Oxygen Cycling Hotel, colazioneOxygen Cycling Hotel, colazione

| 15 Dicembre 2025

L’Oxygen Hotel di Rimini ed il ruolo del suo bike manager

Sulla Riviera Romagnola la bicicletta non è solo sport, ma parte integrante dell’identità turistica. A Rimini, in particolare, il cicloturismo è diventato negli anni uno degli strumenti principali per destagionalizzare e raccontare il territorio in modo diverso. L’Oxygen Cycling Hotel di Viserbella è una delle strutture che hanno scelto di investire con decisione in questa direzione, affidandosi a una figura chiave come quella del bike manager. Da qualche anno questo ruolo è ricoperto da Luca Masini (romagnolo doc dall’inconfondibile accento) che coordina l’intera esperienza ciclistica degli ospiti.

Oxygen Cycling Hotel, Luca Masini
Luca Masini con delle cicloturiste davanti al monumento di Marco Pantani a Cesenatico
Oxygen Cycling Hotel, Luca Masini
Luca Masini con delle cicloturiste davanti al monumento di Marco Pantani a Cesenatico
Luca, quali sono i tuoi compiti di bike manager all’Oxygen Hotel?

Prima collaboravo con l’hotel come guida cicloturistica, ma dal 2020 ne sono il bike manager. Ora il mio lavoro non è solo quello di accompagnare i ciclisti in bici, ma di seguire tutto ciò che riguarda il mondo bike all’interno dell’hotel: dalla progettazione delle offerte al contatto con i clienti prima dell’arrivo, fino alla gestione dei servizi e dei rapporti con fornitori e tour operator.

Quindi in concreto quali sono le tue mansioni?

Mi occupo di tutto il percorso del cliente ciclista, dall’A alla Z: contatto le persone settimane o mesi prima del soggiorno, cerco di capire che tipo di ciclisti sono, quanti chilometri fanno, che aspettative hanno. In questo modo quando arrivano in hotel so già cosa proporgli e come organizzare la settimana. Ovviamente chi viene qui non deve allenarsi o fare training camp, ma vacanze in bicicletta. Perciò, il mio obiettivo è togliere loro ogni pensiero organizzativo.

Oxygen Cycling Hotel, ciclisti in partenza dal bike hotel
Un gruppo di ciclisti davanti all’Oxygen Lifestyle Hotel in partenza per un giro guidato da Luca Masini
Oxygen Cycling Hotel, ciclisti in partenza dal bike hotel
Un gruppo di ciclisti davanti all’Oxygen Lifestyle Hotel in partenza per un giro guidato da Luca Masini
Quali servizi trova un ciclista all’Oxygen?

C’è un bike garage sicuro e attrezzato, con allarme, banco officina e zona lavaggio bici. Abbiamo anche diverse bici Bianchi a noleggio. Offriamo una lavanderia dedicata per l’abbigliamento tecnico, orari dei pasti più flessibili e una colazione molto abbondante e varia, adatta a chi fa sport ma anche a chi è semplicemente in vacanza. L’idea è che il ciclista si senta accolto senza rigidità, perché qui si viene prima di tutto per stare bene.

Che tipo di clientela arriva da voi per pedalare?

Direi che l’80-90% per cento sono persone che vengono in vacanza con la bici, non atleti. Fanno anche cento chilometri, ma poi si godono una birra a fine giro. I ciclisti più “agonistici” sono pochi. In primavera e in autunno arrivano soprattutto stranieri: tedeschi, svizzeri, austriaci, belgi, ma anche americani e canadesi, che restano una settimana o più. Gli italiani spesso si fermano per il weekend.

Oxygen Cycling Hotel, bike room Bianchi
Nella bike room dell’Oxygen, tante bici Bianchi disponibili per il noleggio
Oxygen Cycling Hotel, bike room Bianchi
Nella bike room dell’Oxygen, tante bici Bianchi disponibili per il noleggio
Come scegli i percorsi da proporre?

Il primo giorno porto quasi sempre tutti sulla salita di Sogliano al Rubicone. E’ uno strappo di 3 chilometri al 7 per cento con ben 17 tornanti. E’ un test naturale: capisco subito se quello che mi hanno raccontato prima dell’arrivo corrisponde alla realtà. Da lì regolo il resto della settimana. Se qualcuno sogna di andare sul Cippo del Carpegna (la salita dove di allenava Pantani, ndr) ma fatica su Sogliano, è chiaro che si ripiega su percorsi più morbidi come Verucchio o Longiano, che offrono panorami splendidi senza diventare un’agonia.

Strada, gravel o elettrica? Che tipo di bici va per la maggiore?

Oggi la stragrande maggioranza è ancora su strada. Le gravel ci sono, ma poche. Le bici elettriche stanno aumentando, soprattutto tra gli over 60: persone abituate a pedalare, che vogliono continuare a farlo senza rinunciare ai paesaggi. In genere usano e-bike tipo mountain bike, non bici da corsa elettriche.

Fare dell’andare in bici il proprio lavoro è un sogno che molti hanno nel cassetto. Ma la passione per le due ruote rimane la stessa?

All’inizio sì, poi diventa un lavoro vero. E’ una responsabilità, perché ti confronti con le persone, con le loro aspettative e con la sicurezza del gruppo. Che dire? Ovvio che è meglio di un lavoro in ufficio o di uno pesante in magazzino o in ristorante, ma alla fine diventa un lavoro come un altro. La passione resta, ma va gestita. E’ come il gelataio: mica si mangia i gelati che fa…

E meno male… Per concludere, cosa propone l’Oxygen Cycling Hotel per il 2026?

Per il prossimo anno abbiamo un’offerta dedicata ai gruppi: chi organizza un soggiorno portando almeno dieci persone ha il soggiorno gratuito. E’ un modo per incentivare la condivisione e far vivere la bici come esperienza sociale, che è poi lo spirito con cui lavoriamo ogni giorno.

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