| 10 Marzo 2025

Parliamo del Chianti, bandiera di un territorio e vino dei ciclisti

Se siete tra gli amanti del vino, avrete sicuramente avuto l’occasione di degustare un calice di Chianti, uno dei vini italiani più rinomati, simbolo dell’eccellenza enogastronomica toscana (in apertura, immagine Castello di Radda). Il territorio di origine di questo nettare divino si espande tra le città di Firenze e Siena, un paradiso per i ciclisti, che anche se con fatica, possono pedalare in tutta tranquillità su e giù per le colline percorrendo delle tranquille strade bianche. Durante lo scorso weekend, Siena è stata teatro della prestigiosissima classica di ciclismo professionistico La Strade Bianche e dell’omonima Gran Fondo, quindi quale miglior occasione di raccontarvi qualcosa in più su questo vino? 

In qualità di nutrizionista non posto esimermi dal ricordare che il consumo di alcol deve essere limitato. L’abitudine a consumarne anche piccole quantità, come un calice o due a settimana, può infatti nuocere alla salute. Detto ciò, in occasioni speciali, come il weekend delle Strade Bianche a Siena, o una pedalata fuori porta in queste zone, sorseggiare un calice di Chianti può arricchire l’esperienza culturale e culinaria.

Nel weekend appena concluso, la zona delle Strade Bianche è stata il teatro di gare dei pro’ e della Gran Fondo omonima
Nel weekend appena concluso, la zona delle Strade Bianche è stata il teatro di gare dei pro’ e della Gran Fondo omonima

Caratteristiche del Chianti

Il Chianti è un vino rosso prodotto principalmente nell’omonima regione in Toscana. Esistono due denominazioni principali: il Chianti e il Chianti Classico. Quest’ultimo gode della certificazione europea di qualità DOCG. Essa ne certifica la provenienza (è prodotto in una zona storica ben definita sul disciplinare), la composizione (con almeno 80% di uva Sangiovese) ed altre importanti caratteristiche di produzione che ne influenzano il risultato qualitativo finale. Esistono inoltre differenti tipologie di Chianti Classico a seconda del tempo di affinamento e della gradazione alcolica. Quello di Annata, affinato per 12 mesi. Il Riserva, per minimo 24 mesi di cui 3 in bottiglia. E il Gran Selezione, con minimo 30 mesi di affinamento e una complessità aromatica sicuramente superiore.

In generale nel Chianti, il vitigno predominante è il Sangiovese, che conferisce al vino le sue caratteristiche distintive. Un colore rosso rubino intenso, con profumi floreali di viola mammola, accompagnati da aromi di frutti di bosco e accenni speziati di tabacco, cuoio e pepe nero, soprattutto nelle versioni affinate più a lungo. Al palato è equilibrato, con tannini morbidi e un’acidità vivace che lo rende fresco e versatile negli abbinamenti gastronomici, sposandosi con piatti a base di arrosti e selvaggina, tipici della tradizione toscana.

La leggenda del Gallo Nero

Se pensate di offrire del Chianti ai vostri ospiti, dovete assolutamente raccontare la leggenda del Gallo Nero, simbolo del Consorzio Vino Chianti Classico.

La storia narra che, nel Medioevo, le città di Firenze e Siena fossero in conflitto per il controllo del territorio del Chianti. Per porre fine alle dispute, decisero di affidarsi a una gara. Al canto del gallo, due cavalieri sarebbero partiti dalle rispettive città e il punto d’incontro avrebbe segnato il nuovo confine.

I fiorentini scelsero un gallo nero e lo tennero a digiuno, così che cantasse prima dell’alba, mentre i senesi scelsero un gallo bianco che nutrirono in abbondanza perché cantasse più forte. Grazie a questo stratagemma, il fiorentino partì in anticipo e i due cavalieri si incontrarono ad appena 12 chilometri da Siena, permettendo a Firenze di ottenere la maggior parte del territorio conteso. Da allora, il Gallo Nero è divenuto il simbolo del Chianti Classico, rappresentando l’astuzia e la passione dei viticoltori locali, e permettendo al consumatore di riconoscere l’autenticità del prodotto. 

La regione dei vigneti del Chianti si estende tra Firenze e Siena (foto Relais Riserva di Fivizzano)
La regione dei vigneti del Chianti si estende tra Firenze e Siena (foto Relais Riserva di Fivizzano)

Attenti alle contraffazioni

Considerata l’elevata richiesta di Chianti, anche all’estero, purtroppo ne esistono anche delle contraffazioni. Oltre al simbolo del Gallo Nero, per assicurarsi di acquistare il vino autentico è importante verificare che sia presente la fascetta di Stato con l’indicazione DOCG e acquistare da rivenditori affidabili o direttamente presso le cantine produttrici, per ridurre il rischio di incorrere in prodotti contraffatti.

In conclusione, il Chianti rappresenta non solo un’eccellenza enologica, ma anche un patrimonio culturale ricco di storia e tradizione. Per questo si può valutare di fare uno strappo alla regola, degustandone un calice, magari a fine di una bella pedalata nei territori Senesi in compagnia, unendo così la convivialità ad un’esperienza sensoriale unica

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