo parlato, mi ha dato consigli e in qualche modo mi ha aperto la strada. La nostra non è una struttura “bike friendly” fine a se stessa, siamo infatti entrati in contatto con varie associazioni e ci stiamo presentando proprio come un luogo di soggiorno specifico per cicloturisti.
Che cosa è stato necessario fare per adeguare la Villa alle esigenze di chi pedala?
In realtà ben poco perché avevamo già lo spazio per il deposito bici, appunto il garage, dovevamo solo comprare un po’ d’attrezzatura per piccole riparazioni e posizionare il necessario per le due ruote. Per il resto, lavanderia, lavaggio bici, avevamo insomma già tutto.
La cosa apparsa un po’ strana però è che Villa Monacelli è considerata la prima vera struttura per cicloturisti in tutto il territorio di Fano, che pure è molto battuta da chi pedala…
E’ vero e la cosa stupisce anche me. Fano è una città ideale per ciclisti e infatti ce ne sono tanti, io credo che sia mancata finora l’iniziativa da parte di chi ha strutture logistiche. Nessuno ci ha pensato a offrire qualcosa di specifico, è un mercato vergine, tra l’altro non è neanche difficile attrezzarsi. Noi ad esempio ci siamo appoggiati a un negozio di bici molto vicino alla Villa, dove si possono fare riparazioni più ampie ma si possono anche noleggiare bici e avere itinerari specifici, da affrontare per proprio conto o con guide che il negozio spesso mette a disposizione. E’ una collaborazione molto fruttuosa.
Il cicloturismo in città è più locale o straniero?
In netta maggioranza proveniente da fuori i nostri confini. Ci sono tantissimi stranieri, soprattutto di lingua germanica che vengono con le loro auto e camper portandosi dietro le bici per girare per la città e il territorio nel suo complesso. Molti che vengono ad alloggiare da noi ci dicono che non si aspettavano di trovare una città così ricca di attrazioni.
Che cosa si può consigliare a chi viene a Fano?
C’è davvero tanto, ma è chiaro che il primo punto da raggiungere è l’Arco di Augusto che non è solo la porta della città ma l’arco meglio conservato di epoca romana. Tutto il centro storico è da vedere, dal Duomo molto antico alla Corte Malatestiana, la Rocca medievale ma anche Piazza XX Settembre che è un po’ il centro nevralgico della città. Tanti che arrivano a Fano per sostare per la notte restano estasiati e dicono che devono assolutamente tornare, è un peccato che sia poco conosciuta. Noi ora abbiamo la struttura per accogliere chi vuole entrare nel nostro mondo…