Viaggiare in bicicletta è diventato il miglior modo per godere del cosiddetto turismo lento. Esplorare, muoversi, fermarsi ad ammirare un paesaggio o una città e ripartire. All’interno delle grandi possibilità che il cicloturismo offre è facile trovare quella che più ci si addice. Il capitolo di oggi lo dedichiamo alla Puglia e all’esperienza della blogger e scrittrice Ilaria Fiorillo.
«L’occasione di pedalare all’interno del territorio pugliese – ci racconta – è nata grazie a una collaborazione con Repower. Mi hanno proposto di viaggiare e unire diversi punti di quella che è la mia regione di origine, dato che sono nata e cresciuta a Foggia. Il mio percorso di studi mi ha portata ad allontanarmi da casa ma questo viaggio mi ha permesso di riscoprire la meraviglia di quella che mi piace chiamare casa. A dire la verità un primo viaggio in Puglia lo avevo fatto nel 2021 ed è stato il primo di una lunga serie. Ero partita da Milano, città in cui ho studiato e nella quale tuttora vivo, e dopo quindici giorni di pedalata sono arrivata a Foggia».

In contrasto all’over tourism
Il contatto con Repower ha permesso a Ilaria Fiorillo di immergersi ancora più a fondo nella sua Puglia. Un modo per scoprire una grande area fino ad allora praticamente inesplorata e che la bicicletta ha saputo farle vivere con spirito diverso.
«Girare in Puglia in bici – continua – mi ha permesso di scoprire nuovi luoghi, ma anche di entrare in contatto con persone fantastiche, le quali mi hanno fatto conoscere diversi aspetti del cicloturismo che mi hanno accompagnata fino ad ora. A Santa Maria di Leuca, ad esempio, in una struttura ricettiva ho avuto modo di parlare con i gestori. Mi hanno raccontato che la Puglia, grazie al cicloturismo, è frequentata tutto l’anno. Sono molti gli stranieri che approfittano di una temperatura mite in autunno e in inverno per pedalare su questo territorio. Tutto ciò mi ha dato la dimensione di quanto la bici, grazie alla sua duttilità, possa essere un mezzo per contrastare il fenomeno dell’over tourism».
Quanti giorni sei stata in Puglia?
Ho pedalato per un totale di cinque giorni, mettendo insieme più o meno 340 chilometri. Non ho mai fatto tappe di una lunghezza esagerata, ma mi sono goduta l’esperienza e i luoghi attraversati. E poi tutti quei chilometri in cinque giorni non sono poi così pochi!
Raccontaci l’itinerario.
Sono partita da Milano e sono arrivata a Ostuni in treno, è una cosa che mi sento di sottolineare perché pensare a un turismo totalmente sostenibile è possibile. Come dico spesso con un po’ di sana pianificazione e spirito di adattamento si può fare tutto. Ho scelto le tappe in base a quello che mi sarebbe piaciuto vedere, a livello paesaggistico e culturale, unendo il tutto con le strutture ricettive disponibili sul territorio.
Cosa hai visitato?
Ho diviso un po’ il viaggio, nella prima parte ho visitato l’entroterra per poi spostarmi sul mare una volta arrivata a Lecce. Proprio nella terza tappa, che da Lecce mi ha portata a Torre dell’Orso, ho dormito in una struttura gestita da due ragazzi che hanno preso il terreno ereditato dal nonno e hanno costruito un posto dedicato ai turisti. Sono entrati nell’orbita di Repower, diventanto una struttura DINAclub. Hanno messo una rastrelliera dedicata alla ricarica delle e-bike e in generale offrono dei piccoli servizi, delle attenzioni, ai cicloturisti. Ad esempio, io la mattina avevo necessità di partire presto, loro mi hanno aperto prima il locale per la colazione.
Che strade hai scelto?
Per disegnare l’itinerario mi sono appoggiata a una guida turistica che avevo già conosciuto in un’altra occasione (a questo link trovate il profilo Komoot di Ilaria Fiorillo per vedere gli itinerari, ndr). Insieme abbiamo scelto il percorso che per lo più era su strade rurali che attraversano le campagne, costeggiate dai classici muretti a secco e dai trulli. Solo parlarne mi fa venire voglia di prendere la bici e tornarci!
E quali borghi ci consigli di visitare?
Uno su tutti Cisternino, molto bello e unico, sulla strada che prosegue si trova anche Locorotondo famosa per i festival estivi e tanto allegra in estate. Quella che non può mancare nel vostro itinerario è la “Città Bianca” ovvero Ostuni, che ha un’atmosfera magica e incantevole. Così come Martina Franca. Un’altro posto da vedere, e nel quale fermarsi a mangiare un pasticciotto (dolce tipico del Salento, ndr) è Lecce. A proposito…
Dicci.
Uscendo da Lecce, in direzione del mare, si prende una ciclabile che passa da Acaia. Si tratta di una città fortificata davvero particolare, una visita non può mancare. A livello naturalistico, nel mio viaggio, avevo inserito la Riserva delle Cesine. Una zona che si può visitare solo a piedi oppure in bici e ricca di animali protetti. A Torre dell’Orso, invece, mi ero fermata per visitare l’area archeologica della Grotta della Poesia. Anche questa merita una visita, soprattutto se siete amanti della natura.
Il tuo tour è finito dove?
A Gallipoli, e da lì sono andata in bici fino a Lecce per prendere il treno e tornare a Milano. La cosa bella della Puglia è che ha più di una città ben collegata con il resto d’Italia.