| 1 Giugno 2025

Alla scoperta di Tenerife, parte 2: eruzioni e foreste subtropicali

TENERIFE (Spagna) – Basta girare una curva verso destra e lo si trova lì, pronto ad attenderci: il Teide. Un gigante lontano, guardiano dell’isola di Tenerife e dei paesini che sulle rocce da lui modellate hanno trovato un posto per proliferare. In questi 2.000 chilometri quadrati vivono 966.000 abitanti. Ognuno di loro conosce la potenza del vulcano e la sua pericolosità. Lo temono ma allo stesso tempo lo proteggono, e questo perché ne hanno capito e apprezzato l’unicità. Il Parco Nazionale del Teide ne custodisce ogni particolarità e salire fino ai 1.500 metri d’altitudine ed entrare in paesaggi diversi e in un ecosistema unico ne vale certamente la pena. 

Dal rosso al verde

Il clima a Tenerife è influenzato dai venti che nascono in mezzo all’oceano e che si rinforzano una volta che trovano l’aria fredda dei 3.715 metri del vulcano. Questo fattore va a modificare anche i microclimi sull’isola. Nella parte sud, come avete potuto leggere ieri, l’altezza del Teide e delle montagne circostanti funge da riparo dalla pioggia e dalle nuvole. Le scarse precipitazioni rendono quell’area particolarmente diversa dal resto dell’isola. La terra arida e ricca di piante grasse come cactus e fichi d’india. Mentre nella zona nord che va dalla capitale, Santa Cruz de Tenerife, fino a Puerto Santiago e che passa da Puerto de la Cruz è ricca di verde. Sembra di passare in un altro emisfero: rigoglioso, verde, praticamente amazzonico

«Siamo in un’area – racconta Nayra Sachéz, la nostra guida – che ci fa capire una cosa: appartengono a una stessa area biogeografica, quella della Macaronesia. Le caratteristiche tipiche sono un’alta umidità che si manifesta con la frequente presenza di nuvole e qualche pioggia. Il clima del nord di Tenerife favorisce la naturale presenza del banano e di altre piante subtropicali».

Il disegno della costa è diverso rispetto al sud dove la roccia si tuffa nel mare
Il disegno della costa è diverso rispetto al sud dove la roccia si tuffa nel mare

La popolazione

A Tenerife si è registrato un incremento considerevole, solamente negli ultimi vent’anni la popolazione è aumentata considerevolmente, anzi è praticamente raddoppiata. Questo deriva dal fatto che le Canarie sono diventate facilmente raggiungibili da ogni zona d’Europa. Infatti, l’aumento della popolazione non arriva tanto dalle nascite ma dai “nuovi abitanti” ovvero persone che si trasferiscono a vivere qui. 

«Il nord dell’isola – ci racconta ancora Nayra Sanchéz – è quello che ha accolto il popolo nativo prima e gli spagnoli poi. Qui si hanno testimonianze concrete dello scorrere dei secoli, un esempio da questo punto di vista è la cittadina di Garachico. Gli spagnoli in questa parte di Tenerife instaurarono un porto commerciale a La Laguna, nella quale confluivano tutti i prodotti. Un’eruzione nel 1706 distrusse tutto. Per questo chi abita a Tenerife impara a rispettare il vulcano e in certo senso a temerlo. L’isola è attiva dal punto di vista vulcanico, ma gli studi e le osservazioni permettono di prevedere con buon anticipo eventuali eruzioni».

Un’isola viva

Nel precedente articolo avevamo scritto che camminare su Tenerife dà l’idea di muoversi su qualcosa di vivo e in continua evoluzione. Bene, proprio a Garachico si ha un’esempio concreto. L’eruzione del 1706 modificò in maniera importante la morfologia dell’isola e della cittadina. Sono ancora presenti i resti di quella che erano le costruzioni dell’epoca e di quello che era chiamato “Puerto de Tierra” ovvero il punto in cui Tenerife finiva. Limite ora spostato un centinaio di metri più avanti. 

La morfologia di Tenerife non prevede pianura, le eruzioni degli oltre trecento vulcani e crateri, il mare e il vento hanno regalato alla popolazione un continuo sali e scendi. Una caratteristica particolare per chi vuole pedalare e che è da prendere in considerazione. Tenerife si apre sempre a scenari incredibili e unici ma la fatica fa parte del pacchetto. Tutto è gestibile e se ci si appoggia ad un Bike Tour si possono gestire gli sforzi e imparare a conoscere l’isola.

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