| 30 Aprile 2025

L’inverno è finito, è giusto il momento di controllare la bicicletta

ALESSANDRIA – Siamo ufficialmente usciti dalla stagione invernale e la bicicletta ha bisogno di un controllo di fino per affrontare la stagione al pieno delle potenzialità. Vediamo perché il check-up primaverile può essere così importante. Lo facciamo grazie al contributo di un meccanico di esperienza, Massimo Rava: uomo Shimano a casa e anche in trasferta, dato che è il riferimento dell’assistenza tecnica del brand giapponese al Giro d’Italia.

In ottica agonismo il controllo di metà primavera è una sorta di spartiacque della stagione, si esce dall’inverno e alcuni componenti devono essere al top per performare al 100%. Oggi come oggi è anche un vero e proprio strumento di transito per il negozio, ma a prescindere, una bici con una manutenzione adeguata funziona meglio ed è più veloce.

Il rapporto tra cliente e negoziante deve essere improntato sulla fiducia
Il rapporto tra cliente e negoziante deve essere improntato sulla fiducia
Cosa vuol dire controllare la bicicletta in primavera?

Prendersi cura della bicicletta e di conseguenza della propria passione, ma anche sicurezza, amor proprio, rispetto verso strumenti che hanno costi importanti. Tecnicamente significa avere a disposizione una bicicletta che funziona meglio. Il check-up di primavera ha un duplice obiettivo. Il primo è quello rivolto al cliente, in modo che quest’ultimo abbia un mezzo in ordine e pronto ad affrontare la bella stagione, dove si pedala di più. Il secondo si rivolge al punto vendita ed è una sorta di strumento di transito che crea movimento all’interno del negozio.

Cosa significa?

Significa che oggi le entrate economiche di un negozio hanno fondamenta che prendono corpo anche grazie alla manutenzione della bicicletta in tutte le sue forme. E’ un settore che si è avvicinato molto all’automotive, dove i controlli programmati sono ormai un’abitudine. Personalmente la ritengo una strategia corretta, deve essere spiegata ed argomentata nel giusto modo, ma è la via da seguire, non solo in termini di business.

Massimo Rava, titolare di Mania Bike ad Alessandria, durante il nostro incontro
Massimo Rava, titolare di Mania Bike ad Alessandria, durante il nostro incontro
Come dire che spendere nei tempi giusti aiuta a spendere meno?

Più o meno. La realtà ci dice che, con una manutenzione corretta ed adeguata, programmata e sistematica, fatta da mani esperte e specializzate porta a spendere meno, avendo al tempo stesso una bici sempre all’altezza della situazione. La bicicletta è un prodotto soggetto a tantissime sollecitazioni ed incurie, dalla strada fino al modo in cui viene trattata. Ognuna delle bici che vediamo oggi è al pari di una macchina da corsa e pretende manutenzione.

La bicicletta moderna soffre di più rispetto al passato?

Sì, per motivi diversi. C’è da considerare un’integrazione estremizzata in ogni comparto. Ogni categoria di biciclette è sempre più performante, grazie a materiali tiratissimi, leggeri e ricercati, che però devono essere controllati e regolati. Elettronica ed idraulica. L’estremizzazione nella ricerca ha portato tante sollecitazioni che in passato non esistevano o erano meno invasive. Si pedala molto di più rispetto ad un’epoca passata e si pedala sempre, all’esterno e al chiuso con i rulli. Un utilizzo intenso è sinonimo di grande usura.

Cosa intendi per sollecitazioni invasive?

Prendo ad esempio tutto il comparto dello sterzo. Sulle bici con i freni a disco è una delle sezioni che soffre di più, a prescindere dalla categoria e dalla fattura della bicicletta. Integrazione, rigidità, materiali super leggeri e tutte quelle forze impresse quando si pedala. Tutto passa da lì. Oppure i cuscinetti del movimento centrale. Proviamo a pensare cosa devono sopportare questi movimenti rotanti, anche quando si pedala indoor, o con le strade sporche, umide.

Cosa si deve fare?

Controllarli in modo sistematico lo ritengo un gesto di rispetto nei confronti della bicicletta e verso se stessi. Controllare spesso costa meno, rispetto ad un check-up saltuario che potrebbe comportare a sostituzioni importanti che dissanguano il portafoglio. E’ aumentato di molto il tempo medio che un buon meccanico impiega per la manutenzione. Ogni singola operazione di controllo ha bisogno di tempistiche maggiori.

Un operatore specializzato controlla tutta la bici e poi si focalizza sui dettagli
Un operatore specializzato controlla tutta la bici e poi si focalizza sui dettagli
In ottica costi, la manutenzione di oggi ha un costo maggiore?

Decisamente sì, per noi negozianti e per il cliente, ma si possono adottare delle malizie utili.

Quali sono?

Come accennato in precedenza, controlli in un numero maggiore e programmati. La programmazione è utile anche al punto vendita che ha la situazione sotto controllo ed evita di fare magazzino in modo eccessivo. Evita gli sprechi. I controlli sistematici permettono di tenere puliti gli impianti idraulici e di tenere aggiornate tutte le componenti elettroniche che in passato non esistevano. Qui entra in gioco anche la specializzazione e gli step di aggiornamento continuo ai quali siamo soggetti noi operatori. Passaggi molto costosi, che ritengo un grande investimento verso la qualità che porta in dote un negozio. La qualità e il lavorare bene ripagano sempre.

Ci sono dei punti fermi che l’utente dovrebbe considerare?

Certo e si parte dalla pulizia della bicicletta che permette di fare un primo controllo visivo. Pulizia e detersione non devono essere fatte a caso. Poi entra in gioco il meccanico.

Quali sono le parti della bicicletta che hanno bisogno di maggiori controlli?

Tutti i movimenti rotanti in genere, i cuscinetti di mozzi, movimento centrale e serie sterzo. Tutta la trasmissione e la lunghezza della catena, fondamentale per il corretto funzionamento e setting delle trasmissione a base elettronica. L’usura e la manutenzione approfondita della bicicletta sono strettamente legati a quanto e come si usa la bici, in quali condizioni meteo.

Oltre la lunghezza di 136,60 millimetri su 6 maglie, la catena andrebbe cambiata
Oltre la lunghezza di 136,60 millimetri su 6 maglie, la catena andrebbe cambiata
Ci sono componenti che non generano problemi e altri che svuotano il portafoglio?

Talvolta non si dà la giusta importanza alle ruote e allo spessore dei dischi dei freni. Questi ultimi non dovrebbero mai scendere al di sotto di 1,5 millimetri di spessore. Sbaglia chi tralascia la pulizia della catena e non lubrifica in modo adeguato, ma quando poi è costretto a cambiare i pignoni prematuramente consumati, piange lacrime e sangue. Ci sono componenti che non hanno bisogno di una manutenzione vera e propria a meno di cadute. Ad esempio la sella, i pedali.

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