Copenhagen, un caffè e si parla della CycloCable…Copenhagen, un caffè e si parla della CycloCable…

| 24 Dicembre 2025

Copenhagen, un caffè e si parla della CycloCable…

COPENHAGEN (Danimarca) – I giorni precedenti le feste natalizie a Copenhagen sono sempre caratterizzati da una fervente attività. Il centro storico e il famoso Stroget vedono tantissimi turisti girare per i negozi ma c’è anche la gente locale che non manca di farsi un giro per i caratteristici mercatini natalizi, dove si possono mangiare specialità locali a qualsiasi ora della giornata. Gli stessi bar, soprattutto quelli della catena Espresso House (che soppianta come presenze la multinazionale Starbucks, e anche come bontà dei prodotti…) sono sempre affollatissimi e spesso ci su unisce anche fra estranei per condividere un tavolo, un caffè e argomenti inattesi. Come la CycloCable, un’ascensore per bici…

Capita di farsi qualche piacevole chiacchierata com’è accaduto, davanti alle sfavillanti luci dell’Hotel d’Angleterre, con Johannes, un ingegnere norvegese che apprendendo la nostra provenienza e professione racconta la sua passione per le due ruote e per le montagne: «Voi ne avete di bellissime e qualche anno fa non mi sono fatto mancare una bella vacanza sulle Dolomiti, ho affrontato anche i mitici passi del Giro d’Italia. Un ambiente completamente diverso da quello che siamo abituati ad affrontare noi. Mi chiedo però come facciano coloro che devono salire in montagna non per turismo, ma come abitudine. Noi abbiamo trovato un sistema…».

La città di Trondheim ha ospitato quest'anno i campionati mondiali di sci nordico (fondo, salto, combinata)
La città di Trondheim ha ospitato quest’anno i campionati mondiali di sci nordico (fondo, salto, combinata)
La città di Trondheim ha ospitato quest'anno i campionati mondiali di sci nordico (fondo, salto, combinata)
La città di Trondheim ha ospitato quest’anno i campionati mondiali di sci nordico (fondo, salto, combinata)

L’innovazione lanciata a Trondheim

Sinceramente all’inizio abbiamo pensato a un normale servizio bus+bici, ma Johannes nel suo racconto ci ha realmente sorpreso: «Partiamo dal fatto che io vengo da Trondheim, una città molto importante ma che soprattutto ha un grande peso specifico nell’ambito degli sport invernali e precisamente dello sci di fondo. Lì però ci sono gli impianti che aiutano. Ma per chi pedala? E’ a quel punto che gli ingegneri del luogo – me compreso – hanno pensato alla CycloCable. Un vero ascensore per bici».

L’idea è davvero straordinaria, un’innovazione unica al mondo pensata per permettere a tutti i ciclisti di superare le colline senza dover pedalare. Un’alternativa alla bici a pedalata assistita, anche perché proprio la sua originalità la rende qualcosa di molto divertente.

Johannes racconta la storia della locale CycloCable, diventata nel tempo una vera attrazione turistica: «Il progetto è nato nel 1993 proprio per dare una mano a chi si spostava quotidianamente sulle due ruote. C’era anche chi era magari un po’ sovrappeso o per qualche acciacco fisico faceva fatica, ma non voleva certo piegarsi alle difficoltà né tantomeno usare un mezzo a motore. Il designer industriale Jarle Wanwik era uno di questi ed era abbastanza stufo di questa situazione. Si è quindi chiesto se si poteva inventare qualcosa per dare un aiuto ispirandosi agli impianti di risalita per sciatori. Il primo prototipo si chiamava Sykkelheisen Trampe, oggi sembra quasi preistoria…».

Alla partenza ci sono ampie segnalazioni che indicano modalità d'uso e caratteristiche di questo singolare ascensore
Alla partenza ci sono ampie segnalazioni che indicano modalità d’uso e caratteristiche di questo singolare ascensore
Alla partenza ci sono ampie segnalazioni che indicano modalità d'uso e caratteristiche di questo singolare ascensore
Alla partenza ci sono ampie segnalazioni che indicano modalità d’uso e caratteristiche di questo singolare ascensore

“Viaggiando” a 7,4 chilometri orari…

Quella che è oggi in funzione è una “bikelift” molto più recente: «La CycloCable, chiamata anche Trampe CycloCable risale al 2013, è un ascensore molto particolare. Iniziamo dal suo funzionamento, decisamente semplice: i ciclisti sganciano un piede dal pedale e lo posizionano su una piccola piattaforma sul lato destro della carreggiata. Questa corre su un binario parallelo alla strada, con una velocità costante di 7,4 chilometri orari, che man mano porta su il ciclista superando anche pendenze fino al 18 per cento».

Un’idea davvero straordinaria, il binario è diventato parte integrante della vita della popolazione locale: «I pendolari in questo modo possono affrontare la strada ogni giorno, con qualsiasi condizione atmosferica anche perché la manutenzione è costante. Un aspetto molto importante è che il servizio è gratuito: il ciclista locale deve solo fare un abbonamento, senza dover pagare nulla, avendo così una tessera che lo registra come utente abituale.

Il meccanismo della CycloCable prevede una piattaforma di appoggio per un piede che spinge su ciclista e bici
Il meccanismo della CycloCable prevede una piattaforma di appoggio per un piede che spinge su ciclista e bici
Il meccanismo della CycloCable prevede una piattaforma di appoggio per un piede che spinge su ciclista e bici
Il meccanismo della CycloCable prevede una piattaforma di appoggio per un piede che spinge su ciclista e bici

Uno strumento indispensabile per i locali

«Non pensate – prosegue Johannes – al ciclista solo come colui vestito con maglia e calzoncini, con casco in testa e pronto alla scalata. Pensate invece a chi deve portare su il passeggino, a chi sulla propria citybike riempie il cestello con la spesa, insomma a chi usa la bici per tutte le necessità quotidiane».

La Trampe CycloCable consente di non fare la minima fatica, di rendere la vita più semplice ed è un po’ questo il leif motiv dell’idea, agevolare la vita in città. «La corsa dura poco più di un minuto e il suo utilizzo è abbastanza semplice, basta tenere l’equilibrio accompagnando un altro mezzo con il piede invece di come si farebbe ad esempio tenendoci con la mano a un’auto. Ma è anche molto, molto più sicuro. Tanto è vero che la CycloCable ha cambiato completamente anche l’aspetto turistico di Trondheim.

Vista dall'alto, la CycleCable sembra nulla di che, ma la salita tocca pendenze del 18 per cento...
Vista dall’alto, la CycleCable sembra nulla di che, ma la salita tocca pendenze del 18 per cento…
Vista dall'alto, la CycleCable sembra nulla di che, ma la salita tocca pendenze del 18 per cento...
Vista dall’alto, la CycleCable sembra nulla di che, ma la salita tocca pendenze del 18 per cento…

Il richiamo turistico

«Già prima era considerata una stazione invernale di sicuro richiamo, ma ogni anno ormai arrivano tra 20 e 30 mila persone che vengono solo per provare questo originalissimo mezzo. Per noi la bici è qualcosa che è entrato a far parte della nostra cultura, le auto sono in continua diminuzione soprattutto per gli spostamenti brevi: la bici è più agile, agevole, rapida. Ma prima aveva lo svantaggio dello sforzo che richiedeva in caso di asperità. Questo è un modo per ridurlo al minimo».

Johannes, prima di lasciarci, ci ha chiesto se un’idea del genere non sarebbe esportabile anche sulle nostre salite. Non tanto quelle alpine, sembrerebbe piuttosto strano costruire un binario lunghissimo attraverso i tanti tornati dello Stelvio, per dirne una, ma anche su alcune colline e asperità che contraddistinguono le nostre ciclovie. Il problema è dato da una profonda differenza con la Norvegia, dettato dalla sicurezza delle nostre strade, dove pensare a un binario laterale a salita costante, con le bici che lo seguono senza l’intervento delle auto, è ancora un’utopia. Forse derivava da quello un certo sguardo triste nel salutare il nostro commensale…

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