Immaginate di pedalare in un percorso immerso nella natura, accompagnando il lento e dolce scorrere del fiume Serchio, su un tappeto sterrato e bianco, ma mai impegnativo. Immaginate poi di farlo sentendo nelle orecchie le immortali arie composte da Giacomo Puccini oltre un secolo fa. Quelle note sembrano sposarsi perfettamente all’incanto dei luoghi, proponendo un mix assolutamente originale. E’ questa la grande forza della Ciclopedonale Puccini, tale da permetterle di conquistare nel 2023 l’Oscar del Cicloturismo e il prezioso riconoscimento ha allargato ulteriormente il numero di coloro che si sono presentati a Lucca per pedalarla.
Un’appendice verso Torre del Lago
La Ciclopedonale è nata nel 2011 e si estende per 58 chilometri da Lucca a Massaciuccoli, da dove è facile poi proseguire per Torre del Lago Puccini, località cara al compositore e che nel corso degli anni spesso si è affidata allo sport proprio per ricordarlo. Il tracciato attraversa Corte Parda, Filettole, Massarosa, tocca anche Viareggio ed è tutta su fondo misto con pochi tratti di asfalto in corrispondenza di attraversamenti di strade poco trafficate.
L’idea di disegnarla e darle risonanza è venuta proprio ricollegandosi alla vita del celebre compositore: «Puccini era un profondo amante della bicicletta – spiega Francesco Tapinassi, Direttore di Toscana Promozione Turistica – addirittura era un conoscitore profondo del mezzo meccanico, al punto che amici e conoscenti si rivolgevano a lui per scegliere il modello. Su un giornale dellì’epoca, l’Eco della Valdinievole, nel 1895 scrissero così di lui a proposito di una gara locale: “Come nel campo della musica, anche nel ciclismo egli semina molti per la strada. Vidi purtroppo l’altro giorno come ridusse i suoi compagni di viaggio. Sembravano, con rispetto parlando, tanti peperoni”. Il percorso lo ricorda a più riprese, sin dalla partenza da Lucca, dove ha sede il museo intitolato a suo nome».
Pedalando a suon di musica
La grande forza innovativa della Ciclopedonale è proprio il legame profondo con ciò che Puccini ha lasciato, la sua musica: «L’idea di accoppiare i due scrigni di tesori c’era da tempo, ma dovevamo trovare un modo semplice per farlo utilizzando al meglio quel che la tecnologia ci consente al giorno d’oggi. Così abbiamo pensato di porre alcune tabelle sul tracciato (che da anni è già un percorso permanente con le classiche tabelle marroni) sulle quali sono posti QR code che, inquadrati dallo smartphone, consentono di accedere a selezioni musicali di Spotify da scaricare e ascoltare mentre si pedala. Ma non basta: prossimamente inseriremo anche dei podcast che racconteranno tutto quel che ogni singolo tratto della Ciclovia contiene, legandoli alla vita di Puccini e ad aneddoti perfettamente localizzati».
Qui comanda la calma
La Ciclopedonale va affrontata con calma, avendo tempo, godendosi tutto quel che può dare. Basti pensare che passa attraverso l’Oasi della Lipu di Massaciuccoli che da sola vale una lunga e attenta visita per tutte le specie di uccelli che ospita, dalle anatre ai cormorani, dai gabbianelli ai falchi pescatori, spesso di passaggio nel loro viaggio migratorio. Ma non c’è solo questo.
«Il percorso della Ciclopedonale – prosegue Tapinassi – parte da Lucca per salire sulle Mura Rinascimentali della città e passare davanti alla casa natale del compositore, oggi sede del museo, ma anche all’Istituto Superiore di Studi Musicali e al Teatro del Giglio.
I servizi a disposizione
«Uscendo dalla cinta muraria si incontra subito il fiume e lo si affianca nel suo scorrere. Arrivando a Torre del Lago si può visitare Villa Puccini e le sue stanze dove il Maestro componeva le sue opere, trovando ispirazione proprio nella natura. Chi non volesse ripercorrere il tracciato a ritroso può anche raggiungere Viareggio per rientrare utilizzando l’intermodalità bici+treno».
Incontrando svariati centri, la Ciclopedonale garantisce anche tutti i servizi necessari per accogliere un gran numero di cicloturisti: «Non mancano certo i ristoranti con menu a base di piatti della tradizione toscana, ma ci sono anche panchine per riposare, indicazioni per ogni tipo di esigenza e anche colonnine specificamente utilizzabili per la manutenzione del mezzo. Una semplice foratura non è assolutamente un problema, si può provvedere direttamente sul posto e riprendere il viaggio».
Un tracciato per gravel
E’ come detto un percorso facile, adatto soprattutto alle gravel, disponibile tutto l’anno e che può essere affrontato con la famiglia, magari scegliendone una porzione e rinviando al giorno dopo la seconda parte, vista la gran quantità di strutture logistiche a disposizione. Questo consente di portare anche i bambini a pedalare sul suo tracciato per vivere un’esperienza in comune all’insegna del divertimento e di una fatica moderata.
Qui è possibile anche trovare la traccia da scaricare sul proprio smartphone per poterla vivere senza problemi. Immergendosi nelle atmosfere della Boheme o della Madama Butterfly: molti sono usciti entusiasti da questa commistione ciclistico-musicale e non erano certo amanti dell’opera lirica…