Visit Emilia, Duomo di ParmaVisit Emilia, Duomo di Parma

| 23 Ottobre 2025

Nasce Emilia, the Italian Food Valley. Tra Piacenza, Parma e Reggio

Dalla pianura del Po ai colli reggiani, passando per borghi, castelli e strade di campagna. Si chiama “Emilia, the Italian Food Valley”, un itinerario cicloturistico di 360 chilometri che unisce Piacenza, Parma e Reggio Emilia in un viaggio lento tra natura, gastronomia e accoglienza. Il progetto, presentato al recente TTG di Rimini, è stato ideato da Visit Emilia, la Destinazione Turistica della Regione Emilia-Romagna, e si prepara a diventare pienamente operativo nel 2026.

Da sinistra: Simone Fornasari, Davide Cassani, Simonetta Bettio di Itinera Bike e Pierangelo Romersi al TTG di Rimini
Da sinistra: Simone Fornasari, Davide Cassani, Simonetta Bettio di Itinera Bike e Pierangelo Romersi al TTG di Rimini

Un servizio a tutto tondo

«Questo percorso – ci spiega Pierangelo Romersi, direttore di Visit Emilia – nasce dal desiderio del nostro Presidente, Simone Fornasari, di costruire un prodotto turistico esperienziale che possa essere vissuto in autonomia ma anche con tutti i servizi di supporto. L’idea è quella di offrire un viaggio in bici completo, con possibilità di prenotare pernottamenti, trasporto bagagli, assistenza tecnica e noleggio biciclette».

Un’esperienza che mette insieme organizzazione, accoglienza e autenticità, pensata per chi cerca emozioni vere e contatto con il territorio.

Visit Emilia, ciclista donna in e-bike
La proposta punta a fornire ai cicloturisti un servizio a 360 gradi: dal noleggio bici al trasporto bagagli
Visit Emilia, ciclista donna in e-bike
La proposta punta a fornire ai cicloturisti un servizio a 360 gradi: dal noleggio bici al trasporto bagagli

Puntare sui cicloturisti europei

Il tracciato attraversa le tre province emiliane seguendo un andamento prevalentemente pianeggiante, con tappe giornaliere pensate per pedalare senza fretta. Da Piacenza a Reggio Emilia, passando per Parma (in apertura il suo Duomo, foto di Nicola Errichiello), l’itinerario collega borghi storici, castelli e abbazie, toccando le aree simbolo dell’enogastronomia locale: dai territori del Parmigiano Reggiano alle colline dei vini dei colli piacentini, fino alla terra del Culatello di Zibello. «Abbiamo voluto costruire un progetto che unisse la cultura del territorio alla sua identità più profonda – aggiunge Romersi – quella legata al cibo, all’accoglienza e al paesaggio rurale».

La realizzazione tecnica del progetto è affidata al tour operator Itinera Bike & Travel, con cui Visit Emilia ha avviato una collaborazione mirata soprattutto al mercato internazionale. L’obiettivo è intercettare il crescente interesse dei viaggiatori stranieri per i percorsi ciclabili italiani.

«Ma oltre agli stranieri ci rivolgiamo anche agli italiani – aggiunge Romersi -. Anche se noi riteniamo che i nostri connazionali siano perlopiù stimolati dalla proposta: l’italiano è un po’ più portato a farsi i tour in autonomia. Tuttavia, nel nostro caso, troverà una proposta che potrà acquistare oppure imitare nel senso di pianificazione del proprio viaggio». 

Una settimana tra cibo e castelli

Il percorso utilizza tratti di ciclovie già esistenti, come gli argini del Po e la Food Valley Bike, con l’intento di creare una rete continua e facilmente accessibile. Ogni giorno si percorreranno circa sessanta chilometri, con soste in cantine, frantoi, aziende agricole e piccoli ristoranti. Lungo la via sono previsti punti di assistenza, strutture ricettive bike-friendly e un’app con tracce Gps per accompagnare il cicloturista in ogni tappa. E non mancheranno punti di ricarica per le e-bike.

«L’itinerario – conclude Romersi – ha una duplice chiave di lettura. Da una parte, come detto, c’è l’enogastronomia. Dall’altra ci sono i castelli. Basti pensare che le tre province sono caratterizzate da una quarantina di castelli storici, visitabili. Un viaggio in cui il cicloturista potrà passare non un weekend, ma una settimana. Proposte di questo tipo ci sono già nelle principali direttrici europee del cicloturismo o in alcuni luoghi in Italia del nord tipo il Lago di Garda. E quindi abbiamo voluto porre anche l’Emilia in quest’ottica di essere una delle mete per una vacanza in bicicletta».

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