| 20 Aprile 2024

Berici Climbs, i Colli Berici come non li avete mai… pedalati

Andare in bici attraverso una scogliera corallina a cielo aperto? Non è una favola, sono i Colli Berici, un territorio unico formato da falesie e fossili. Un comprensorio collinare tutto da percorrere, caratterizzato da salite brevi, secche e impegnative che fanno pensare ai muri del Nord e ispirano un ciclismo intenso, eroico, immerso in una natura dalle straordinarie potenzialità. Berici Climbs è un format coinvolgente per esplorare questi luoghi, proprio come farebbe un autentico local, con passione e desiderio di sfida.

E’ stato Matteo Mastrovita a mettere in moto l’esperienza sui Berici
E’ stato Matteo Mastrovita a mettere in moto l’esperienza sui Berici

Come nasce Berici Climbs

Il progetto Berici Climbs ha richiesto quattro anni di impegno e duro lavoro per arrivare al prodotto che conosciamo oggi. Come ogni impresa, ha comportato sforzo, sacrificio ma anche la sua buona fetta di collaborazioni costruttive.

Ma andiamo con ordine e partiamo dall’inizio. La via dei Berici è un evento che – in tre giorni di manifestazione ai primi di ottobre – unisce sport, beneficenza e passione ciclistica. Tocca moltissime tematiche e offre challenge per ragazzini, gare per giovanissimi, convegni sull’alimentazione, ride gravel e mtb. Raccogliendo ogni anno tantissimi ciclisti ed appassionati, è diventata un autentico punto di riferimento per la promozione della cultura e del territorio vicentino. E’ stato questo a spingere Matteo Mastrovita a contattare l’organizzazione per parlare loro di un’idea un po’ folle che gli era balenata per la testa.

«Avevo in mente questa pazzia – racconta Matteo – e ho contattato Angelo Furlan (ex ciclista professionista molto attivo nel vicentino, ndr). Non lo conoscevo di persona, ma gli ho parlato di questo progetto. Lui mi ha incoraggiato, tant’è vero che ora, proprio durante la prossima edizione di La Via dei Berici, verrà premiato il vincitore di un contest di Berici Climbs».

Matteo racconta come tutto sia partito da un’esigenza personale per poi trasformarsi in un sogno collettivo. Da maratoneta, dopo il suo infortunio aveva la necessità di praticare di nuovo attività fisica e la bicicletta sembrava la scelta più ovvia per ricominciare a fare fatica.

«Avevo bisogno di misurarmi con le salite – racconta – e i colli dietro casa sembravano proprio fare al caso mio. Allora ho imparato a scoprire ed apprezzare la bellezza di questi luoghi. Poi ho cominciato a pensare che potevamo valorizzarli ancora di più, farli conoscere al mondo. Mi sono ispirato alla Flandrien Challenge e allo sci ed è nato Berici Climbs».

La mappatura di tutte le salite

Matteo è un manager nel settore fotovoltaico ed è laureato in Scienze Geologiche. Questo gli ha permesso di studiare il suo territorio anche e soprattutto dal punto di vista morfologico. Così come le Dolomiti, anche i Colli Berici sono una ex barriera corallina e la loro particolarità, data la naturale conformazione, è proprio il fatto che possono essere scalati, ma anche “attraversati”

«A livello morfologico – continua – sono molto simili all’Alpe di Siusi o a Plan de Corones. Per questo ho pensato che le salite avrebbero potuto essere classificate alla maniera delle discese sulle piste da sci. Durante il periodo della pandemia, quando non si poteva uscire di casa, ho studiato un algoritmo che tiene conto di pendenza media, altimetria e anche tipologia di asfalto. In base a questo, ho creato dei punteggi per classificare tutte le salite dei colli e, quando mi è stato possibile, sono andato sul campo a confermare la veridicità di quei calcoli».

Per tre anni, dalle 5 alle 9 di mattina, Matteo è uscito in bici per provare le 100 salite dei Colli Berici, per limare gli errori e perfezionare tutti i dettagli di quel meticoloso lavoro.

Ecco i brevetti che saranno assegnati a chi completerà le varie sfide
Ecco i brevetti che saranno assegnati a chi completerà le varie sfide

Le challenge

Il progetto Berici Climbs prevede divertenti sfide aperte tutto l’anno, con la missione di coinvolgere sempre più ciclisti e far loro scoprire questo territorio tutto da pedalare.

La prima – Il Brevetto dei Berici – consiste nel fare più salite possibili in sette mesi. Ci sono tre livelli di brevetti: bronzo, argento e oro. Quest’ultimo è dedicato a chi completa il 100 per cento delle salite: coloro che raggiungeranno questo traguardo importante, verranno anche inseriti nella Wall of Fame di Berici Climbs. A fine concorso, a chi conquisterà uno dei tre badge, verrà rilasciato un diploma personalizzato da stampare ed incorniciare.

Per gli amanti della fotografia e del paesaggio, c’è un concorso speciale – Pedala, Scatta, Sogna – nel quale bisogna scegliere 10 itinerari su 40 proposti e documentare lo scorcio più bello. La foto migliore verrà appunto premiata in occasione de “La Via dei Berici” 2024.

Mentre il portale è gratuito con la possibilità di scaricare liberamente i file gpx di ogni salita, la partecipazione ai contest comprende una quota che verrà interamente devoluta alla fondazione Michele Scarponi. Sport e beneficenza dunque si uniscono ancora una volta in una sfida senza precedenti.

La salita verso Monte Berico è un classico di Vicenza. Quassù arrivò anche il Giro d’Italia
La salita verso Monte Berico è un classico di Vicenza. Quassù arrivò anche il Giro d’Italia

A bici ferma

In ogni uscita in sella che si rispetti, non può mancare una sosta per recuperare le energie. Berici Climbs ha anche una sezione dedicata a questo – reintegra, riposa degusta, regala – con un elenco di luoghi dal sapore prettamente locale dove bere, mangiare e riposarsi.

«Recentemente – aggiunge Matteo – abbiamo anche siglato una convenzione molto interessante con il Golf Club di Brendola, situato nell’angolo Nord Ovest del parco. Proprio come negli USA, vorremmo farlo diventare una sorta di visitor center per dare il benvenuto a chi si prepara a scoprire quest’area con cartine, mappe e tutto l’occorrente per cominciare l’avventura».

Ancora Monte Berico, ma in gravel . Qui è passato il primo mondiale della specialità, tra le Ville Palladiane
Ancora Monte Berico, ma in gravel . Qui è passato il primo mondiale della specialità, tra le Ville Palladiane

Perché partire alla scoperta dei Colli Berici

«Io stesso non mi rendevo conto – ammette Matteo – delle meraviglie che avevo dietro l’angolo. I Colli Berici offrono tantissime aree zen per riscoprire la bellezza di restare immersi nella natura, lontano dall’urbanizzazione. Le salite sono davvero poco frequentate e quasi esclusivamente dedicate alle bici».

Bei panorami, borghi tipici, patrimoni culturali – Vicenza è anche la patria del Palladio – e salite che mettono alla prova l’attitudine da puncheur. E’ facile adesso innamorarsi a distanza di questi luoghi che sono decisamente pronti ad accogliere gli esploratori 365 giorni l’anno.

Tutte le informazioni su Berici Climbs si trovano sul sito ufficiale www.bericiclimbs.com dove è possibile anche iscriversi ai diversi contest.

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