| 4 Agosto 2025

Stelvio Epic Rides: una collezione, un’idea di vacanza…

Le epiche salite del Giro d’Italia hanno trovato una loro collocazione estiva legata al turismo. Nasce infatti Stelvio Epic Rides, qualcosa di unico che nelle intenzioni degli organizzatori dovrà dare una veste nuova al cicloturismo, sposando la voglia di trascorrere una vacanza diversa dal solito a un obiettivo iconico: scalare le 10 salite più famose del comprensorio di Bormio. Senza l’assillo del cronometro, sfidando unicamente se stessi, collezionando esperienze uniche fino a poter dire “io ce l’ho fatta”…

La sfida dello Stelvio Epic Rides consiste nella scalata di 10 salite spesso protagoniste al Giro d’Italia (foto Enrico Pozzi)
La sfida dello Stelvio Epic Rides consiste nella scalata di 10 salite spesso protagoniste al Giro d’Italia (foto Enrico Pozzi)

Non c’è l’assillo del cronometro

L’idea di base è quella non solo di dare un valore al patrimonio ciclistico della zona, immancabile protagonista di ogni edizione della corsa rosa, ma anche di dare un’opportunità nuova a chi vuole scegliersi una vacanza diversa, sfruttando la bella stagione ma anche cercando di trovare refrigerio ad alte quote in compagnia della propria bici. Gli scenari naturali vengono esaltati nel periodo scelto, ma soprattutto nella modalità, potendone apprezzare ogni singolo tratto, affrontando ogni salita come un confronto personale e un momento di crescita, superando i momenti difficili, le paure, ripercorrendo a proprio modo le gesta dei grandi del pedale.

Tutto passa attraverso le tre salite che hanno fatto la storia del ciclismo: Stelvio, Gavia e Mortirolo. Tre asperità uniche, diversissime fra loro. Innanzitutto lo Stelvio, quella montagna che tutti prima o poi vogliono affrontare, essendo nel mito ciclistico quello che l’Everest è in quello alpinistico. 40 tornati, oltre 21 chilometri da superare per un dislivello di 1.533 metri con una pendenza media del 7,1 per cento.

Il Gavia è per molti il vero “mostro”, per il suo mix di lunghezza e dislivello (foto Fabio Sandrini)
Il Gavia è per molti il vero “mostro”, per il suo mix di lunghezza e dislivello (foto Fabio Sandrini)

Una scalata da fare all’alba

I professionisti dicono che non è più lo spauracchio di una volta, infatti nelle ultime edizioni in cui è stato inserito nel circuito non è stato più risolutivo, ma a chi l’affronta senza l’assillo del cronometro o della sfida con altri è sempre capace di regalare emozioni uniche. Un consiglio? Affrontarlo di primo mattino, quando l’alba illumina le vette circostanti e lo spettacolo è talmente abbagliante che tanti si fermano, non per la fatica, ma per ammirare quel che li circonda, magari immortalandolo in una foto.

Poi c’è il Gavia con i suoi 25,6 chilometri per circa 1.400 metri di dislivello. Quella montagna dove anche d’estate può capitare di pedalare verso la cima vedendo ancora qualche scampolo di neve, quella stessa neve che avvolse la montagna e i corridori al Giro del 1988, rendendo quell’edizione con la vittoria dell’americano Andy Hampsten leggendaria. Il Gavia non ha perso nulla del suo fascino né delle sue difficoltà, con un connubio di bellezza e difficoltà che mette alla prova qualsiasi capacità.

Andy Hampsten coperto di neve durante la scalata del Gavia (foto Passogavia.it)
Andy Hampsten coperto di neve durante la scalata del Gavia (foto Passogavia.it)

Il Mortirolo, spauracchio per tanti pro’…

Il Mortirolo è più breve, appena 12,5 chilometri ma non per questo più abbordabile, anzi. 1.300 metri di dislivello ma pendenze medie oltre il 10 per cento con punte al 18, quando è inserito nel Giro d’Italia non sono pochi i professionisti che imprecano… Superarlo per tanti rappresenta una conquista, come toccare il mappamondo di Capo Nord…

In Valtellina però c’è anche tanto altro e per questo lo Stelvio Epic Rides è stato concepito, per valorizzare anche altre salite. Ad esempio la Strada dei Forni da Santa Caterina Valfurva che porta ai 2.176 metri del Rifugio Forni con punte di pendenza del 20 per cento offrendo spettacolari vedute del più esteso ghiacciaio vallivo d’Italia, dove l’orizzonte è costellato da ben 13 vette. Oppure la salita ai laghi di Cancano che in agosto è diventata anche una classica del podismo. Sono 9,1 chilometri con bellissimi paesaggi alpini uniti agli specchi d’acqua visti dall’alto. O ancora la scalata del Passo della Forcola (23.314 metri), accesso verso il confine svizzero da Livigno.

Il bellissimo trofeo che andrà a chi completerà la collezione
Il bellissimo trofeo che andrà a chi completerà la collezione

Quando Cunego mise in fila tutti

A completare la “collezione” ci sono la salita a Bormio 2000 (9 chilometri, 700 metri), teatro dell’impresa di Cunego al Giro 2004. L’ascesa al Forte di Oga (7,3 chilometri per 543 metri) con passaggio anche al baluardo della Grande Guerra con vista panoramica tutta intorno. La salita di Monte con 490 metri di dislivello che porta a 1.612 metri in mezzo ai boschi ammirando dalla cima la spettacolare conca di Bormio. L’ascesa da Le Prese a Fumero, di 6 chilometri per 500 metri in mezzo alla natura attraversando il paese di Frontale.

Questo il teatro della sfida, vediamo ora le regole per affrontarla: per raggiungere l’obiettivo bisogna superare almeno 9 delle 10 salite nell’intero arco dell’anno solare, senza limitazioni nel tipo di bici da usare. Per convalidare ogni salita, serve la propria fotografia con gli speciali totem Stelvio Epic Rides posti in cima a ogni salita, condividendo anche la traccia GPX. Completando la collezione, si potrà richiedere all’Info Point di Bormio il premio consistente nell’Explorer Challenge, un trofeo realizzato dall’artigiano locale Rasiga-Lab.

Lunghezza limitata ma punte di pendenza davvero al limite: questo è il Mortirolo (foto Enrico Pozzi)
Lunghezza limitata ma punte di pendenza davvero al limite: questo è il Mortirolo (foto Enrico Pozzi)

Un kit speciale offerto da Santini

L’iscrizione va effettuata preventivamente sull’apposito sito web scegliendo fra tre livelli di prezzo differenziati dal gadget, costituito da un capo Santini Cycling Wear realizzato appositamente. Si va dai 35 euro con calza tecnica ai 60 con maglia personalizzata fino agli 80 euro a fronte dei quali si riceverà il completo kit tecnico Santini dedicato alla Stelvio Epic Rides e non in vendita. Il kit si ritira all’info point. La sfida ha inizio, senza limiti di tempo e questa volta è proprio il caso di dire che non conta tanto il viaggio, quanto la meta…

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