| 19 Maggio 2025

Sunflowers European Tour, 6.000 km per un’Europa solidale

La bici non è solo un mezzo sportivo, di svago o di trasporto. Può anche essere uno strumento di indagine conoscitiva. Il prossimo 3 giugno, dal Monumento alle Scoperte di Belém a Lisbona, simbolo dell’apertura dell’Europa al mondo, prenderà il via il Sunflowers European Tour, un viaggio in bici da corsa di oltre 6.000 chilometri attraverso dieci paesi, che si concluderà il 16 luglio ad Atene. A compiere questa impresa sarà Massimiliano Porcelli, presidente della Cooperativa Sociale Utopia 2000, realtà umbra con sede a Bevagna, da anni impegnata in progetti di inclusione, sostenibilità e innovazione sociale. L’obiettivo del tour è raccontare un’Europa diversa, fatta di esperienze locali che promuovono il bene comune e valori come la solidarietà, la giustizia e la cooperazione.

In occasione del Girasoli Tour del 2021 Porcelli ha percorso 3.500 km lungo tutta la Penisola
In occasione del Girasoli Tour del 2021 Porcelli ha percorso 3.500 km lungo tutta la Penisola

Il dibattito sull’Europa

Porcelli, originario del Lazio ma umbro d’adozione da oltre dodici anni, spiega le radici di questo progetto: «Nel 2021, con il Girasoli Tour (foto apertura, ndr), abbiamo cercato di promuovere realtà e organizzazioni che, al di là della loro natura profit o non profit, avessero come orizzonte il bene comune. Ora portiamo questa ricerca in Europa, in un momento in cui il dibattito sull’identità e il ruolo del continente è più che mai cruciale». Porcelli non lo dice ma lo diciamo noi: il dibattito è anche quello sul riarmo o meno. Sunflowers European Tour non pretende di offrire risposte semplici a problemi geopolitici complessi, ma si propone di osservare l’Europa attraverso le competenze di Utopia 2000: economia sociale, inclusione, sostenibilità e cultura collettiva. «Ci sentiamo competenti in questo settore e vogliamo verificare se esiste un’Europa che meriti di essere chiamata tale nel nostro ambito», aggiunge.

Ex giocatore di basket, Porcelli ha scoperto la passione per la bicicletta come disciplina adatta all’età matura, ma anche come strumento di osservazione e ispirazione. «Quando cominci a pedalare, le suggestioni che ti danno i panorami, le strade, l’osservazione lenta, si connettono immediatamente con le idee progettuali del nostro lavoro» racconta. Oggi si allena con un personal trainer, seguendo un regime alimentare severo e noi lo chiamiamo proprio al termine di un allenamento in bici e prima della sessione in palestra. «La bicicletta è la nostra metafora: lentezza, ascolto, contatto con il territorio. E’ il mezzo che ci permette di raccontare un’Europa più vicina, più giusta e più possibile» afferma.

Ora si allena nella sua Umbria, qui siamo nei boschi intorno a Spello e al Monte Subasio
Ora si allena nella sua Umbria, qui siamo nei boschi intorno a Spello e al Monte Subasio

Tappa a Verona il 25 giugno

Il tour toccherà Portogallo, Spagna, Francia, Italia, Slovenia, Croazia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Albania e Grecia, con tappe dedicate a realtà locali che incarnano i valori dell’inclusione e della sostenibilità. In Spagna, a Osuna, il 5 giugno, si terrà l’avvio ufficiale della valutazione scientifica dell’impatto sociale curata da Raiz Impact Lab, mentre a Madrid, il 9 giugno, Utopia 2000 parteciperà a un convegno internazionale sulla discriminazione di genere.

Successivamente, in Francia, dal 18 al 23 giugno, Porcelli visiterà cooperative di comunità e progetti di edilizia partecipata tra Montpellier, Marsiglia e Nizza. In Italia, il 25 giugno, il tour farà tappa a Verona, dove saranno visitati Spazio Forte Santa Caterina, Villa Buri e Gardafarm, esempi di inclusione che si fa territorio.

Massimiliano Porcelli (a sinistra) alla Fiera del Cicloturismo di Bologna ha visto premiato il documentario “Tutto quello che sarà”
Massimiliano Porcelli (a sinistra) alla Fiera del Cicloturismo di Bologna ha visto premiato il documentario “Tutto quello che sarà”

Un nuovo documentario

Per farsi un’idea può essere utile vedere il film-documentario scaturito dal Girasoli Tour di 4 anni fa, “Tutto quello che sarà”, del regista Renato Chiocca. Quest’ultimo dirigerà un nuovo documentario cinematografico sull’esperienza del Sunflowers European Tour. In più lo stesso Porcelli scriverà il libro illustrato “La mia Europa”. In ultimo, ci sarà persino una valutazione scientifica dell’impatto sociale. «Abbiamo voluto unire la forza delle immagini, la profondità della parola scritta e il rigore della ricerca per dare voce a un’Europa che spesso non fa notizia», spiega Porcelli.

Non è un caso che questo progetto nasca in Umbria, terra di San Francesco e San Benedetto, simboli di un’economia centrata sull’essenziale e sulla fraternità. «E’ da queste radici che prendiamo forza per costruire un’Europa che si può ancora immaginare pedalando, condividendo, cooperando. Andremo ad unire piccole realtà che non si conoscono e magari creare una rete tra di esse».

Sunflowers European Tour 

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