| 20 Maggio 2025

La Rotta dei Due Mari, idea accattivante per un weekend di relax

Un elmo da oplita greco: è questo il logo della Rotta dei Due Mari. Stradine tra muretti a secco, uliveti e colline dolci… avrete capito che siamo ancora una volta in Puglia. Questo itinerario è uno dei più in rampa di lancio tra quelli italiani.

Il motivo? E’ presto detto. Non è un percorso difficile, è molto bello, si mangia benissimo e ha una distanza che non è estrema. In bici si può fare anche in una sola giornata... Perché a volte è anche giusto proporre escursioni che non siano estreme, ma rilassanti. In cui la bici è benessere.

La traccia della Rotta dei Due Mari (immagine Crispiano Turismo)
Il percorso della Rotta dei Due Mari (immagine Crispiano Turismo)

Si parte dall’Adriatico…

Il percorso va da Polignano a Mare a Conversano. Da qui, il tracciato della Rotta dei Due Mari si allunga per circa 90 chilometri (ma con alcune piccole variazioni si può arrivare anche a 130 km) fino a Taranto, tagliando in diagonale la Puglia più autentica.

I primi chilometri scorrono tra ulivi secolari e strade bianche, nel silenzio della campagna e tra i profumi della macchia mediterranea. Il fondo è misto, ideale per le e-bike o le bici gravel, ma adatto anche a chi vuole pedalare con calma, senza fretta.

Il primo grande punto di interesse è rappresentato dalle Grotte di Castellana, che meritano una deviazione e una visita. Un mondo sotterraneo di stalattiti, colori e silenzi profondi che regala emozioni inaspettate. Dopo Castellana, il percorso si addentra sempre più nella Valle d’Itria, con i suoi declivi morbidi e i trulli che iniziano a comparire tra i vigneti e gli orti. E’ una pedalata lenta, quasi meditativa, che porta fino ad Alberobello, cuore della prima metà del viaggio. Qui si impone una sosta: il borgo, patrimonio UNESCO, è un labirinto di pietra, con tetti a cono e storie antichissime.

Rotta dei Due Mari: il logo con un soldato greco, questa è terra di grande storia e cultura
Rotta dei Due Mari: il logo con un soldato greco, questa è terra di grande storia e cultura

E si arriva sullo Ionio

Lasciata Alberobello, si prosegue verso sud-ovest lungo il crinale dell’altopiano della Murgia. La Rotta dei Due Mari si snoda ora verso Martina Franca, cittadina barocca dove il bianco delle facciate abbaglia e i balconi fioriti impreziosiscono ogni angolo. Vale la pena fermarsi per visitare il centro storico e la Basilica di San Martino, ma anche per assaggiare le specialità locali. Da qui si comincia a scendere, lasciandosi alle spalle la Valle d’Itria.

Il paesaggio muta: i campi coltivati lasciano spazio a distese più selvagge, macchia bassa e tratti di bosco. Si entra nel territorio di Crispiano, noto per le sue “cento masserie”, che testimoniano la lunga tradizione agricola e pastorale di questa zona. Non a caso i “nodini” sono le perle di questa parte della Puglia: mozzarelle piccole e saporitissime. Qui la pedalata assume un tono più avventuroso, con saliscendi continui e un’atmosfera più selvaggia. A fare da cornice, il Vallone Lizzitello, profondo solco carsico che segna il passaggio verso la provincia di Taranto.

L’arrivo al Mar Piccolo, con la Grande Panchina affacciata sul panorama costiero, è il coronamento perfetto. La vista si apre sull’acqua e sulle isolette, e l’aria di salsedine accompagna gli ultimi metri della Rotta, fino alla consegna del “Passaporto”, piccolo ma significativo ricordo per chi ha completato l’intero tragitto.

Una foto dall’alto della Masseria AuraTerrae con due ciclisti pronti a partire (foto Masseria AuraTerrae)
Una foto dall’alto della Masseria AuraTerrae con due ciclisti pronti a partire (foto Masseria AuraTerrae)

Tra gusto e cultura

Uno dei punti di forza di questo itinerario è la ricchezza dei luoghi attraversati. Oltre alle Grotte di Castellana e ai trulli di Alberobello, si scoprono piccoli borghi e bellezze architettoniche sparse, come le dimore storiche di Martina Franca o le chiese rupestri nella zona di Crispiano. Ogni paese ha qualcosa da raccontare e il tempo speso per una sosta è sempre ben ripagato.

Dal punto di vista gastronomico, la Rotta dei Due Mari è una vera festa: orecchiette fatte a mano, verdure grigliate, formaggi stagionati, salumi locali. Su tutti, il celebre capocollo di Martina Franca, presidio Slow Food, ma anche l’olio extravergine delle masserie e i vini bianchi leggeri della Valle d’Itria.

Molte strutture lungo il percorso offrono degustazioni, pranzi all’aperto e anche di “cooking class” per chi vuole approfondire le tradizioni culinarie del territorio. Ogni pedalata può diventare una scoperta: un campo di pomodori secchi, una bottega con conserve fatte in casa, una nonna che impasta sul tavolo all’ingresso. E’ un’esperienza multisensoriale, dove il gusto si intreccia con il paesaggio e con la lentezza del viaggio.

Alberobello e i suoi trulli, dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1996
Alberobello e i suoi trulli, dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1996

Masserie, perle pugliesi

Una delle peculiarità della Rotta dei Due Mari è la rete di accoglienza che la sostiene. Le masserie sono il cuore pulsante di questa ospitalità: strutture storiche spesso ristrutturate con gusto, che offrono camere, pasti tipici, esperienze culturali. Una di queste, di cui già vi avevamo parlato è la Masseria AuraTerrae. A Crispiano, in particolare, le cosiddette “cento masserie” formano un vero e proprio distretto rurale, dove dormire significa entrare in contatto con la storia del territorio. Alcune offrono anche servizi specifici per i cicloturisti: ricovero bici, lavanderia, colazione energetica, transfer.

E’ anche grazie a questa rete che la Rotta dei Due Mari è ormai un itinerario cicloturistico di riferimento nel Sud Italia. Non solo per la bellezza dei luoghi attraversati, ma per il modello di sviluppo che rappresenta: sostenibile, lento, autentico. Un esempio di come il cicloturismo possa valorizzare territori meno conosciuti, generando economia e cultura diffusa.

Un riferimento ufficiale è quello dei ragazzi di Crispiano, Taranto, che appunto tramite il sito www.larottadeiduemari.it forniscono informazioni preziose.

La Rotta dei Due Mari è molto più di una traccia GPX: è un’idea di viaggio, una dichiarazione d’intenti, un invito a conoscere la Puglia pedalando. E ogni volta che si completa il percorso, il Passaporto ricevuto non è solo un ricordo: è la prova di avere vissuto qualcosa di unico, in armonia con la natura e con la storia.

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