| 7 Febbraio 2025

Qualche dritta utile per combattere il freddo ai piedi

“Quando i piedi e le mani diventano freddi è come andare con il freno a mano tirato”. Un vecchio adagio molto comune tra i ciclisti di qualche tempo fa, ma sempre attuale e più che mai vero.

Abbiamo affrontato diversi argomenti. Come gestire in modo ottimale la termoregolazione con l’intimo tecnico, come proteggersi dalla pioggia, tenere le mani al caldo ed ora ecco qualche consiglio utile per combattere il freddo ai piedi.

Indossare i copriscarpe, un’azione tipica della stagione fredda
Indossare i copriscarpe, un’azione tipica della stagione fredda

Non comprimere i piedi

Un fattore che va ben oltre le soggettività e la percezione del freddo è legato alla compressione dei piedi all’interno delle scarpe. Quando si utilizzano le medesime calzature che si usano anche in estate, ma si indossano calze invernali aumenta la taglia del piede (non di poco) e si riduce lo spazio utile per la mobilità delle dita. E’ il primo aspetto che influisce sulla circolazione alle estremità e velocizza il processo di raffreddamento in una zona del corpo periferica. Si comprimono i piedi, il sangue circola male e le dita non hanno libertà, sono completamente bloccate. I piedi si raffreddano ed iniziano i dolori. Si spinge sui pedali con fatica e la sensazione di sforzo aumenta. Si ha voglia di tornare a casa.

Va bene utilizzare delle calze più pesanti, termiche oppure in lana merino, comunque con una buona termicità, ma attenzione allo spessore eccessivo. Al tempo stesso non sarebbe una soluzione sbagliata avere un paio di calzature da usare in inverno, leggermente più grandi, oppure specifiche ed estremamente protettive. Queste ultime hanno raggiunto alti livelli di comfort, performance e anche di buon gusto estetico. Non eccedere con la protezione ed il calore, perché si può verificare l’effetto contrario, ovvero far sudare troppo i piedi con il rischio che l’umidità prodotta si raffreddi a sua volta, con effetti altrettanto negativi sul comfort. In linea generale non si considera che quando ci si muove e si fa sport, produciamo una gran quantità di calore che è sufficiente a riscaldarci anche quando la temperatura esterna è tutt’altro che confortevole.

Calze leggere anche in inverno? Perché no
Calze leggere anche in inverno? Perché no

Non eccedere con la protezione (e con il calore)

Usare la stessa tipologia di scarpa che si usa in estate, le calze leggere (o con un potere termico medio che presuppone anche uno spessore non eccessivo) e gli stessi plantari (solette interne), ma proteggere i piedi agendo esternamente. E’ un aspetto poco considerato ed al tempo stesso molto efficace. Cosa significa? Sopra le scarpe si possono mettere dei puntali e dei copriscarpe in tessuto, combinazione adeguata per le giornate asciutte, ma con temperature basse. I piedi risulteranno caldi ed asciutti, liberi e protetti.

In caso di umidità, asfalto bagnato e pioviggine, può essere utile abbinare un puntale ad uno strato superiore che fa scivolare via le gocce di acqua e lo sporco proveniente dal basso: soluzione utile anche per chi pedala lunghe distanze anche durante la stagione invernale e si confronta con cambi di meteo repentini. Anche in questo caso i piedi risulteranno asciutti, caldi, non compressi all’interno delle scarpe e con le dita libere di muoversi. Queste dritte sono indicate anche quando le giornate spingono a stare in sella per molte ore ed approcciare qualche salita, dove inevitabilmente la temperatura corporea sale e sudare è un dato di fatto.

Velotoze, molto usati come antipioggia e anche come accessorio di moda
Velotoze, molto usati come antipioggia e anche come accessorio di moda

Copriscarpe? Non solo antipioggia

I copriscarpe non hanno il solo obiettivo di riparare dalla pioggia. Perché scriviamo questo? Perché le tecnologie più moderne applicate ai tessuti e ai polimeri degli indumenti tecnici permettono di indossare dei capi estremamente sottili, protettivi e waterproof, ma anche traspiranti e con un valore alla bilancia molto contenuto.

Rispetto ai copriscarpe di un decennio fa, quelli attuali hanno ridotto lo spessore (quasi la metà), hanno aumentato il potere di espellere il calore (e sudore) in eccesso, evitando che i piedi si surriscaldino e al tempo stesso sono aerodinamici. Come accennato in precedenza, un fattore da non sottovalutare è il volume interno alla calzatura ed evitare una compressione eccessiva.

Gli inserti riscaldanti, un buon compromesso

Inserti riscaldanti per mani e piedi con una reazione chimica, oppure le solette che trattengono il calore per qualche ora. Questi ed altri strumenti, studiati per dare calore alle estremità corporee erano più in voga intorno al 2010/2015, si trovano ancora, ma in modo minore. Hanno un costo, basso o alto che sia, ma è pur sempre un costo. Erano e sono un valido compromesso adatto ai più freddolosi, per chi ha problemi di geloni e di circolazione periferica.

Per questi soggetti è importante avere una alta temperatura di base, utile a mantenere un flusso sanguigno elevato e costante. Anche in questo caso, gli stessi inserti o solette riscaldanti devono essere assecondati, limitando il più possibile la compressione dei piedi all’interno delle scarpe.

La soluzione ottimale è non eccedere con la protezione
La soluzione ottimale è non eccedere con la protezione

In conclusione

Ai piedi freddi è difficile abituarsi. Quando si va oltre la soglia i piedi iniziano a fare male: dolori che si protraggono anche per il resto della giornata (una volta scesi dalla bici) e talvolta nei giorni successivi. Non sono così rare le insorgenze di geloni, duroni e/o calli (che fanno male per mesi) dovuti al freddo. L’eccessivo abbassamento della temperatura alle estremità condiziona il benessere e l’esperienza in bici, influisce su quella zona comfort che se pur soggettiva ci fa stare bene.

Se è vero che i tessuti di oggi e le membrane usate per proteggere e garantire una buona termoregolazione corporea a tutti i livelli offrono dei vantaggi, è altrettanto vero che bisogna cucirsi addosso le diverse soluzioni ed accessori dell’abbigliamento. La tecnologia ci mette di fronte tante opzioni diverse tra loro, tutte valide e con finalità precise, ma è fondamentale valutare con attenzione la resa tecnica di ogni singolo accessorio.

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