| 12 Giugno 2024

Suzuki Bike Day, una marea gialla sulle strade del Tour

IMOLA – Suzuki ha fatto di nuovo centro portando a casa una giornata di festa all’insegna delle due ruote a pedali. 3000 i partecipanti che sono partiti dall’Autodromo “Enzo e Dino Ferrari“ di Imola per poi lanciarsi sul percorso del Mondiale 2020 e della Grande Boucle che verrà ospitata da queste colline nella Grand Depart dal 30 giugno. 

Un’esperienza vissuta al fianco di campioni dello sport come Davide Cassani, Moreno Argentin, Giovanni Visconti, Giada Borgato, Francesca Lollobrigida, la squadra maschile e femminile di curling, Marta Menditto campionessa europea di Triathlon cross in rappresentanza della Federazione Italiana Triathlon. Tutti uniti per la bici, la sicurezza e la beneficenza in favore di Dynamo Camp.

Giallo

Un colore saltava subito all’occhio guardando il rettilineo colmo di ciclisti, il giallo. Non è un caso, la maglia realizzata da Alè Cycling in collaborazione con il Centro Stile di Suzuki vantava una grafica che esprimeva le tre anime del Suzuki Bike Day 2024: il design del kimono e il kangi WA (“comunità della bicicletta”) testimoni della identità giapponese di Suzuki, l’iconico tracciato dell’Autodromo ed il giallo, il colore simbolo del Tour de France.

Il giallo colorerà poeticamente anche le strade della seconda tappa della Grande Boucle. Chi ha preso parte al Suzuki Bike Day 2024 infatti ha pedalato in assoluta sicurezza sul tracciato di 28,5 chilometri del percorso su cui si è svolto il campionato del mondo di ciclismo su strada del 2020, con l’aggiunta di un ulteriore tratto per un totale di circa 53,5 chilometri.

I partecipanti si sono goduti la partenza e l’arrivo sull’asfalto del circuito imolese, un privilegio riservato di norma ai piloti di auto e moto e ai ciclisti professionisti, e sul percorso impiegato in occasione della prova iridata vinta da Alaphilippe: affrontando dunque le salite del Gallisterna e del Mazzolano con le loro pendenze a sfiorare il 16%. Il tutto dopo aver affrontato un’ulteriore nuova e spettacolare sezione, in uno dei borghi più belli d’Italia: Brisighella, con la salita del Monticino, percorsa in anteprima rispetto corsa francese.

Per passione

Ad alimentare questa giornata fatta di bici e motori c’è sicuramente la passione che accomuna tutti. Tra questi Massimo Nalli, Presidente di Suzuki Italia, che per il quarto anno conferma l’impegno della casa di Hamamatsu all’insegna della bici.

«La nostra intenzione è quella di promuovere la sicurezza, chiudendo le strade intorno all’autodromo tutelando chi ha questa passione, cioè il ciclismo. Tenendo presente che siamo le stesse persone che alle volte guidano un’auto, con la stessa attenzione dobbiamo rispettare gli altri utilizzatori della strada. Pur essendo un costruttore di auto e moto, Suzuki ha offerto questa giornata. E proprio perché siamo le stesse persone, non ha senso che ci sia un antagonismo tra ciclisti e non. Speriamo di rinnovare l’evento nel 2025 sempre in autodromo, vedremo in quale…».

La passione che ha portato 3.000 persone su queste strade è un qualcosa che ci ha spiegato bene Davide Cassani con le sue parole. «Il Suzuki Bike Day è una giornata davvero particolare, perché non è una gran fondo, non c’è agonismo e comunque ci siamo trovati in così tanti alle otto e mezzo, insieme a bambini e adulti con bici elettriche, MTB, bici da corsa tutti per condividere la passione. Insieme abbiamo pedalato sulle strade del mondiale e del Tour de France e dove poche settimane fa ha corso la Formula 1. Un mix di fattori che ci ha fatto vivere una giornata particolare e bellissima».

Beneficenza

A impreziosire questa giornata, ogni euro raccolto da Suzuki per l’iscrizione è stato devoluto a Dynamo Camp. Ogni anno in Italia sono oltre 10.000 i bambini affetti da patologie gravi o croniche, che rischiano di perdere la serenità̀ della fanciullezza con conseguenze sull’intero nucleo famigliare. 

Dynamo Camp Onlus offre a bambini e adolescenti malati e alle loro famiglie attività gratuite di Terapia Ricreativa, volte a rafforzare la fiducia in se stessi e nelle proprie capacità con benefici di lungo periodo.

I programmi di Terapia Ricreativa Dynamo sono costituiti da attività e laboratori, che si svolgono con assistenza di staff qualificato presso la struttura di Dynamo Camp e attraverso il progetto Dynamo Programs, in strutture ospedaliere, associazioni patologia e case famiglia del territorio nazionale. Non resta che aspettare l’appuntamento per il 2025 ed essere pronti a pedalare tutti insieme. 

SuzukiBikeDay

TUTTE LE CATEGORIE DEL MAGAZINE