La notizia è che la Granfondo Internazionale Gavia e Mortirolo di Ponte di Legno, che fu la Marco Pantani, si svolgerà il prossimo 22 giugno e raddoppia. L’accordo fra il GS Alpi che la organizza e il gruppo Epicdays ha portato alla nascita di Rock&River Randonnée Ponte di Legno-Tonale. Uno degli eventi del gruppo bergamasco specializzato in manifestazioni offroad sotto la guida di Andy Serighelli che permetterà di scoprire tutti gli angoli che pedalando su asfalto non si riesce neppure a immaginare.
Appuntamento il 21 e 22 giugno in modalità bikepacking non competitivo, che apre le porte di un mondo magnifico nell’Alta Valle Camonica quasi fino ai confini con il Trentino a MTB, E-bike e gravel.
Tre percorsi, per tutte le gambe
I percorsi della Rock & River Randnonnée sono tre e, come accade con gli eventi Epicadys, vanno incontro alle capacità e ai gusti di tutti i partecipanti: ragione per cui, come appena detto, è ammessa anche la partecipazione delle bici a pedalata assistita.
Il più corto misura 50 chilometri, con 1.100 m di dislivello.
Il medio prevede 90 chilometri e il doppio del dislivello: 2.200 metri, in un viaggio impegnativo tra natura e storia.
Infine il lungo da 130 chilometri e 3.200 m di dislivello. E qui parliamo davvero di una sfida epica da vivere in un giorno o due, per esplorare ogni angolo di questa terra magica.
Luoghi da cartolina
La partenza è prevista per le 9 da Ponte di Legno, borgo di montagna protetto dalle imponenti vette dell’Adamello e del Gavia. Da qui si esce dalle rotte più note e si penetra fra boschi, pascoli, villaggi e paesaggi mozzafiato. Luoghi che non tutti conoscono e che lasceranno il segno nella memoria di chi avrà le gambe per scoprirli.
Case di Viso, un villaggio medievale che sembra uscito da una fiaba, su cui il tempo si è fermato. La salita del Gavia, luogo sacro per i ciclisti di tutto il mondo, con viste spettacolari sull’Adamello. Valle delle Messi e Val Grande, luoghi di natura incontaminata dove la flora e la fauna accompagnano ogni pedalata.
Ristori strategici
Ma non è tutto natura. O forse è meglio dire che non srà solo natura: ci sarà anche l’intervento dell’uomo per accogliere i partecipanti con ristori preziosi, tempestivi e quantomai azzeccati.
A Vione, il primo della serie, con un’esplosione di sapori locali. A Edolo il successivo, nel punto più basso di quota di tutto il percorso, dove sarà bene riempire il serbatoio in vista dell’imminente salata. Al Castello di Ossana, dove la pausa serve per ristorarsi, ma anche per gettare lo sguardo sui laghetti di San Leonardo.
Il confine trentino e poi la discesa
Non è solo natuta e lo conferma il passaggio speciale in cabinovia che porterà al Passo del Tonale a 1.800 metri. Le gambe potranno riposarsi un po’ e l’occhio potrà scoprire la potenza della Presanella, la vetta più alta del Trentino. Da qui inizia la spettacolare Via del Sale, un’antica strada militare che si inoltra tra forti storici e caserme della Prima Guerra Mondiale, fino a Vermiglio e al Castello di Ossana.
Ci siamo quasi. Dopo l’ultima prova sui tornanti che portano alla Baita Velon, la discesa sulla ciclopedonale che collega il Tonale a Ponte di Legno darà il senso della missione compiuta. E al traguardo, il calore del paese e della sua gente accoglierà ciascuno dei partecipanti con il rispetto e la stima dovuta a chiunque abbia avuto il cuore e le gambe per accettare una sfida così grande.
Perché la Rock&River Randonnée non è una gara, ma un viaggio. Un’esperienza alla scoperta del mondo che ci circonda e di se stessi.