La Ciclabile della Mosella è uno dei percorsi cicloturistici più famosi di Germania e in generale del Centro Europa. Un tracciato che assorbe una settimana di viaggio, regalando in questi sette giorni un fiume di emozioni e la parola “fiume” ci sta a pennello, considerando che il disegno costeggia proprio il corso d’acqua da Treviri a Coblenza. Un tracciato agevole, pianeggiante, che per ogni tappa prevede dai 40 ai 50 chilometri perché in questo caso la pedalata è anche un mezzo di conoscenza del luogo, di una Germania ancora ancorata alle sue tradizioni.
Si parte dall’antica Treviri
Lo si capisce sin dall’approdo a Trier (in italiano Treviri), città che è la più antica della Germania e nella quale le vestigia dell’antica Roma superano come numero molte di quelle delle città italiane. La prima giornata è da dedicare alla visita della città con la sua Porta Nigra che risale al 170 d.C. ma che è in condizioni straordinarie, dal 1986 Patrimonio dell’Unesco. Poi c’’è l’anfiteatro romano, i resti delle terme imperiali, la Basilica di Costantino. Il modo migliore per iniziare, magari anche attraverso un giro delle taverne locali dove non è la birra quel che più si beve, ma si può gustare il meglio del vino Riesling, la più conosciuta qualità tedesca.
Il secondo giorno il primo trasferimento in bici, una quarantina di chilometri verso Trittenheim, località famosa per la produzione dei vini della Mosella e infatti il tracciato è prevalentemente disegnato attraverso i vigneti della zona. Colpisce la posizione della città che si addentra nel letto della Mosella venendone circondata per almeno tre punti cardinali. Si attraverso un antico ponte in città per raggiungere una cappella del 1583 e il menhir di Eselstratt da cui si gode la vista di tutta la vallata.
Tutto gira intorno al vino…
La produzione vinicola è una caratteristica molto presente nel viaggio. Il terzo giorno ad esempio si passa per Neimagen-Dhron, il più antico paese vinicolo teutonico e Piesport con il suo impianto di pressatura dell’uva di epoca romana il che fa ben capire come il vino sia sempre stato elemento fondamentale in questa particolare zona tedesca. L’approdo dopo un percorso fra i 30 e i 40 chilometri (in base alle deviazioni) è a Bernkastel-Kues, di cui spicca la piazza del mercato con case a graticcio tutto intorno e poi a Zeltingen, con i suoi edifici espressione del barocco tedesco.
La quarta tappa, che porta a Zell dopo 35-45 chilometri è quasi un percorso gourmet, dove bisogna andare adagio e sfruttare ogni occasione per fermarsi nelle piccole taverne con degustazione dei vini del luogo. Senza però esagerare sia perché a Zell c’è da salire sulla cresta della montagna per vedere il castello di Marienburg, sia perché il giorno dopo ci sono 50 chilometri da pedalare passando per Bremm, dalle case di mille colori ma soprattutto uno dei vigneti considerati fra i più ripidi in Europa, il Calmont, che dà al vino un sapore molto particolare. Poi si va verso Cochem, uno dei principali centri della zona, con il suo centro storico e il castello neogotico, il Reichsburg considerato uno dei simboli della Germania. A Zell è quasi obbligatorio pernottare anche per affrontare con tranquillità l’ultima tappa.
Si arriva… in battello
Il giorno successivo gli ultimi 40 chilometri portano a Coblenza, attraverso una pista ciclabile con una possibile deviazione verso la cittadina medievale di Kobern-Gondorf. Coblenza è il punto di unione tra la Mosella e il Reno con il suo centro storico che è l’ideale approdo del viaggio e dove la conclusione può essere festeggiata in maniera originale attraverso un giro panoramico in battello.
Nel complesso è un percorso facile, da affrontare anche senza un particolare allenamento, quasi tutto su piste ciclabili con solo pochi tratti di sterrato e alcune facili salite. Tanto è vero che si possono usare anche semplici city bike. In alcuni tratti si viaggia anche lungo percorsi di vecchie ferrovie dismesse, come avviene in Italia, ma quel che colpisce è l’estrema precisione delle indicazioni tanto è vero che, anche senza l’utilizzo di orpelli elettronici, è decisamente semplice seguire il tracciato. Va anche detto che il percorso è a doppio senso, quindi molti scelgono di approdare a Coblenza e poi effettuare il percorso a ritroso, attraverso le stesse tappe.
Meta privilegiata per i tour operator
La popolarità della Ciclabile della Mosella ha portato molti tour operator italiani a inserire il viaggio fra le proprie proposte cicloturistiche. Per pianificare la propria vacanza il periodo migliore va da aprile a ottobre. Su alcuni siti come quelli di Funactive o Due Ruote nel Vento si possono allestire i propri viaggi con pacchetti omnicomprensivi, trovando le strutture ricettive per ogni tappa, il viaggio aereo, ma anche iniziative di contorno come il tour della città di Treviri oppure il giro in funivia a Coblenza con ingresso nella fortezza. Per molti è stato una scoperta, anche perché la Germania enologica è una realtà importante ma ancora poco conosciuta, se non altro perché schiacciata dalla tradizione della birra che coinvolge altre regioni.