Un paio di mesi e sarà Castro Legend Cup, una delle prove marathon più belle, affascinanti, tecniche e ormai importanti d’Italia. Parliamo spesso di viaggi, di cicloturismo, di avventura… ma c’è anche il vasto mondo del ciclismo amatoriale dalla vena agonistica, che comunque non preclude quel senso di scoperta e di ambiente tipici della bici (in apertura foto di Antonio Caggiano).
Qualche tempo fa, proprio con un evento leccese, Salento Trail, vi mostravamo un certo modo per fare promozione territoriale. Ebbene, questo della marathon è un altro ancora.
Castro Legend Cup dicevamo, torniamo quindi in Salento, terra di ciclismo a 360° come abbiamo imparato a vedere. Siamo appunto a Castro, una vera perla della costa pugliese. Questa antica cittadina l’avevamo già incrociata nel racconto da Leuca ad Otranto.
Salento in mtb
Castro, mura fortificate e case bianche in alto, mare azzurro in basso. E nel mezzo? Nel mezzo il paradiso per il biker. Questi sono terreni perfetti per l’offroad: sono tecnici ma non impossibili, relativamente veloci e tutti da guidare. Qui ci si diverte per davvero.
Non ci sono salite lunghe ma tanti strappi, sia a scendere che a salire. Ci sono lunghi traversi che costeggiano il mare, che di tanto in tanto si alternano alla terra e alla roccia, anzi agli scogli, che si trovano anche in mezzo ai campi. Quando poi questi stessi sentieri scendono verso la costa, ecco che il gioco si fa tecnico. Insomma, guidare qui, contrariamente a quel che si possa pensare in quanto non ci sono grandi dislivelli, non è cosa banale.
Su questi sentieri si manifesta la bellezza di una bici come la mtb, che di fatto non pone limiti. Poi andare dai tratti di portage a 2.500 metri di quota di un valico dolomitico, alle discese a scapicollo della Liguria. Dai sentieri nelle faggete appenniniche ai single track che appunto scendono sul mare salentino.
Anche per questo motivo, vista l’ampia varietà di tipologie di terreno che s’incontrano, meglio optare per gomme robuste. Si attraversano punti selvaggi, nonostante i ragazzi del Cicloclub Spongano (la società organizzatrice), mantengano alla grande questi trail.
Il percorso
E scopriamoli dunque questi sentieri. Il tracciato misura 58 chilometri (80 quello UCI). Partenza dal porto e la Castro Legend quindi muoverà verso Nord.
Si sale subito nell’entroterra. Entroterra per modo di dire, perché alla fine si resta sempre sulla costa, ma si sale nel punto più alto… 123 metri sul livello del mare. Centoventitrè metri che saranno ideali per capire già molto del tipo di strada che ci aspetta. Gli uliveti si alternano ai fichi d’india e ai campi incolti. E’ un continuo salire e scendere.
Se dopo pochi chilometri vi sembrerà di essere in Arabia rimanete tranquilli: nessuna allucinazione da acido lattico! Non è l’Arabia, ma sono le Terme di Santa Cesarea, maestose, colorate e di certo affascinanti. Queste potrebbero essere una meta da visitare prima o dopo la gara.
La Castro Legend Cup prosegue fino al suo giro di boa, proprio a metà percorso, quando lambisce Otranto e la sua cava di Bauxite. Qui la terra diventa di un rosso acceso. E’ il ferro di questa vecchia cava, oggi divenuta un’area protetta. Per qualche chilometro sarà come pedalare su Marte!
Finale incredibile
Invertita la rotta, e quindi ritornando verso Sud, inizia forse il tratto più suggestivo. A lungo si pedala paralleli e vicinissimi alla costa. Il blu dominerà l’orizzonte, che l’occhio, impegnato alla guida, percepirà con la sua coda. E’ qui che si arriva al Faro di Punta Plascia, il punto più ad est d’Italia. Se la giornata dovesse essere pulita si vedrà benissimo l’Albania.
E quindi ci si prepara al gran finale. E quest’anno sarà davvero super. «Stiamo allestendo una grande sorpresa per i nostri biker – spiega Giuseppe Maggiore, patron dell’evento – Stiamo pensando ad un finale diverso che vede il transito sotto le mura di Castro, tramite un vero tunnel sotterraneo che sarà illuminato in un modo… particolare. Ci stiamo ancora lavorando. Questo tunnel sbuca sul porto. Da qui torneremo sulla terra ferma tramite una passerella sospesa sull’acqua! Questa gara è la nostra passione e ci piace fare le cose belle».
Info preziose
La gara propone un tracciato di 58 chilometri, ma essendo anche un evento riconosciuto dalla Federazione internazionale, c’è anche un percorso da 80 chilometri che assegna punti UCI. Hanno accesso a questa gara gli atleti agonisti élite ed U23 e i master (da M1 a M7) che hanno il codice UCI sulla propria tessera. Per tutti gli altri c’è il percorso da 58 chilometri.
Ma attenzione, questo tracciato più lungo non percorre nuove strade: no. Dopo circa 40 chilometri c’è una deviazione e per un tratto passa due volte su uno stesso segmento. Quindi tutti i punti che toccheranno gli atleti della prova da 80 chilometri saranno gli stessi di quelli della 58.
«Ci tengo molto a chiarire questo aspetto – ha sottolineato Maggiore – in tanti ci chiamano perché vogliono fare il tracciato da 80 chilometri, quando invece l’iscrizione gli viene accettata per quello da 58. Sono preoccupati perché pensano che non vedranno tutto il percorso o i punti speciali come la Cava di Bauxite o Punta Palascia... Che stiano tranquilli, vedranno tutto!».
Mancano due mesi esatti al via, previsto per il 20 ottobre. Le iscrizioni costano 60 euro fino al 31 agosto, 65 euro fino al 30 settembre e 75 euro fino al 17 ottobre 2024. Oltre alla gara si riceverà un pacco gara che comprenderà, tra le altre cose, anche una maglia dell’evento griffata Gobik, la medaglia di finisher e l’accesso al pasta party finale, dove ci sarà anche pesce e frittura di calamari. Ricordiamo infine che la Castro Legend Cup è valida anche come Campionato Italiano Paralimpico.
Previste anche delle convenzioni alberghiere (qui l’elenco delle strutture).