Roma, con la sua bellezza senza tempo e le sue vie ricche di storia, è lo scenario perfetto per raccontare un pezzo importante della tradizione ciclistica italiana. Nel cuore della città, in via Bergamo, pulsa l’anima ciclistica importante del Lazio: Cicli Lazzaretti, uno dei negozi di biciclette più antichi e rispettati di Roma. Gestito oggi da Simone Carbutti, nipote del fondatore, è molto più di un semplice negozio: è un pezzo di storia vivente.
Simone ha il polso di quanto sta accadendo in città: l’evoluzione dei trasporti e il Giubileo, che sta entrando sempre più nel vivo. Fondato nel 1916 dal nonno di Simone, Remo Lazzaretti, il primo punto vendita nasceva come maglificio e centro di riparazione di macchine da cucire. La passione per le due ruote si accese grazie al fratello del fondatore, Romolo Lazzaretti, ciclista professionista negli anni Venti. Da lì l’attività prese una piega che non avrebbe mai abbandonato.
«Oggi – racconta Carbutti – a distanza di oltre un secolo, contiamo due negozi su via Bergamo, a pochi metri di distanza: uno dedicato al ciclismo urbano e agli accessori, l’altro focalizzato sulle biciclette sportive, dalle gravel alle mountain bike, passando per i modelli elettrici».
Noleggio e tour
Se l’acquisto di una bici può essere impegnativo, soprattutto per chi è solo di passaggio nella Capitale, il noleggio è un’opzione sempre più apprezzata. Cicli Lazzaretti collabora con Tuscany Ride a Bike, un tour operator toscano specializzato in viaggi in bicicletta.
«Loro sono i player di fatto. La collaborazione è semplice e ben organizzata: i clienti possono partire dalla Toscana, seguire percorsi come la Via Francigena, e arrivare fino a Roma, oppure fare il contrario (qui l’elenco delle ciclovie che portano a Roma, ndr). Noi gestiamo il ritiro, la consegna e persino il reimballaggio delle bici», spiega Simone.
Non solo: per i ciclisti più esigenti, Lazzaretti offre un servizio di noleggio di biciclette da corsa di alta gamma, con la possibilità di essere accompagnati da un esperto del territorio, più che una guida turistica vera e propria. Un’opportunità unica per scoprire Roma e i suoi dintorni con un’esperienza su misura. In qualche modo “cogliamo” e percepiamo il turista ciclista… a prescindere dal Giubileo. Pensate che qualcuno venuto dall’estero ci ha detto: prima vedo Cicli Lazzaretti e poi il Colosseo!».
E per chi preferisce spostamenti urbani, il negozio propone una gamma di biciclette elettriche e cargo bike, ideali per mamme che vogliono accompagnare i figli a scuola o per chi cerca un mezzo ecologico e pratico per muoversi in città. «Abbiamo notato un aumento dell’interesse per questo tipo di bici – aggiunge Carbutti – soprattutto da parte di famiglie e delle mamme. Questo ci fa ben sperare per il futuro della mobilità urbana a Roma».
Traffico alleato?
Ma cosa significa davvero andare in bicicletta a Roma? Simone Carbutti non ha dubbi: «La bici è il mezzo più veloce per spostarsi in città. Sai sempre quanto tempo impiegherai per andare dal punto X al punto Y, traffico o meno». Certo, il panorama non è perfetto: le piste ciclabili sono spesso spezzettate e poco continue, e la sicurezza stradale è una preoccupazione per molti. Tuttavia, Simone invita a guardare oltre o meglio, da un altro punto di vista. La sicurezza in questo caso è anche una questione di percezione del pericolo e basta.
«Pensateci: le auto a Roma si muovono lentamente se non addirittura sono ferme. Il rischio è minore di quanto si possa immaginare, purché chiaramente si scelgano percorsi adeguati, meglio al centro che nelle strade periferiche di scorrimento, e si adottino le giuste precauzioni, caschi luci…».
Per gli sportivi e non solo, Roma offre molto più di quanto si potrebbe immaginare. «La pista ciclabile del Tevere è un’arteria preziosa che collega il cuore della città con zone verdi e poco trafficate come Labaro, Giustiniana e i Castelli Romani. Questi all’estremo Nord e Sud della Capitale sono dei vero parchi giochi per ciclisti, dove ci si può allontanare dal caos cittadino e immergersi nella natura».
E poi c’è la magia di pedalare nel centro storico di Roma: l’alba che illumina il Colosseo, il silenzio surreale di Piazza Navona prima che si riempia di turisti, le vie acciottolate che raccontano storie millenarie. «È un privilegio unico, reso ancor più speciale da un clima favorevole che invita a pedalare tutto l’anno», aggiunge Carbutti.
Più infrastrutture
Per migliorare davvero l’esperienza dei ciclisti urbani, Simone ha un consiglio chiaro per le amministrazioni: «Servono più piste ciclabili protette. Questo aumenterebbe il numero di ciclisti molto più di qualsiasi incentivo economico». Roma ha un potenziale immenso, sta solo aspettando di essere valorizzato: è questo il concetto.
Il Giubileo offre un’opportunità per riscoprire Roma con lentezza, attraversandola su due ruote. E sebbene la città sia ancora all’inizio del percorso verso una mobilità ciclabile più inclusiva, la direzione è quella giusta… nonostante le tante piste ciclabili spezzettate e ancora con troppi ostacoli. Ma per chi vuole viverla in modo autentico, la bicicletta resta uno dei modi migliori per scoprire la Capitale, con tutti i suoi contrasti e la sua inesauribile bellezza.
«Di certo i flussi, in ogni senso sia degli sportivi che da parte di chi utilizza la bici per trasporto urbano, stanno crescendo. Non in modo esponenziale, ma sono in positivo. E’ un processo lungo. Mentre per quanto riguarda davvero i pellegrini venuti a Roma per girarla in bici sono sincero: ancora non abbiamo avuto dei riscontri specifici. Anche perché è inverno. Magari a fine estate ne sapremo di più».