| 4 Maggio 2024

Taranto e la via del riscatto. I fumi dell’Ilva sono un brutto ricordo…

Biciclette e Taranto. E’ inutile nasconderlo: per l’opinione comune sono ancora due cose in antitesi. Quando si pensa alla città pugliese, il pensiero va subito agli stabilimenti dell’ex Ilva, alle immagini e ai racconti di una città affumicata, soffocata, schiacciata dal moloch industriale. Figurarsi pensare a ciclisti che girano per la città. Pochi, troppo pochi sanno che queste immagini sono ormai un puro e semplice pregiudizio perché la realtà è ben altra.

L’immagine della città è legata a doppio filo all’Ilva, sede di lavoro per molti abitanti
L’immagine della città è legata a doppio filo all’Ilva, sede di lavoro per molti abitanti

Una città sempre più ciclabile

Taranto sta lentamente ma progressivamente diventando una città sempre più ciclabile, perché sempre più pulita. Ma quando si considera il punto di partenza, bisogna procedere in due direzioni parallele: una riguarda la fattibilità, che concerne la messa a regime dell’industria, la sua ristrutturazione in termini di minor impatto ambientale. L’altra concerne l’immagine stessa della città, la sua promozione popolare. Anche verso il mondo degli appassionati delle due ruote.

Giuseppe Murciano da anni si batte per dare di Taranto un’immagine diversa, legata alla bici, frutto della sua passione per la storia e del suo amore per la città. Dal 2015 organizza la Marathon degli Spartani, manifestazione agonistica di mountain bike che un paio d’anni fa è stata anche campionato nazionale Uisp e che ogni anno porta svariate centinaia di appassionati a pedalare sulle strade e i sentieri tarantini, ricalcando proprio quei percorsi battuti dagli Spartani al loro sbarco in Puglia, quando fondarono l’allora Taras.

Giuseppe Murciano, presidente dell’Mtb Taranto Bikers organizzatore della Marathon degli Spartani
Giuseppe Murciano, presidente dell’Mtb Taranto Bikers organizzatore della Marathon degli Spartani

Piste ciclabili in aumento

«Noi abbiamo proceduto proprio di pari passo con l’evoluzione della città – racconta Murciano – L’Amministrazione Comunale da anni ha posto tra i suoi impegni anche quello di dotare la città di piste ciclabili e una diversa regolamentazione del traffico, ma non è semplice. Qui anche togliere un parcheggio per far passare un percorso per le due ruote scatena malumori. E’ un lavoro lento, quello della riconversione culturale della cittadinanza ma ci si arriva e noi nel nostro piccolo credo che diamo una mano».

A Taranto si vede ora gente girare in bicicletta? «Sì, sempre di più. Certo, non siamo come una realtà del nord o di una regione dove c’è una cultura ciclistica radicata nel tempo, ma pian piano le cose stanno cambiando anche qui. Io sono convinto che nel tempo la bici diventerà anche a Taranto un mezzo di spostamento quotidiano, anche perché la città ha una dote dalla sua: è costruita su un territorio pianeggiante e con i nuovi mezzi a disposizione, vedi le bici a pedalata assistita, ci sono maggiori possibilità di godersela».

I dintorni di Taranto sono ricchi di percorsi ciclabili, verso il mare e non solo
I dintorni di Taranto sono ricchi di percorsi ciclabili, verso il mare e non solo

«Chi viene poi ci torna…»

Qual è la percezione che la gente ha di Taranto, considerando soprattutto chi viene da fuori? «Noi alla nostra gara abbiamo ospitato spesso biker provenienti da ogni regione d’Italia e posso dire che tanti sono poi tornati, per scoprire territori sempre nuovi nei dintorni della città. Molti ripercorrono il tracciato della gara affrontando la Città Nuova nella prima parte e quella Vecchia nella seconda, andando così a scoprire con più calma autentici gioielli come il Castello Aragonese.

«Attraverso la gara molti hanno anche scoperto che la qualità dell’aria di Taranto è ben diversa da quel che si pensa. L’Ilva è sotto controllo, è stato fatto tanto per il contenimento e lo smaltimento del minerale gassoso tanto che appena escono fumi particolari, la produzione viene fermata. L’aria è limpida, in qualsiasi zona della città per quanto possa esserla in una città grande dove la circolazione stradale è ancora preminente e qui l’utilizzo della bici può, anzi deve essere una chiave di volta. Molti rimangono stupiti e ce lo dicono».

Un mare limpidissimo

La Marathon è stata negli anni un ottimo veicolo pubblicitario, ma anche un mezzo promozionale per il turismo: «Abbiamo sempre ricevuto commenti straordinari legati alla città, al suo mare limpidissimo – anche questo per molti una sorpresa rispetto a quel che pensavano – ma anche alle sue bellezze storiche. Le radici spartane della città sono ancora davanti agli occhi di tutti, per saperne di più una visita al Museo è d’obbligo».

L’importanza di un evento sportivo come mezzo di propaganda è evidente a Taranto, dove tutta la città si mette ogni anno a disposizione della corsa, basti pensare che il suo quartier generale, sede di partenza, arrivo e di tutti i servizi è posto in uno scenario ampio quale l’Ippodromo Paolo VI.

La Marathon degli Spartani esiste dal 2015 e ha avuto il merito di sdoganare il ciclismo a Taranto
La Marathon degli Spartani esiste dal 2015 e ha avuto il merito di sdoganare il ciclismo a Taranto

Escursioni e gite a cavallo

«E’ un po’ distaccato dalla città proprio per dare la maggiore e è più comoda accoglienza possibile influendo sul traffico stradale in misura estremamente contenuta – spiega Murciano – Ma c’è anche altro: chi viene per accompagnare i propri cari a gareggiare ha l’opportunità di fare gite a cavallo oppure di seguire la gara attraverso una navetta che porta alla città vecchia, così consentiamo davvero a tutti di scoprire Taranto, di guardarla nella sua realtà.

«Ma non solo: c’è anche la possibilità di effettuare gite in catamarano e ammirare i delfini, sì i delfini che da qualche anno sono tornati nel Mar Grande dove hanno stabilito il loro habitat. E’ un’esperienza unica, è forse la più bella risposta a chi pensa ancora a Taranto come a una città grigia. Basta salire su una bici per capire che non è così…».

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