Quello che è un paradiso della natura, disegnato fra le Alpi all’intersezione fra Italia e Francia fino a discendere sul mare, può esserlo anche per le due ruote. E’ questo alla base del progetto RivierALP che unisce l’impegno di due Paesi, Italia e Francia, per rivitalizzarlo anche dopo gli sconquassi dettati dagli eventi climatici dell’autunno 2020. Un lavoro intrapreso principalmente dal Comune di Limone Piemonte, sotto l’egida dell’Unione Europea, per migliorare la qualità della vita delle popolazioni interessate e al contempo incentivare lo sviluppo sostenibile dei territori e dei sistemi economici e sociali delle zone interessate, attraverso la cooperazione in economia, ambiente e servizi ai cittadini.


Tanti enti partner dell’iniziativa
Il programma di cooperazione Interreg Alcotra (Alpi Latine Cooperazione Transfrontaliera) è finanziato per la sua gran parte dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, con un residuo proveniente da contropartite pubbliche nazionali. Se il Comune di Limone Piemonte è capofila, del partenariato fanno parte anche altre figure come il Consorzio Operatori Turistici Provincia di Cuneo, la Communauté d’Agglomeration de la Riviere Française, l’Office de Tourisme Communautaire Menton Riviera & Merveilles, il Département des Alpes-Maritimes, l’Ente di gestione delle Aree Protette delle Alpi Marittime, il Comune di Sanremo, il Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri, la Provincia di Imperia.
Rivitalizzare il territorio può e anzi deve essere fatto attraverso il sostegno a quelle forme di turismo sostenibile che stanno prendendo sempre più piede e che hanno nel territorio, in particolare in Piemonte, una forte tradizione. Parliamo dei Cammini pedonali, ma anche delle ciclovie che rappresentano il fulcro dell’idea, con il proposito di collegare le montagne al mare incentivando sempre più appassionati a raggiungere queste zone, a percorrere i suoi sentieri discendendo verso il mare attraverso arterie che si sviluppano per l’Italia come per la Francia.


Molti percorsi, un unico intento
Si lavora quindi sui percorsi puntando a dare nuova linfa a poli che già di per sé hanno una forte attrazione turistica, basti pensare all’Alta Via del Sale, dove in passato sono state sviluppate anche Granfondo di pregio, oppure la pista ciclo-pedonale del Parco Costiero Riviera dei Fiori che ha un suo sviluppo costante negli anni senza dimenticare la ciclabile di collegamento fra Mentone e Bordighera, vero patrimonio per le relazioni fra Francia e Italia. Il tutto non lasciando che queste siano singole entità, ma facendone un polo comune, che spinga chi viene a passare da una parte all’altra costruendo una sorta di grande rete di percorsi che porti dalle Alpi fino alle coste.
La ricerca di uno storytelling
Che cosa significa collegare tante entità diverse, differenti strutture già esistenti? Principalmente significa lavorare su un’immagine omnicomprensiva, costruire una sorta di storytelling che faccia delle varie stagioni, del suo richiamo turistico qualcosa di unico, di attraente, una base sulla quale costruire un forte mercato ricettivo che inviti i cicloturisti provenienti da ogni parte del mondo a visitare le sue bellezze proprio unendo due entità vicine ma certamente differenti come la porzione italiana e quella transalpina delle Alpi Marittime. Significa soprattutto incentivare anche queste differenze, in modo da proporre qualcosa che attragga anche chi già c’è stato, privilegiando ora il mare ora la montagna, ora le tradizioni piemontesi e liguri ora quelle francesi.


Un occhio attento al terzo settore
Alla base di tutto c’è l’incentivo alla sostenibilità, quindi alla creazione di un forte tessuto sociale ma anche turistico, fatto di strutture che accolgano i cicloturisti e diano loro tutto quel di cui hanno bisogno. Alla base c’è la volontà di promuovere un’offerta turistica inclusiva, mirata anche a target ben definiti ma che sia anche accogliente verso chi ha necessità specifiche, anche pensando al terzo settore.
In questo modo il lavoro teso alla promozione dei territori dal punto di vista del turismo sostenibile diverrà anche un incentivo all’impegno di chi in quei territori vive, oltre che per chi viene a visitarli e a spendere tempo e risorse economiche per entrare in loro contatto.


Un monitoraggio teso alla sicurezza
Il progetto RivierALP si sviluppa anche attraverso un monitoraggio pressoché costante di tutto il territorio cicloturistico: strade, sentieri, ciclovie. Un controllo che deve portare a interventi migliorativi sul piano della sicurezza e magari all’ideazione di percorsi alternativi, in modo da tessere una rete sempre più stretta, efficiente, garantita. Da questa scaturisce un’offerta turistica durevole, responsabile, che sia in perfetta linea con la tutela ambientale e la promozione di servizi e attività economiche che diano modo anche di generare nuova occupazione come avviene in tante altre zone italiane, dove il cicloturismo è diventato una forte risorsa economica per il loro rilancio. Anche valorizzando il patrimonio culturale esistente, stringendo legami sempre più forti fra le due parti della frontiera.
Un esempio è proprio quanto è stato creato a proposito dell’Alta Via del Sale, spettacolare strada bianca fra le più conosciute e frequentate nell’intero ambito europeo, un ex tracciato militare che porta dalle Alpi al mare regalando scorci paesaggistici straordinari, viaggiando costantemente oltre i 1.500 metri di quota, con la possibilità di compiere ulteriori anelli e svilupparsi differentemente prendendo diramazioni laterali. Un percorso che è in continua evoluzione e proprio su questo aspetto si deve continuare a investire.


Gli obiettivi del progetto RivierALP
Il progetto RiverALP che ha alla base il Comune di Limone Piemonte nella persona dell’architetto Nadir Tosello, prevede la creazione di un tavolo inter-partenariale con la sottoscrizione di un Protocollo d’Intesa per la gestione condivisa del Comprensorio, l’attivazione di servizi per valorizzare la mobilità sostenibile e la valorizzazione dei prodotti locali attraverso la creazione del Cesto del Viaggiatore che metta insieme il meglio dell’enogastronomia di ogni singolo territorio.
Senza dimenticare la forte spinta verso idee legate alle due ruote, incentivando a conoscere i vari territori anche attraverso noleggi bici e visite guidate. Per fare di ogni vacanza cicloturistica un’experience in grado di restare nella memoria e magari essere anche ripetuta nel tempo.







