| 9 Luglio 2024

Sulla costa della Lituania, dove non si vive di solo basket…

Negli ultimi giorni da queste parti si è parlato molto della Lituania, a causa dell’ennesima batosta rifilata alla nostra nazionale di basket. Da quelle parti è lo sport nazionale e la successiva eliminazione dalle Olimpiadi è stata vissuta quasi come un lutto del popolo. Il ciclismo non è propriamente al centro dell’attenzione, almeno non quello agonistico. Perché di cicloturisti ce ne sono tantissimi e non potrebbe essere altrimenti considerando la sconfinata bellezza del Paese baltico, dove (come per le altre repubbliche Estonia e Lettonia) le atmosfere del passato sovietico si uniscono a una forte anima europeista e modernista.

L’itinerario proposto, della durata di una settimana, copre la costa del Paese, tra Klaipèda e Nida, evitando quindi il centro lituano e la sua capitale Vilnius (che comunque varrebbe un’espansione del periodo di vacanza per conoscerla più da vicino). Il perché è presto detto: è un itinerario fatto su misura per la passione dei ciclisti, adatto a qualsiasi grado di forma, in grado di soddisfare tutti gli appetiti facendo conoscere un aspetto della Lituania estremamente affascinante ancorché meno “battuto” dalle normali rotte turistiche più concentrate sui grandi centri come la capitale o Kaunas.

Klaipèda, luogo di partenza e arrivo è una bellissima città con un centro storico ricco di luoghi d’incontro
Klaipèda, luogo di partenza e arrivo è una bellissima città con un centro storico ricco di luoghi d’incontro

L’escursione a Dutchman’s Cap

Il totale del viaggio è di circa 250 chilometri con partenza e arrivo a Klaipèda, pedalando nella campagna lituana con un occhio sempre al mare e un altro ai parchi nazionali patrimonio dell’Unesco. Inizialmente da Klaipèda ci si dirige verso Palanga, uno dei principali centri turistici lituani attraversando la foresta di Girulai e il Parco Regionale del Mare, riconvertito dopo che era un’area poligonale militare sovietica. Il vero richiamo di questa porzione è dato dal Dutchman’s Cap, una scogliera affascinante che a molti ricorda simili scorci in Danimarca e Irlanda. Non è un caso se molti di coloro che affrontano questa prima tappa ci aggiungono un bel bagno in mare.

Tornati a Klaipèda ci si dirige verso il piccolo centro di Veivirzenai pedalando nella campagna del Pamarys verso Silute, importante mercato del pesce, con molti caffè e ristoranti. E’ questo il territorio delle cicogne, sede del loro più grande assembramento europeo. Passando per Sveksna è irrinunciabile una visita all’imponente chiesa neogotica di San Giacomo Apostolo.

La bellissima scogliera di Dutschman’s Cap, per molti irrinunciabile meta di una pedalata
La bellissima scogliera di Dutschman’s Cap, per molti irrinunciabile meta di una pedalata

Il paradiso del birdwatching

Ormai la circolazione motorizzata è alle spalle, siamo nel regno delle bici, o magari dei cavalli perché quelle che si attraversano sono importanti ippovie e non mancano incontri con cavalli e cavalieri. Si raggiunge l’isola di Rusné, situata nel Parco Regionale del Delta del fiume Nemunas al confine con la Russia. Da qui è facilmente visibile l’enclave russa di Kaliningrad, ad appena 100 metri di distanza. E’ bellissimo percorrere il perimetro dell’isola in bici, con frequenti avvistamenti faunistici e la visuale delle torri per il birdwatching ma anche del faro del XIX secolo nel porto di Uostadvaris.

Il giorno dopo si va verso Capo Venté, con il suo museo e la stazione ornitologica, approdo europeo per tantissime speciale di uccelli. Il faro precedentemente citato può essere luogo per una visita, dalla sua cima si vedono le dune di sabbia della penisola dei Curoni. Dal porto parte anche un traghetto, perfettamente attrezzato per il trasporto di bici per arrivare a Nida attraversando la laguna. E’ un antico villaggio di pescatori talmente caratteristico da essere stato inserito fra i patrimoni dell’Unesco.

La galleria dell’ambra

Nida merita una sosta approfondita, ha tra l’altro molti luoghi adatti per il soggiorno. E’ considerato uno dei luoghi simbolo del Paese, con la laguna di Curonia da una parte le la fine sabbia delle sue spiagge sul Baltico dall’altra. Dai suoi fondali si estrae la preziosa ambra della quale esiste una stupefacente Galleria da visitare assolutamente. Come anche la residenza estiva dello scrittore Thomas Mann. Inoltre si può anche fare una minicrociera in barca a vela.

Da Nida si ritorna verso Klaipeda lungo la pista ciclabile, ammirando sulle Dune Morte le colonie di aironi cenerini e cormorani, passando per Juodkrante che è un altro villaggio dedito alla pesca, per le spiagge di sabbia dal colore scintillante fino a Smiltyne da dove un traghetto porterà alla fine del viaggio.

Sulla costa lituana spiccano frequenti isole, raggiungibili anche attraverso ponti ciclopedonali
Sulla costa lituana spiccano frequenti isole, raggiungibili anche attraverso ponti ciclopedonali

Varie scelte di viaggio

Le possibilità per affrontare un simile viaggio sono molteplici, molti tour operator offrono soluzioni vantaggiose considerando anche che i costi in Lituania, pur lievitati negli ultimi anni sono ancora competitivi. Ci si può rivolgere al sito ufficiale di viaggi del Paese oppure attraverso tante agenzie specializzate in viaggi cicloturistici, come Biketours o Girolibero. Sarà sicuramente una settimana che resterà impressa nella memoria…

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