| 24 Febbraio 2024

Enjoy Garda Hotel, ora lo premiano anche gli americani…

Nel racconto della sua seconda vita ciclistica, Eros Poli ha messo l’accento sull’importanza che nella sua evoluzione, ma più in generale su tutta quella del cicloturismo triveneto e quindi italiano, ha avuto l’Enjoy Hotel Garda. Un lavoro che proprio negli ultimissimi tempi ha avuto un riconoscimento internazionale, da parte della rivista americana Velonews che ha premiato la struttura veronese quale la migliore d’Europa per il supporto al cicloturismo.

Un lavoro, quello dedicato al mondo della bici, che è iniziato proprio agli albori del secolo e che ha talmente preso i responsabili della struttura da appassionarli al punto da trasformarli in ciclisti: «Io praticamente non sapevo neanche che cosa fosse la bicicletta – racconta Nicola Verdolin, il titolare dell’hotel – adesso quando ho la possibilità sono io stesso cicloturista e strutturo le mie vacanze per girare il mondo al ritmo delle due ruote. Quando abbiamo iniziato ero presidente dell’Associazione Giovani Albergatori e visto il successo che al tempo aveva un’iniziativa come l’Italy Bike Hotel, pensai che fosse buona cosa ripetere l’esperienza in una zona come il comprensorio del Garda.

L’Enjoy Garda Hotel, struttura ormai di riferimento per il cicloturismo soprattutto estero (foto hotel)
L’Enjoy Garda Hotel, struttura ormai di riferimento per il cicloturismo soprattutto estero (foto hotel)

Un capostipite per i ciclisti

«A quei tempi il Garda aveva grande risonanza turistica, ma poca riguardante le bici. Noi, entrati a far parte dell’Italy Bike Hotel, credevamo in quella fetta di mercato, ma intorno a noi notammo che le altre strutture non erano convinte. Erano adagiate sugli allori, convinte che tanto il mercato c’era in abbondanza e non serviva muoversi attraverso quest’altra branca. Così ci siamo ritrovati da soli a muoverci, ma eravamo convinti».

Proprio Poli, con l’evoluzione della sua attività nel settore, è stato una valida spalla: «Iniziammo a collaborare con lui, ancor di più quando si mosse sul mercato americano e così il nostro hotel ha avuto un’escalation clamorosa nel mondo del cicloturismo e chi non ci aveva creduto al momento, si mangiava le mani pensando all’occasione persa».

Un cicloturismo su nuove basi

In questi anni Verdolin ha visto evolversi il cicloturismo in maniera quasi inaspettata: «Poco tempo fa, rimettendo a posto vecchi cassetti, mi sono capitate fra le mani vecchie piantine del 2007. Al di là della differenza di abitudini dei ciclisti, ieri con mappe e cartine in mano, oggi completamente affidati alle app, la cosa che mi ha colpito è la differenza di chilometraggio: al tempo facevamo escursioni che andavano dai 120 ai 180 chilometri, oggi si superano a fatica e raramente i 100.

«Mi sono chiesto il perché e la risposta è nel carattere stesso del cicloturista medio, che una volta pensava all’allenamento, a pedalare testa bassa, oggi vuole invece godersi l’ambiente nel quale viaggia. Non viene più per i classici training camp, ma per vere e proprie vacanze dove la bici è il mezzo che li porta a vedere posti, ad assaggiare cibi, a degustare vini. Vuole conoscere il territorio, la sua storia, la sua cultura e noi dobbiamo rispondere a tutte queste domande».

Nelle escursioni si cercano sempre strade poco trafficate
Nelle escursioni si cercano sempre strade poco trafficate

I tedeschi? Meno del previsto

Quando si pensa al Lago di Garda, la convinzione è che la clientela provenga soprattutto dalla Germania. Non è un caso ad esempio se sono tedeschi gli organizzatori di un festival ampio e frequentato come quello intorno alla Bike Marathon di Riva del Garda. Ma anche prescindendo dalla bici, il Garda è meta privilegiata per il turismo teutonico, tanto che per molti mesi l’anno il tedesco è parlato quasi più dell’italiano. Eppure la realtà che racconta Verdolin attraverso il suo Enjoy Garda Hotel è un po’ diversa.

«Il nostro albergo si presta a più tipi di clientele anche per la sua posizione. Non siamo propriamente un hotel fronte lago né un country resort, ma possiamo accontentare ogni esigenza. Il tedesco sceglie mete diverse se ama la bici, anche perché ormai questo territorio lo conosce come le sue tasche e se ci viene, non ha bisogno di nulla, è come se fosse a casa. Tanto è vero che ormai i tedeschi preferiscono pedalare in Spagna, grazie al suo clima temperato quasi ogni mese dell’anno. Noi quindi dobbiamo rivolgerci a una clientela diversa, attraverso proposte che solleticano la voglia di fare esperienze in un luogo da conoscere».

Le proposte per coppie

La curiosità è che nel corso degli anni molte coppie si sono avvicinate alle proposte dell’Enjoy Garda Hotel, cercando una struttura che accontentasse la loro voglia di pedalare in comune: «Poi magari l’uomo va con un gruppo e la donna con un altro, a ritmi diversi, ma poi si uniscono, si raccontano, condividono il post pedalata. O magari le tante altre attività che ci sono sul lago, sportive e non. D’altronde le mete qui non mancano di certo».

Considerando che il Garda è un territorio molto variegato, con il lago conteso fra tre province e regioni e ognuna ha le sue peculiarità: «E’ vero, ma noi proponiamo escursioni anche in altre zone, come le Colline Moreniche o la Lessinia. C’è poi da considerare anche il periodo, ci sono mesi dove il traffico raggiunge punte estreme e noi dobbiamo garantire ai nostri clienti sempre il massimo della sicurezza, per questo cerchiamo sempre itinerari poco frequentati dalle auto».

I piccoli borghi a margine del lago sono una meta privilegiata
I piccoli borghi a margine del lago sono una meta privilegiata

Trasferte anche in Toscana

All’interno dell’hotel c’è anche una vasta scelta di bici, tutte Pinarello di alta gamma. Con l’arrivo della bella stagione, la gamma di proposte della struttura va ampliandosi prevedendo anche mete sorprendenti: «La prossima settimana ad esempio porteremo alcuni clienti a vedere la Strade Bianche in Toscana, accompagnandoli con i nostri mezzi per permettere loro di pedalare sugli stessi percorsi oltre a vedere i campioni in gara. Inoltre diamo supporto anche alla Maratona dles Dolomites. Noi vogliamo dare al cicloturista una vasta possibilità di scelta, per accompagnarlo in un soggiorno che deve essere una vera e propria esperienza».

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