Ancora Puglia, ancora Salento, ancora Castro Legend Cup. Qualche tempo fa avevamo parlato di questa Marathon importantissima del Sud Italia. Oggi parliamo dei suoi luoghi, del suo potenziale turistico e culturale.
L’evento curato dal Cicloclub Spongano si snoda infatti in una zona di elevatissimo livello paesaggistico, basti pensare che siamo all’interno del Parco Naturale Regionale “Costa Otranto Leuca e Bosco di Tricase“. Parliamo dei suoi panorami mozzafiato, ma anche delle sue Torri Costiere. Dei muretti a secco e del barocco leccese.
Tra gara e turismo
Oltre ai tracciati marathon e granfondo, il prossimo 20 ottobre a Castro andrà in scena anche un terzo percorso, quello cicloturistico da 35 chilometri. Un percorso che patron Giuseppe Maggiore e il suo staff hanno aperto anche alle gravel bike. Il che è un messaggio davvero importante per chi decide di fare promozione del territorio con evento ciclistico.
La Castro Legend è una gara, ed è giusto ribadire che l’aspetto tecnico-agonistico resta centrale, ma non è il solo. E quando sport e cultura si fondono non possono che nascerne cose bellissime e di valore.
Partiamo proprio da Castro. Forse non sapete che questa cittadina bianchissima ha origini molto antiche, addirittura preistoriche. Fu prima abitata dai Messapi, popolazione antichissima della Puglia assieme ai Dauni (stanziati più a Nord) e poi dai Romani. La città stessa, per il solo fatto che sorge su un promontorio è una piccola fortezza e non mancano le mura, che sono assolutamente da visitare. Si può fare un bel giro e se si è fortunati che la giornata è pulita si potrà vedere persino al di là dell’Adriatico, cioè l’Albania e Grecia.
Il borgo è bellissimo. E può essere anche un’occasione per gustarsi un aperitivo in centro.
Uliveti e muretti
E poi c’è l’entroterra. La Castro Legend Cup, magari lo farà solo marginalmente in quanto resta molto sulla costa alla ricerca di tracciati più tecnici, ma appena nell’entroterra trionfano i campi di grano e gli uliveti in particolare. Ma non mancano orti rigogliosi che d’estate regalano pomodorini rossissimi. Anche questi sono elemento portante di un viaggio a 360° nella storia e nel territorio salentino.
I biker lambiranno gli uliveti in località Vignacastrisi e Uggiano, ma ciò non toglie che alla vigilia, o magari il giorno successivo si possa fare un giro in relax proprio in aree simili.
Entrare ed uscire da un paesino, solitamente bianco e con i lastroni di pietra levigata, a fare da pavimentazione stradale nel centro di fronte alla chiesa: potrebbe essere questo il leit-motif del giorno dopo. Da queste parti non mancano i cammini e le ciclovie e non è detto che non possiate sgambare lungo una di queste, come per esempio il Sentiero del Vicinale Mastro Iacco.
Il sistema delle torri
Ci sono poi le torri costiere, affascinanti, foriere di storia. La Puglia e in particolare il Salento era un primo approdo da parte dei saraceni. Per avvistare le navi nemiche fu creato questo sistema di torri, ognuna delle quali riusciva a vedere quella precedente, così da poter comunicare in caso di attacco e chiedere aiuto. E nel frattempo avvertire le masserie all’interno. Tra l’altro anche queste non mancheranno all’appello nei tre percorsi di gara.
La Castro Legend Cup passa letteralmente sotto ad alcune di queste torri. Pensiamo a Torre Sant’Emiliano con il suo promontorio vastissimo e a Torre Miggiano, quest’ultima gode di un porticciolo turistico che a sua volta è una perla.
Ma il sistema delle Torri parte da molto più a Nord e arriva a Santa Maria di Leuca e prosegue anche sulla costa ionica, per dire che è un elemento portante del paesaggio salentino.
Insomma la Castro Legend Cup non è solo una gara. E’ una proposta per vivere un territorio. Va compresa nel suo insieme. Anche perché per partire e arrivare laggiù la motivazione deve essere forte e se presa da questo punto di vista non può che esserlo. Senza contare che i sentieri, come più volte abbiamo detto, ben si prestano alla mtb (e al gravel).
E anche la data non è casuale. La Puglia fa sistema. «L’ente turistico spinge perché la gara ci sia a fine estate – spiega Maggiore – E’ un modo anche per allungare la stagione, di fatto nel pieno dell’estate sarebbe troppo caotico, e poi è anche un modo per far vedere che da noi ci sono tanti periodi bellissimi per pedalare».
Per tutte le info sulla Castro Legend Cup e le ultime iscrizioni disponibili, potete cliccare qui.