Nel cuore delle Prealpi venete, tra le valli e i rilievi della Provincia di Vicenza, nasce un circuito di eventi gravel capace di unire sport, scoperta e cultura locale. Si chiama IP365 Into Prealps: dodici appuntamenti all’anno, uno al mese, con il comune obiettivo di valorizzare le aree meno conosciute attraverso il cicloturismo. Il prossimo evento in programma? Il Tonezza Gravel, fissato per il 10 agosto prossimo.
Un progetto di sviluppo sostenibile, nato da un’idea di B&C, realtà vicentina guidata da Roberto Pellizzari e Daniele Barausse, che crede fermamente nella bici come strumento di promozione territoriale. E’ un calendario aperto a tutti, dove la fatica si fonde con il piacere di pedalare senza tempo, immersi nella natura e nella storia.

Tonezza Gravel
Il Tonezza Gravel è molto più di un evento ciclistico. Non prevede classifiche né cronometraggio come le altre undici tappe del resto. L’unico obiettivo è vivere un’esperienza autentica sulle strade bianche che circondano Tonezza del Cimone, piccolo comune montano a 1.000 metri di quota, affacciato sulla Val d’Astico e collegato al più noto Altopiano di Asiago tramite l’altopiano dei Fiorentini (qui una preview video).
«Tonezza Gravel – dice Barausse – si articola su un percorso di circa 40 chilometri e 1.000 metri di dislivello, accessibili anche ai meno esperti, con partenza e arrivo nel centro del paese. E’ pensato per offrire una giornata di ciclismo rilassato, ma non per questo banale. Si parte tutti insieme e in cima alle salite ci si attende. Questo anche per esaltare il lato social di questa “social ride appunto”. E poi per arrivare tutti insieme ai ristori, ci sono anche delle guide che seguono i vari gruppetti che inevitabilmente si creano. Al ritorno invece se qualcuno ha più fretta può anche andare per conto suo. Noi infatti diamo una traccia così che tutti possano essere liberi».
Single track (fattibili) e salite non mancano, così come i panorami mozzafiato e le sorprese lungo la strada. Il format è quello che ormai contraddistingue tutti gli appuntamenti del circuito IP365. «Abbiamo ristori con prodotti locali – riprende Barausse – accoglienza calorosa, spirito di condivisione».
Provincia di Vicenza, andiamo…
Pedalare a Tonezza significa entrare in un territorio di confine, fatto di storia, silenzi e natura ancora decisamente pura. La vicinanza con l’Altopiano dei Sette Comuni si percepisce nei paesaggi, nella parlata e nell’architettura. Senza contare che le Piccole Dolomiti (meno note di quanto siano belle) non sono poi così lontane. Ma qui la montagna ha un volto più selvatico, meno battuto, quasi nascosto.
Le strade sterrate salgono tra i faggi e i larici, attraversano antichi pascoli e si aprono su scorci che raccontano secoli di pastorizia e guerre di frontiera. E’ un luogo che chiede tempo, che regala emozioni a chi sa coglierle con calma. Daniele Barausse e il team di B&C hanno scelto Tonezza proprio per questo: «Tonezza, così come molte altre località del circuito rappresentano un pezzo di Veneto autentico, ancora lontano dai flussi turistici di massa, eppure dotato di una forte identità. Il Tonezza Gravel, così, diventa un’occasione per riscoprire un angolo di provincia dove la bici può essere il mezzo perfetto per rallentare e osservare. Un territorio che vive e respira, pronto ad accogliere chi arriva con curiosità e rispetto».
«Per dire arriveremo fino a Passo Coe e da lì alla base militare di Tugno. Questa era una vecchia base missilistica della Nato. Oggi è dismessa, ma anziché essere abbandonata come succede nell maggior parte dei casi è stata convertita a museo. Si possono osservare i radar che girano, le vecchie strumentazioni. L’obiettivo della nostra ride è quello di arrivarci e visitarla tutti insieme. E’ questo visitare, questo scoprire che differenzia le nostre pedalate dagli eventi in cui magari centinaia e centinai di persone partono alla francese e vanno, ma poi non vivono, né conoscono il territorio nel vero senso della parola. No, il nostro format è diverso».
Into Prealps 356: format leggeri
E parliamo proprio di questo format. Nessun evento di massa, costi contenutissimi, percorsi super accessibili e contatto strettissimo con il territorio. Già ma come? Numero di partenti che oscilla dalle 40 alle 60 unità, ristori con prodotti locali offerti da Campagna Amica, visite in malga o in agriturismo per scoprire la filiera di quel prodotto, sosta ai musei, pedalate in compagnia.
Il circuito IP365 Into Prealps nasce con l’idea di costruire un calendario di eventi capaci di stimolare l’economia locale e promuovere uno stile di vita attivo e sostenibile. Ogni appuntamento valorizza una porzione diversa delle Prealpi vicentine, spaziando dalle colline alle montagne, dalle valli alle alture, passando per i Colli Berici.
Il format dunque è semplice e collaudato: ogni evento propone un percorso gravel, una logistica curata ma leggera, e soprattutto dei ristori che sono vere tappe gastronomiche a chilometro zero. Salumi, formaggi, miele, vini e dolci locali vengono offerti ai partecipanti per raccontare il territorio anche attraverso il gusto.
IP365 dunque non è una gara, ma un cammino ciclistico condiviso. Nel 2025 saranno dodici gli eventi previsti, distribuiti uno al mese, per permettere a tutti di vivere le stagioni in sella. «Con un appuntamento al mese – spiega Barausse – l’eco delle nostre social ride non si esaurisce in pochi giorni, quelli prima e quelli dopo l’evento, ma se ne parla tutto l’anno e questo piace ai nostri sponsor. Da qui quel 365, come i giorni dell’anno.
«Non solo, ma quel che lasciamo sul territorio tende a restare. Faccio un esempio. Noi lasciamo la traccia dei percorsi e notiamo che il weekend successivo la gente vi ritorna: o sono gli stessi che vi hanno pedalato la settimana prima o sono gli amici a cui i partecipanti hanno dato la traccia e per passaparola vengono a pedalare in quelle zone, colpiti dai racconti entusiasti dei loro amici».
Iscrizioni semplici, emozioni garantite
Uno dei tratti distintivi di IP365 è la volontà di rendere il gravel accessibile a tutti. I percorsi sono studiati per offrire più opzioni, dai tracciati brevi e scorrevoli alle varianti più impegnative. Ma non ci sono mai tratti pericolosi o troppo tecnici: il gravel, in questa chiave, diventa un ponte tra cicloturismo e avventura, capace di accogliere sia il neofita che il pedalatore esperto.
«La bici gravel – spiega Barausse – senza dubbio è quella più usata, ma ciò non toglie che ci siano ciclisti anche con le e-bike, con le mtb, specie nelle tappe in montagna, o persino con le vecchie 26″ di una volta. Noi accogliamo tutti. IP365 è un invito per tutti». A Tonezza, per esempio, si pedalerà su sterrate ben battute, sentieri forestali e vie panoramiche, con un’altimetria variabile ma sempre gestibile».
Sono previsti anche dei gadget regalo: un buff dopo tre prove a cui si aggiunge un cappellino dopo sei e una maglia di lana merinos dopo nove.
«Le iscrizioni – conclude Barausse – costano 10 euro al primo evento. Ma di questi 10 euro, 6 sono per la quota associativa alla nostra B&C Ssd. Dopodiché si paga 5 euro a tappa. Una quota simbolica, ma che ci siamo resi conto essere necessaria. Lo scorso anno con l’iscrizione gratuita c’erano tanti iscritti, ma pochi partecipanti. Quei 5 euro in qualche modo responsabilizzano l’iscritto. E su 50 registrati di certo il giorno dopo ce ne sono 48 al via. Nel vecchio modo bastava che la sera si fosse fatto un po’ più tardi o una nuvoletta all’orizzonte per desistere. Per ora siamo davvero contenti come stanno andando le cose».